Deterioramento cognitivo. Referto tac

Chiedo cortesemente di chiarire in maniera più comprensibile il referto TAC encefalo di mio suocero di 78 anni.
E' già stato sottoposto a visita geriatrica e neurologica con riscontro di :

"deficit di attenzione e di calcolo, errori visuo spaziali maggiori alla prova di aprassia costruttiva e al CDT.
Eloquio spontaneo non fluente, strutturato, scarsamente informativo, comprensione orale e scritta conservata
non segni di lato, deambulazione autonoma a passi di normale lunghezza, sincinesie conservate nella norma coordinazione, stenia, trofismo.
Al momento deficit cognitivo non impatta dal punto di vista funzionale. Paziente autonomo nella ADL e IADL"

In seguito a questa visita si è sottoposto a TAC SMDC e il referto dice:

"Motivo dell'esame: deterioramento cognitivo.
Eseguite solo scansioni di base.
Non spandimenti ematici in sede sia intra che extra assiale.
Multiple aree ipodense in sede nucleo-basale e nell'ambito della sostanza bianca emisferica cerebrale bilateralmente, sofferenza parenchimale su verosimile base vascolare.
Strutture encefaliche della linea mediana in asse.
Sistema ventricolare in sede di volume modicamente sovra rappresentato a livello sovratentoriale.
Spazi subaracnoidei delle convessità emisferiche cerebrali ampliati ed approfonditi in verosimile rapporto con atrofia degli emisferi cerebrali.
Evidenti calcificazioni ATS dei sifoni carotidei"

Quello che vorrei capire è se la " verosimile sofferenza parenchimale su base vascolare" e" l'aumento dei ventricoli laterali e degli spazi subaracnoidei "è per così dire un invecchiamento fisiologico in un uomo di 78 anni o è necessario intervenire con qualche terapia ?
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Dr. Giovanni De Paula Radiologo 178 18
La atrofia delle strutture cerebrali l'ampliamento degli spazi subaracnoidei che ne è la conseguenza sono fenomeni normali dell'invecchiamento e soprattutto il grado di atrofia generalizzata non si correla con le capacità cognitive.
In sintesi la tc di suo suocero presenta reperti che si riscontrano spesso in persone della sua età

Dr. Giovanni De Paula

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Grazie molte