Mio figlio durante la notte si sveglia e urla terrorizzato cammina e sembra non essere cosciente

Mio figlio ha 15 anni e mezzo, da quando ne aveva circa 11/12 quando aveva la febbre si svegliava appena dopo l' addormentamento e iniziava a gridare e piangere terrorizzato senza nessun motivo.

Si alzava e camminava per tutta la casa con occhi sbarrati piangendo e dicendomi devo andare, lasciami andare, aiutami ho paura papà aiutami.

Mi riconosceva ma non c'era nulla che lo potesse rassicurare, dopo massimo 10 min era come se si svegliasse, tornava ad essere lucido e si ricordava solo in parte ciò che gli era accaduto.

 A volte alla mattina aveva ricordi frammentari e a volte una totale amnesia ma la maggior parte delle volte si ricordava qualcosa, tant è che riusciva a descrivermi ciò che provava.

Lui dice di avere paura di qualcosa che non c'è e dice che non è cosciente in quei momenti, come se fosse in una via di mezzo tra l'essere addormentato e l'essere lucido, così sentendo il suo pediatra gli è stato fatto un EEG con privazione di sonno che è risultato perfetto.

Questi episodi all' improvviso all' età di 14 anni e 8/9 mesi si sono improvvisamente presentati senza febbre, per 4 notti consecutive e poi si sono ripresentati sparsi per 3 mesi senza una frequenza fissa, cioè molto sporadicamente (1 ogni due settimane per esempio e magari poi 2 di seguito) poi finiti i 3 mesi nella quale si sono presentati sono scomparsi.

E adesso all improvviso dopo circa un 8 mesetti si sono ripresentati 2 notti fa.

Lui dice di ricordarsi qualcosa ma molto confusamente.

Cosa può essere?

Sono abbastanza preoccupato, in questo periodo per via della scuola ha veramente molto stress e poche ore di sonno.

La mia preoccupazione è che lui possa uscire di casa perchè una notte mi sono svegliato e ho visto che era in mezzo alla piazza su cui abitiamo in pigiama che camminava avanti e indietro e borbottava cose senza senso e richieste di aiuto.

Lui ha la tachicardia quando si presentano questi attacchi (160 bpm) e leggera tachipnea.

È perfettamente in grado di uscire di casa e di compiere azioni che potrebbero essere pericolose. Grazie anticipatamente!
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Dr. Tiziano Pellegrini Psicologo, Psicoterapeuta 40 3
G.le utente
Attendendo che qualche collega con specialità medica provi a fornire una risposta più precisa e dettagliata, in base alla sua descrizione, potrebbe esserci la possibilità che questi episodi siano riconducibili a pavor nocturnus o terrore notturno, una parasonnia (come il sonnambulismo) che si risolve normalmente col tempo, senza la necessità di specifici trattamenti, soprattutto se gli episodi non sono frequenti. La invito comunque a parlarne con il suo pediatra e a valutare la possibilità di un consulto neuropsichiatrico che saprà meglio indirizzarla su seventuali esami diagnostici, sulle strategie da adottare o su un eventuale trattamento.

Saluti

Dr. Tiziano Pellegrini
Psicologo dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'età adulta

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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 342 10
Gentile Utente, da quanto descritto sembra un caso che la nosografia classica definirebbe di "pavor nocturnus". casi invero non sempre semplicissimi da gestire. Ebbi occasione di trattare un caso simile diversi anni fa, il trattamento fu fondamentalmente di sedute psicoterapeutiche ben strutturate secondo il modello cognitico-comportamentale post-razionalista. Credo possa essere utille, dopo aver accertato l'assenza di componenti strettamente neurologiche, un consulto con un terapeuta di esperienza

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani