Distacco sieroso crsc

Salve,
è da Novembre 2014 che ho avuto all'occhio dx (anche se poi in seguito si è scoperto anche per l'occhio sx) un distacco sieroso o CRSC. Recatomi al ps.oculistico del Sant Orsola di BOLOGNA mi hanno prescritto l'OCT e una fluoroangiografia retinica che ho effettuato e che ha evidenziato la patologia sia all'occhio dx e in forma molto più ridotta all'occhio sx. Successivamente, ho effettuato la visita sempre in ospedale, nella quale mi sono stati prescritti il collirio Nevalac (3 volte al gg) e delle compresse di Norflo (2 volte al gg a i pasti).
A Gennaio sono tornato a farmi visitare, ma purtroppo non era cambiato nulla, tranne per l'occhio sx che aveva assorbito tutto il liquido ed è tornato alla normalità. Per quanto riguarda l'occhio dx continuo a vedere sfocato e da qualche settimana anche più distante. Mi hanno prescritto un nuovo OCT, più un campo visivo più un ERG. Dal nuovo OCT si riscontrava che la situazione per l'occhio sx si era normalizzata mentre per l'occhio dx era addirittura peggiorata. Così mi hanno prescritto nuovamente gli stessi farmaci ed in più un occlusione giornaliera per 4 ore al giorno dell'occhio dx per 2 settimane. Domani devo tornare per un ulteriore controllo ma non è cambiato granchè.

La mia domanda sono:
- Perchè stanno attendendo tanto per farmi il trattamento laser?
- Questa situazione alla lunga non curata può portare dei peggioramenti?
- Devo rivolgermi ad un privato?

Grazie in anticipo per le risposte.
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
SUE domande
- Perchè stanno attendendo tanto per farmi il trattamento laser?

risposta
perche’ potrebbe essere non indicato nel suo caso
io non ho mai praticato o consigliato un laser
per una corioretinopatia sierosa centrale

- Questa situazione alla lunga non curata può portare dei peggioramenti?

risposta
si certo
ma anche miglioramenti e presto
dal punto di vista generale come STA??

- Devo rivolgermi ad un privato?

risposta
e perche’
e’ in ottime MANI

le allego un mio appunto che trova su questo SITO


OCCHIO E STRESS : LA CORIORETINOPATIA SIEROSA CENTRALE
Cosa fare?

Andare alle Terme!!
Riposarsi!
Cambiare drammaticamente lo stile di vita!
La corioretinopatia sierosa centrale è infatti il campanello d’allarme del fatto che stiamo esagerando.

La vita spericolata non è solo quella cantata da Vasco Rossi, ma anche quella di chi è dedito completamente al lavoro, tanto che dimenticare non solo lo spazio per la famiglia o gli affetti, ma anche se stessi.

Non fare mai un break non fa mai bene all’organismo.

Questa patologia è connessa ad una alterazione della barriera ematochimica.

Vi è una trasudazione di liquidi (un vero e proprio ultra filtrato) che causa un distacco sieroso del neuro epitelio retinico, soprattutto in area maculare.

Un ruolo fondamentale della patogenesi è sicuramente legato all’affaticamento ed allo STRESS con il conseguente aumento del cortisolo endogeno quindi noradrenalina ed adrenalina che la fanno da padroni.

Vengono colpiti più gli uomini che le donne.



Fattori di rischio possono essere considerati:

1) Stress emotivo

2) Stress fisico (atleti –campioni)

3) Abuso di alcool

4) Gravidanza

5) Trapianti

6) Lupus eritematoso sistemico

7) Ipertensione arteriosa non trattata farmacologicamente



La sintomatologia è caratterizzata da un brusco calo di visus con una improvvisa ipermetropizzazione.

Possono comparire metamorfopsie, miodesopsie, micropsie, scotoma, centrale, distorsioni delle immagini, con test di AMSLER positivo.

La diagnostica per immagini in questi casi la fa da padrone: le rappresentazioni più significative le otteniamo con l’OCT (meglio se CIRRUS ZEISS) che mostrano chiaramente il sollevamento della neuro retina che appare separata dall’epitelio pigmentato da una zona otticamente vuota relativa all'accumulo sieroso.



TERAPIA
Generalmente Il sollevamento sieroso regredisce spontaneamente nel corso di qualche mese, ma in questo ci aiuta il cambiamento delle abitudini di vita, a volte addirittura del lavoro.

Se non vi è alcun miglioramento si può eseguire un Laser per foto coagulare il forellino, il punto di rottura (accertato angiograficamente). Alcuni autori suggeriscono diuretici osmotici per lunghi periodi, altri invece integratori alimentari o colliri antinfiammatori. Un ruolo potrebbe avere un potente collirio antiinfiammatorio che recentemente è comparso sul mercato italiano e che previene Edema Maculare post chirurgico della cataratta.

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013