Delucidazioni in merito alla rsm
Buongiorno Dottori in che situazione e la mia schiena Esame acquisito con apparecchio RM 1. 5 Tesla.
Lo studio è stato condotto con tecnica turbo spin echo e STIR; sono state eseguite acquisizioni assiali e sagittali pesate in
T1e T2, anche con soppressione del segnale del grasso.
Tratto indagato: D10-Sacro.
Rettilineizzazione del rachide lombare; altezza dei copi vertebrali in esame conservata senza significativi disalineamenti dei
muri somatici posteriori.
A carico dei corpi vertebrali e degli archi neurali in studio non si apprezzano focali alterazioni patologiche del segnale se si
esclude la presenza di alcuni angiomi.
Sono presenti alterazioni degenerative margino-somatiche ai metamer in studio con riscontro di piccole apposizioni
osteofitarie marginali spigoli somatici anterioie posteriori; al processo degenerativo partecipano anche le articolazioni
interapofisarie.
Permangono focolai di edenma trabecolare allia spongiosa ossea a carico delle limitanti somatiche contrapposte al passaggio
L5-S1 espressione di fenomeni degenerativi Modic 1
Ad L3-L4, si riconoscono gli esiti del pregresso intervento di emilaminectomia e flavectomia sinistra con modesto stiramento
lel sacco durale in direzione della breccia chirurgica; il disco intersomatico, disidratato, presenta una protrusione ad ampio
ggio che sottesa da osteofiti causa inpronta sul profilo ventrale del sacco durale ed impegno del recesso inferiore di entrambi canali di coniugazione; a tale livello permane con dimensioni visibilmente ridotte la focalità erniaria posteriore
mediana-paramediana sinistra che sviluppandosi in direzione caudale entra in contatto con l'origine della radice "14"
omolaterale.
Ad L4-L5, il disco intersomatico, disidratato, presenta una protrusione ad ampio raggio che sottesa daosteofiti causa
impronta sul profilo ventrale del sacco durale ed impegno del recesso inferiore di entrambi canali di coniugazione
dimensioni pressoché sovrapponibili della piccola focalità erniaria posteriore mediana-paramediana destra che contribuisce
a ridurre il calibro del tratto del canale spinale corrispondente e caudalmente giunge in prossimità dell'origine di entrambe le
radici "I5"
Ad L5-S1, il disco intersomatico, disidratato, presenta una protrusione ad ampio raggio che sottesa daosteofiti causa
impronta sul profilo ventrale del sacco durale ed impegno del recesso inferiore di entrambi canali di coniugazione, si
conferma pressoché invariata la focalità erniaria posteriore laterale sinistra e sviluppandosi in parte in sede foraminale entra
in contatto con la radice "15" omolaterale.
Restanti dischi intersomatici esaminati non debordano in modo significativo rispetto ai limiti dei tetti somatici contigui.
Il cono midollare, privo di evidenti alterazioni del segnale si proietta ad L1; regolare decorso delle fibre della cauda equina
Invariate le cisti di Tarlov a ridosso dei muri somatici posteriori dei somi di s2 ed S3. grazie per le risposte
Lo studio è stato condotto con tecnica turbo spin echo e STIR; sono state eseguite acquisizioni assiali e sagittali pesate in
T1e T2, anche con soppressione del segnale del grasso.
Tratto indagato: D10-Sacro.
Rettilineizzazione del rachide lombare; altezza dei copi vertebrali in esame conservata senza significativi disalineamenti dei
muri somatici posteriori.
A carico dei corpi vertebrali e degli archi neurali in studio non si apprezzano focali alterazioni patologiche del segnale se si
esclude la presenza di alcuni angiomi.
Sono presenti alterazioni degenerative margino-somatiche ai metamer in studio con riscontro di piccole apposizioni
osteofitarie marginali spigoli somatici anterioie posteriori; al processo degenerativo partecipano anche le articolazioni
interapofisarie.
Permangono focolai di edenma trabecolare allia spongiosa ossea a carico delle limitanti somatiche contrapposte al passaggio
L5-S1 espressione di fenomeni degenerativi Modic 1
Ad L3-L4, si riconoscono gli esiti del pregresso intervento di emilaminectomia e flavectomia sinistra con modesto stiramento
lel sacco durale in direzione della breccia chirurgica; il disco intersomatico, disidratato, presenta una protrusione ad ampio
ggio che sottesa da osteofiti causa inpronta sul profilo ventrale del sacco durale ed impegno del recesso inferiore di entrambi canali di coniugazione; a tale livello permane con dimensioni visibilmente ridotte la focalità erniaria posteriore
mediana-paramediana sinistra che sviluppandosi in direzione caudale entra in contatto con l'origine della radice "14"
omolaterale.
Ad L4-L5, il disco intersomatico, disidratato, presenta una protrusione ad ampio raggio che sottesa daosteofiti causa
impronta sul profilo ventrale del sacco durale ed impegno del recesso inferiore di entrambi canali di coniugazione
dimensioni pressoché sovrapponibili della piccola focalità erniaria posteriore mediana-paramediana destra che contribuisce
a ridurre il calibro del tratto del canale spinale corrispondente e caudalmente giunge in prossimità dell'origine di entrambe le
radici "I5"
Ad L5-S1, il disco intersomatico, disidratato, presenta una protrusione ad ampio raggio che sottesa daosteofiti causa
impronta sul profilo ventrale del sacco durale ed impegno del recesso inferiore di entrambi canali di coniugazione, si
conferma pressoché invariata la focalità erniaria posteriore laterale sinistra e sviluppandosi in parte in sede foraminale entra
in contatto con la radice "15" omolaterale.
Restanti dischi intersomatici esaminati non debordano in modo significativo rispetto ai limiti dei tetti somatici contigui.
Il cono midollare, privo di evidenti alterazioni del segnale si proietta ad L1; regolare decorso delle fibre della cauda equina
Invariate le cisti di Tarlov a ridosso dei muri somatici posteriori dei somi di s2 ed S3. grazie per le risposte
[#1]
Per essere più completi bisognerebbe vederLa, non fosse altro perché i livelli impegnati sono multipli.
Ma ritengo che il livello che è stato soggetto dei Suoi disturbi dovrebbe essere quello che è già stato oggetto di trattamento chirurgico. VisitandoLa, dovrebbe esserci conferma.
Al predetto livello, tenendo presente che vi sarà quasi sicuramente tessuto cicatriziale (interno), potrebbe essere utile la programmazione di un ciclo di infiltrazioni sulla/e radice/i nervosa/e interessata/e.
E' una via da percorrere presso un Neurochirurgo che sia esperto della metodica.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Ma ritengo che il livello che è stato soggetto dei Suoi disturbi dovrebbe essere quello che è già stato oggetto di trattamento chirurgico. VisitandoLa, dovrebbe esserci conferma.
Al predetto livello, tenendo presente che vi sarà quasi sicuramente tessuto cicatriziale (interno), potrebbe essere utile la programmazione di un ciclo di infiltrazioni sulla/e radice/i nervosa/e interessata/e.
E' una via da percorrere presso un Neurochirurgo che sia esperto della metodica.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 794 visite dal 13/11/2022.
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