Presenza Sintomi cauda equina nonostante esito rnm negativo

Buon pomeriggio, il 17 gennaio a causa dell'aggravarsi di un fastidio lombare mi sono recato al pronto soccorso, avendo notato la comparsa di sintomi quali difficoltà minzionale e parestesia agli arti inferiori.

Al pronto soccorso sono stato sottoposto ad una tac, secondo la quale avrei una ernia voluminosa L4/L5.
Nello stesso ospedale ho avuto un colloquio neurochirurgico, il medico guardando la Tac non ha riscontrato l'ernia voluminosa precedentemente segnalata sull'esame obbiettivo.
Il neurochirurgo mi consiglia di effettuare una rnm per avere un esame più preciso e poi riaggiornarci, nel frattempo mi dà da assumere via iniezione il detametasone 4 mg, 1 ml per fiala due volte al giorno.
L'indomani faccio la rnm lombo-sacrale.
Nel referto della rnm si parla di piccola protrusione L4/L5 senza impronta sul sacco durale e di cauda equina regolare.
Ora però io continuo ad avere difficoltà alla menzione a cui si è aggiunto fastidio perineale (soprattutto a sinistra e come se avessi qualcosa nell'ano) e difficoltà di erezione (come se i muscoli fossero poco reattivi), inoltre da stamattina ho già defecato 4 volte (non diarrea).

Mi chiedo come sia possibile innanzitutto passare da una tac ove si parla di voluminosa ernia ad una rnm dove invece si parla di piccola protrusione; poi in secondo luogo, considerati i sintomi lamentati che dovrei fare?

Grazie per l'attenzione, spero in una pronta risposta
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Il momento mi sembra molto delicato per non ricorrere ad una valutazione di altro Specialista.
Andrebbero riviste le due indagini ed, in caso di vero dubbio, ripetere la rmn con un apparecchio 3 tesla (senza e con contrasto).
Bisogna anche aggiungere che il Clinico non deve assolutamente adagiarsi sui risultati delle indagini strumentali, ma deve mettere insieme alle risultanze strumentali l'anamnesi ed, ancor più, l'esame obbiettivo neurologico. Di norma, il Neurochirurgo è in grado, nel corso della visita, di riscontrare un punto di compressione/sofferenza spinale. Può non essere facile, specie in una persona fortemente sovrappesa, ma non impossibile. In ogni caso esistono altri elementi clinici che, alla visita specialistica, devono e possono indirizzare verso una giusta diagnosi.

Pensare ad una diagnosi internistica è anche possibile, ma allorquando sia stato escluso un fatto compressivo che sembrerebbe spiegare più che bene i disturbi descritti.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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