A cosa ho diritto con questo codice di esenzione?

salve,
recentemente mi è stata diagnosticata la neuromielite ottica (nmo) con codice di esenzione 041.341.0
oggi vado dal dottore di famiglia per farmi prescrivere v. neurologica di controllo ma me la fa come non esente... Alla mia domanda, come mai risultasse senza esenzione, mi risponde dicendo che l'esenzione 041 per neuromielite ottica non prevede v. neurologiche, che lui non vede tale opzioni e che quindi non può mettere la visita in esenzione... Mi ha poi invitato a recarmi presso il centro sm che mi ha fatto la diagnosi per farmi cambiare la diagnosi in sm!!!!

Ora, io credo che non abbia ragione... però mi ha fatto venire dei dubbi...
Chiedo delucidazioni. Grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
L'esenzione 041 riguarda "LE PRESTAZIONI SANITARIE APPROPRIATE PER IL MONITORAGGIO DELLA MALATTIA, DELLE SUE COMPLICANZE E PER LA PREVENZIONE DEGLI ULTERIORI AGGRAVAMENTI", quindi comprende tutti gli esami e i controlli richiesti dal neurologo per il monitoraggio della malattia o della sua terapia. Ovviamente anche le visite neurologiche di controllo sono incluse.
La soluzione non è far cambiare codice di esenzione con lo 046, sia perché sarebbe un falso (fino a prova contraria la sua patologia è la neuromielite ottica e non la sclerosi multipla), sia perché non risolverebbe il problema al suo medico di trovare un elenco precompilato di prestazioni esenti: anche l'esenzione 046 comprende una dicitura generica dove è il medico curante a dover discriminare tra cosa è esente e cosa no.
Se il suo medico curante non è in grado di capire autonomamente cosa è da includere nell'esenzione e cosa no (basterebbe attenersi alle indicazioni riportate sulle visite specialistiche) le soluzioni sono solo due: chiedere allo specialista di rilasciare ogni volta tutte le impegnative, comprese quelle per le visite di controllo (dovrebbe farlo per legge e il medico curante non è tenuto a supplire alle mancanze dello specialista), oppure cambiare medico di base.
Cordiali saluti.

Dr. Stefano Vollaro