Fumo e cognizione

Buongiorno Dottori,
ho quasi 26 anni e in seguito ad alcuni eventi traumatici ho iniziato a soffrire di depressione da circa 1 anno.
Sempre da 1 anno a questa parte ho iniziato a fumare, riversando nel fumo le insicurezze e le tristezze della mia condizione (lo so, è stupido, ma così è andata).

Ho fumato 10-12 sigarette al giorno di media, con alcuni giorni in cui ho fumato l'intero pacchetto però (20 sigarette).

Ho deciso di smettere, sono a 3 giorni e non sta andando affatto male.


Volevo chiedere però delle cose riguardo questo mio anno da fumatore:

- Ho letto che la nicotina e in generale il fumo comporta peggiori performance cognitive (in tutti gli ambiti: memoria, apprendimento, ecc.
). Secondo voi ormai il danno è fatto o sono cose che si recuperano nel tempo?

- Ho paura che un assunzione esagerata di nicotina (e altre sostanze che arrivano al cervello), avuta nei giorni in cui ho fumato l'intero pacchetto, possa aver comportato uno squilibrio biochimico permanente nel mio cervello... ho letto che la nicotina è neurotossica quindi non so... cosa ne pensate?

- I sintomi di astinenza (che al momento per me sono nervosismo e irrequietezza), che possono essere anche difficoltà a concentrarsi, offuscamento mentale e altro, permangono anche dopo anni e anni da quando si è smesso?
Ho paura che possano ostacolarmi nel mio lavoro per sempre

- Ho letto che il cervello si sviluppa fino ai 25 anni, io ho fumato durante tutto il mio 25esimo anno di età, questo può aver inficiato, anche in minima parte lo sviluppo del mio cervello?


Grazie mille e cordiali saluti
Carlo Pecoraro