Virus jc trasmissibile

Egregi Dottori,
La mia compagna ha scoperto di essere positiva al virus in oggetto in seguito ad analisi approfondite. Oltre che ai numerosi controlli medici che abbiamo e stiamo tutt'ora effettuando, sono preoccupato non solo per la sua salute ma anche per quella di nostro figlio (bimbo di 8 mesi). Consultandoci con i vostri colleghi e con i dottori che ci hanno in cura, siamo stati rassicurati che il virus sopracitato non sarebbe "trasmissibile" stando a contatto con la persona portatrice. Leggendo in rete, invece, si evince tutt'altro.
Spero possiate chiarirmi le idee.

Cordialmente,
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buongiorno,
Il virus JC è presente in una percentuale molto elevata della popolazione e rimane latente senza causare una patologia, a meno che non sussista una condizione di immunodepressione (es. AIDS, terapie prolungate con potenti immunosoppressori, ecc.).
Non so quali siano le condizioni di salute della sua compagna e di suo figlio, per cui non mi è possibile sapere se il riscontro del virus JC è un dato a cui dare peso oppure no. Nella popolazione generale sana, questo virus non è pericoloso per la salute.
Le consiglierei di esporre i suoi dubbi ai medici che stanno seguendo la sua compagna e, per quanto riguarda suo figlio, al pediatra curante.

Dr. Stefano Vollaro

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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Una piccola aggiunta: riguardo la trasmissibilità del virus, che io sappia le sue modalità non sono chiare. La trasmissibilità dei membri della famiglia, ed in particolare da madre a figlio, non è frequente ma possibile. Tuttavia, come detto, normalmente ciò non costituisce un problema per la salute dei portatori.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Vollaro,
La ringrazio per la sua cortese risposta. La mia compagna è malata di sclerosi multipla ed è subentrato, in concomitanza con quanto citato, questo virus che allo stato attuale sembra essere fermo ma che fino a poco tempo fa le dava problemi. Attualmente non è in cura con alcun farmaco.
Nostro figlio è un bimbo sano, la mia preoccupazione è anche una sua preoccupazione e questo giocoforza sta rovinando il nostro rapporto. Deduco dalle sue parole, quindi, che qualora questo virus fosse stato trasmesso, in persone "sane" non debba destare preoccupazione?
Attendo una Sua risposta, grazie mille.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
No, infatti. Molte persone sane sono portatrici del virus JC. In queste è improbabile (azzarderei dire forse addirittura impossibile) che il virus causi patologie degne di nota.
Per quanto riguarda la sclerosi multipla, è utile valutare la presenza del virus JC in vista di un'eventuale terapia con Natalizumab (Tysabri) e ripetere periodicamente la ricerca del virus (in genere ogni 6 mesi). Questo perché tale farmaco è associato ad un rischio (molto basso) di infezione cerebrale da virus JC.
Anche nei pazienti con sclerosi multipla, la presenza del virus di per sé non è pericolosa, come non lo è nella popolazione generale. Se la sua compagna inizierà o proseguirà la terapia con Tysabri sarà necessario un controllo periodico dell'indice anticorpale ed eventualmente dei controlli di RM encefalo ravvicinati. L'eventualità di leucoencefalopatia progressiva multifocale (causata dal JC) in chi è in terapia con il Tysabri rimane comunque un evento estremamente raro, soprattutto se si rispettano i criteri oggi esistenti per stratificare il rischio. Va pure detto che dopo diversi anni dall'introduzione in commercio del Tysabri, i neurologi hanno imparato come riconoscere precocemente un eventuale leucoencefalopatia progressiva multifocale, il che ha ridotto drasticamente i danni che la patologia può causare.

In caso di dubbi è bene esporli al neurologo del proprio centro sclerosi multipla. Se dovesse essere proposta la terapia con Tysabri, sappia che prima sarà stato attentamente valutato il rapporto rischi/benefici e che, come detto, la presenza del virus JC in quanto tale non è una controindicazione assoluta.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Vollaro,
La ringrazio per la sua cortese risposta. Attualmente non è in cura con alcun farmaco. La ringrazio per le sue parole rassicuranti, ci ha rasserenati entrambi. L'importante è poter star tranquilli per il piccolo. Grazie ancora.