Calazio persistente: aiuto e chiarimenti

Buongiorno,

vi scrivo con il cuore in mano perché sono davvero esausta.
Sto attraversando uno dei periodi più difficili della mia vita, e questa situazione oculare sta solo peggiorando il mio stato emotivo e psicologico.

Ho un calazio persistente da novembre 2024.
In quel periodo mi trovavo negli Stati Uniti, dove non avevo accesso a farmaci soggetti a prescrizione medica.
Sono riuscita a contenere il problema con impacchi di camomilla e un collirio da banco chiamato Stye. Il gonfiore è rientrato, lasciando però una piccola pallina visibile.

A gennaio 2025 il calazio è riesploso, gonfiandosi in modo importante.
Ho provato con Penisulvit e impacchi di camomilla, senza risultati.
Poi ho utilizzato Tobradex: il gonfiore si è leggermente ridotto, ma solo perché si era in fase acuta.

Successivamente sono andata da un oftalmologo che mi ha prescritto cortisone, Chemicetina e impacchi con acqua e sale: nessun cambiamento.
Mi sono quindi recata in ospedale, dove mi è stato dato Netildex, ma la situazione è rimasta invariata.

Alla fine, mi sono sottoposta a intervento chirurgico tramite SSN.
Dopo l’intervento, il calazio si è ridotto ma la pallina è rimasta.
Mi è stato prescritto Alfatatex.

Quando sono tornata a rimuovere i punti, mi è stato detto che tutto era nella norma.
Sono poi tornata per ulteriori chiarimenti, ma mi è stato detto apertamente che non c'è più nulla da fare, che quanto fatto è già stato "sufficiente", e sono stata congedata.

Tuttavia, il calazio è ancora ben visibile, anche se per i medici dell’ospedale risulta troppo piccolo per essere operato di nuovo.

Mi sono quindi rivolta a un altro oculista privato, che mi ha consigliato Tobradex per un mese e impacchi con camomilla, ma anche in questo caso nessun miglioramento.
Secondo lui è troppo piccolo per operarlo.

Inoltre, la situazione ha causato un abbassamento della palpebra (ptosi) che peggiora l’aspetto estetico e il disagio psicologico.

Aggiungo anche che trovo sinceramente assurdo quanto facilmente vengano prescritte pomate contenenti cortisone e antibiotico, come Tobradex o Netildex, nonostante sul foglietto illustrativo sia chiaramente indicato di non usarle per periodi prolungati.
Io ormai sono quasi cinque mesi che le sto usando regolarmente, perché mi è sempre stato detto da diversi oftalmologi che va fatto così.
Ma mi chiedo: è davvero sicuro?
È possibile che questo stesso uso cronico stia peggiorando la situazione?

Chiedo sinceramente: c’è qualcosa che si può fare?
Esistono altri approcci, terapie, o specialisti a cui potrei rivolgermi?
Voglio solo una soluzione, anche minima, per sentirmi meglio e tornare a guardarmi allo specchio senza questa costante frustrazione.

Grazie in anticipo a chi vorrà dedicarmi del tempo.
Dr. Antonio Agresta Oculista 27
Buongiorno,
quel che riferisce non è raro, in realtà, e capisco possa risultare alquanto fastidioso.
Sarebbe necessario quantomeno un’immagine per capire di cosa stiamo parlando. Detto questo, tenendo per buono che ci sia effettivamente un calazio in fase granulomatosa (cicatriziale), per quanto piccolo - oltre l’approccio chirurgico - è possibile valutare la possibilità di eseguire infiltrazioni di farmaci utili a rimodellare e ridurre, fino ad eliminare del tutto, la pallina che le crea disagio.

Il consiglio è di affidarsi ad un collega di cui ha stima e fiducia e seguire le sue indicazioni.

Cordialità

Antonio Agresta

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