Richiesta informazioni

Buonasera egregi dottori.

Vorrei chiedere alcune informazioni non per una patologia in particolare ma per delle semplici delucidazioni.

Premetto che sono consapevole che le cose che Vi chiederò non potranno avere una risposta certa, ma gradirei ricevere un parere di uno specialista per farmi un idea.


Chiedo un consulto per mia madre, 72 anni, 159 cm, 71, 72 kg.


Nel 2007 le è stata diagnosticata la leucemia linfatica cronica a cellule B, in remissione completa da febbraio 2009, in terapia di mantenimento fino a febbraio 2010, senza recidive finora.

Nel 2008, purtroppo ha subito un grosso trauma, un incidente stradale, dove mio padre ha perso la vita e lei si è salvata rompendosi tutte le costole.

Fino ad allora, non ha mai preso medicinali, tranne la pasticca della pressione (tareg).

All'età di 24-25 anni, quando è nata mia sorella, ha sofferto di una severissima depressione post-partum, che a sua detta è stata una esperienza terrificante, a un certo punto è arrivata a farsi ricoverare in un istituto psichiatrico... fortunatamente ne è uscita alla fine.

Tornando al 2008, dopo quella maledetta tragedia, le è stata prescritta una cura per la depressione (zoloft 100 mg) e per dormire (halcion)

Convinta che senza il triazolam non possa dormire, ne prende una dose 0.25 tutti i giorni da allora, io ho cercato più volte di dissuaderla dal continuare a prenderlo, cercando di farle capire che ormai dopo cosi tanto tempo halcion non le fa più effetto, ma dice che è perfettamente consapevole che le ha creato una dipendenza.


Detto ciò, volevo chiedere, dopo tutto quello che ha passato, tra incidente, leucemia, assunzione di farmaci, che sicuramente sono cose che segnano non solo il fisico, ma anche il cervello, ci potrebbero essere delle possibilità che possa sviluppare deterioramenti cognitivi, come demenze o alzahimer?


Ha reagito a queste cose estremamente bene, tan'è che sembra che tutte queste cose non le abbia mai avute o subite.


So anche che non è possibile prevedere l'andamento degli eventi, però il parere di chi è competente in materia potrebbe essermi di aiuto.


Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non dovrebbero esserci problemi cognitivi in futuro legati ai farmaci che assume. Volendo essere pignoli forse ha un piccolo fattore di rischio dovuto all’utilizzo continuato per tanti anni di triazolam ma La inviterei ugualmente a stare tranquillo.
Come giustamente dice, non è possibile prevedere il futuro.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Di nulla.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Scusi se approfitto di nuovo della sua competenza e gentilezza, ma le volevo chiedere un altro chiarimento.

Quando mamma ha affrontato la Leucemia ha subito cicli di chemio immunoterapia con chemioterapi alchilanti e rituximab.
Ho letto alcune ricerche che menzionavano l’effetto cervello nebbia ... ovvero che la chemio potrebbe causare, nel lungo periodo, problemi cognivi e mnemonici.
Le sa qualcosa a riguardo?
Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

l'utilizzo di alcuni chemioterapici potrebbe causare nel lungo periodo problemi cognitivi, però questa eventualità non è ovviamente automatica, diciamo che potrebbe essere un fattore di rischio e, come tale, potrebbe anche non sviluppare alcun problema.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Ma per lungo periodo si intende più di 10 anni e oltre? Sempre nell’eventualità che accada.//
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Non possiamo quantificarlo, non abbiamo elementi per farlo.