Mioclonie notturne bambino 11 anni

Buonasera a tutti, scrivo per mio figlio di 11 anni (12 a febbraio), che a volte la notte ha scatti notturni, a volte anche "continui", specie dopo giornate stressanti (fa nuoto agonistico e si allena tutti i giorni alle 17 fino alle 19, oltre ai compiti che lo impegnano con qualche ripasso anche serale).

Riferisce mia moglie che di solito ha questi scatti mentre dorme, durano un pò e poi passano, lui continua a dormire senza svegliarsi se non poi la mattina, durante il giorno non presenta nè stanchezza nè altro, sta anche prendendo gocce di vitamina D (il dibase) per carenza della stessa appurata con analisi fatte prima dell'estate.
Ora, volevo sapere se può essere normale oppure se mi devo preoccupare, lui è anche un tipo emotivo e prima di dormire di solito guarda il tablet un'oretta (può incidere?).
Mi preoccupo soltanto perchè io personalmente ho una storia di epilessia giovanile sorta a 16 anni che controllo da 22 anni senza crisi con il depakin Chrono (avevo già sospeso la cura per fine crisi nel 2002 ma tornarono dopo qualche mese e dopo il secondo ciclo quinquennale di cura ho deciso di non sospendere più per evitare altre recidive), e seppur so che non è ereditaria ma per predisposizione genetica non vorrei che questi scatti notturni del bambino fossero collegati o riconducibili alla mia patologia.
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.7k 361
Gentile Signore,
da quanto descrive il quadro è assolutamente compatibile con fenomeni benigni del sonno, molto frequenti in età pediatrica e adolescenziale, in particolare le scosse ipniche o mioclonie del sonno.
Si tratta di scatti involontari che compaiono durante l’addormentamento o nelle fasi iniziali del sonno, spesso più evidenti dopo giornate intense o stressanti (sport agonistico, impegno scolastico), senza risvegli, senza confusione, senza sonnolenza diurna e con sviluppo e rendimento diurno completamente normali.
Tutti questi elementi sono fortemente rassicuranti. Il fatto che il bambino continui a dormire e
non presenti crisi diurne rende molto improbabile una forma epilettica.
La sua storia personale di epilessia giovanile non implica automaticamente un rischio nel figlio: la predisposizione genetica, quando presente, non si manifesta con semplici scatti notturni isolati, ma con quadri clinici ben diversi.
In assenza di perdita di coscienza, irrigidimenti prolungati, morsus linguale, enuresi notturna o risvegli confusi, non vi è ragione di preoccuparsi o al più può far praticare un EEG.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/

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