Si diventa ciechi con schisi retinica?

Salve, premetto che sono miope dall'età di 18 anni, ora ne ho 38, svolgo il lavoro di operatore ecologico oltre a fare un'ora di passeggiata pomeridiana.


Da qualche tempo accuso dei flash oculari non sempre.


Oggi fatta la visita oculistica da uno specialista in ofmaltologia (l'ultima risale a giugno 2024 da altro oculista) mi ha riscontrato "in alcuni settori dell'occhio sinistro una schisi iniziale"dicendo che "non è una condizione pericolosa di bere molto" oltre a prescrivermi 2 integratori clarubin e DB vitreo per 4 mesi alternando 1 mese uno, 1 mese l'altro e poi tornare a controllo
Quello che vorrei sapere e se alla fine del trattamento la schisi regredisce oppure vado incontro ad altre complicanze?


Posso continuare con il mio lavoro e passeggiare?
Dr. Antonio Agresta Oculista 27
Buongiorno, la schisi retinica nella stragrande maggioranza dei casi non determina una riduzione visiva. Solo in casi eccezionali può complicarsi per la formazione di fori nel suo contesto che possono aggravarsi, soprattutto se non si è controllati periodicamente.
Tuttavia, come detto, ciò non deve allarmarla perché di norma - come detto precedentemente - la schisi retinica periferica non provoca alcuna riduzione visiva né tantomeno complicanze.

La cosa più importante è farsi controllare secondo le indicazioni del collega oculista che la segue.
Saluti.

Antonio Agresta

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Innanzitutto grazie per la sua gentilezza e per la tempestiva risposta....i casi eccezionali in cui si formano i fori retinici quali possono essere?
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Dr. Antonio Agresta Oculista 27
La schisi della retina è una separazione della retina stessa in due foglietti (interno ed esterno). Tale separazione di per sé non ha generalmente conseguenze particolari. In rari casi, se entrambi i foglietti sviluppano dei forellini, il liquido presente all'interno della parte più posteriore dell'occhio (vitreo), si può insinuare all'interno e, per il tramite della schisi, formare un distacco di retina - complicanza importante.
Tuttavia, affinché ciò accada, è necessario di una serie di eventi che formino prima uno e poi un altro foro, ciascuno in un foglietto della schisi. Inoltre, il contenuto della parte posteriore dell'occhio - il vitreo - deve essere così liquido da potersi insinuare nei fori.

Sono dettagli ed evenienze che solo uno specialista può tenere sotto controllo ma che tuttavia sono - per fortuna - piuttosto rare.

Saluti

Antonio Agresta

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Ho disomogeneità del vitreo diagnosticata dal 2021......più secco all'occhio sx (dove c'è la schisi).
Nel destro meno disomogeneo senza schisi
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Dr. Antonio Agresta Oculista 27
Va bene, la disomogeneità vitreale è condizione piuttosto comune, non è questo che sposta alcunché.

La cosa importante è fare un esame del fondo dell’occhio secondo le tempistiche che le indicherà il collega che l’ha visitata. Detto questo, sono rare le schisi che creano problemi.

Saluti,

Antonio Agresta

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Ok grazie mille di nuovo.
Saluti anche a lei
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Un'ultima cosa.....meglio lampada a fessura per controllare il fondo dell'occhio o oftalmoscopio indiretto?
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Dr. Antonio Agresta Oculista 27
Ciascuno usa il mezzo con cui ha più confidenza. Personalmente spesso li uso entrambi per osservare caratteristiche diverse. Ma può bastare uno o l’altro. È il professionista che decide cosa usare, quando e perché. Non è una regola. L’importante è avere certezza di averne colto le caratteristiche chiave, soprattutto nei casi dubbi.

Antonio Agresta

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Di nuovo grazie.....e buona domenica
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Ho fatto un'altra visita oculistica alcuni giorni fa da un altro medico e mi ha eseguito l'esame del fondo oculare con oftalmoscopio indiretto più lente di goldmann (la "maschera"che si mette sul viso per intenderci) e non mi ha trovato alcuna schisi retinica,che invece l'altro dottore aveva diagnosticato.
La lente però non è stata appoggiata sull'occhio.....adesso non so a quale medico credere.
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