Crisi di pianto per la materna

Buongiorno, Ho bisogno di un consiglio per via di mia figlia, ha 3 anni e ha appena iniziato la scuola materna da quasi un mese. La prima settimana è andata molto bene, la seconda settimana nel momento del pranzo è incominciato ad andar male, pianti (attribuiti al fatto che bisogna seguire delle regole), la maestra mi ha chiesto di indietreggiare per qualche giorno è andarla a prendere prima di pranzo.

Allora per 2 giorni sono andata a prenderla prima.Abbiamo ricominciato col pranzo e le cose ora sembrano andare meglio, ma la mattina piange a dirotto, dicendo che ha mal di pancia, quando arriviamo all'asilo è un pianto disperato e la maestra mi dice che anche durante la mattina quando arrivano altri genitori a prendere i bimbi lei scoppia in lacrime e sta continuamente attaccata alla maestra. La settimana prossima avrei dovuto cominciare con il pomeriggio,( già rinviato di una settimana) la maestra mi dice che la settimana prossima è il caso di venirla a prendere ancora dopo pranzo perché pensa stia soffrendo, secondo lei non è un capriccio, ma proprio una sofferenza, dice che piange molto al mattino. Premetto che io momentaneamente sono ancora a casa in maternità visto che ho un altro bimbo di 3 mesi, ma poi dovrò tornare al lavoro. Ho cercato di rassicurarla in qualsiasi modo, io a lei gli dico che il fratellino va all'asilo anche lui e io devo lavorare per non fargli pensare che il bimbo è a casa con me.

Credo che continuando a rimandare anche il pomeriggio rimanderà sicuramente un altra crisi ma non la escluderà, quindi non so più qual è la cosa giusta da fare, se continuare a rimandare il pomeriggio e come comportarmi io.

Grazie in anticipo.

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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 342 10
gentile Signora, In genere per poter fare una diagnosi di una certa fondatezza occorre effettuare una serie di osservazioni articolate. Tuttavia da quanto da Lei descritto si potrebbe ipotizzare che si tratti di un problema di attaccamento. Cerco di spiegarmi meglio, In parole semplici, la bambina vive il distacco in maniera insicura e lo vive come una sorta di perdita. In questi casi, oltre a farle sentire la solida e sicura presenza dei genitori, probabilmente la cosa più semplice e funzionale da fare , è graduare molto lentamente il distacco. Quindi appare congruo il suggerimento della maestra di rinviare la frequentazione della scuola fino al pomeriggio e continuare molto lentamente e gradualmente nell'inserimento, aumentando molto lentamente il tempo di permanenza a scuola

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani