Lesione retinica

Gentile Staff, in una recente visita di controllo mi è stata riscontrata una "rottura retinica OS a ore 2:30 in media periferia - piccola rottura a lembo lungo il decorso di un vaso".Probabilmente ciò si è verificato per un trauma contusivo piu' di 6 mesi fà.
Sono miope (-8.00)e vedo miodesopsie da circa 10 anni;non ho sintomi all'occhio con la lesione.
L'oculista, pur ritenendo che la cosa più probabile in futuro è una cicatrizzazione spontanea, mi ha consigliato un trattamento preventivo
con Argon Laser;per il momento ho optato solo per un controllo ravvicinato.
Vorrei un parere sull'opportunità di tale intervento, visti anche i pareri
contrastanti in questi casi;inoltre, quali sono i tempi per poter eventualmente osservare una pigmentazione, anche parziale, della lesione?
Ringraziando anticipatamente della risposta porgo Cordiali Saluti.

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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
mio caro signore
il mio suggerimento è fare una fotocoagulazione laser della lesione, dormiremo sereni tutti quanti,
per la pigmentazione passano a volte anche mesi...
le lallego un mio mininforma

Degenerazioni retiniche periferiche

Sono alterazioni degenerative specifiche della periferia retinica.
La causa principale è una progressiva insufficienza di vascolarizzazione retinica della periferia retinica, concause sono le trazioni vitreo-retiniche periferiche e la miopia medio – elevata .
Le degenerazioni retiniche periferiche si presentano a tutte le età, più frequentemente nei soggetti miopi e nei soggetti adulti che praticano attività sportiva o attività lavorative pesanti e a volte negli anziani.
Lei degenerazioni sono più presenti generalmente nel settore retinico supero temporale.
Fra queste, quelle a palizzata, a bava di lumaca ed il pigmento focale sono le più pericolose, e la patologica aderenza vitreo-retinica presente in questi casi può causare una rottura retinica a seguito di fenomeni di trazione .
Le degenerazioni retiniche periferiche sono generalmente asintomatiche.
Se associate a trazioni vitreoretiniche periferiche, la trazione vitreale su di esse provoca la stimolazione del tessuto retinico periferico con formazione di fotopsie (lampi), alla periferia del campo visivo.
L’acuità visiva centrale non è mai interessata.
In pazienti sintomatici in presenza di fotopsie, è indispensabile l’esame biomicroscopico della periferia retinica con lente di Goldmann a tre specchi.
La degenerazione a palizzata si presenta come un’area fusiforme di assottigliamento retinico con un reticolo di strie biancastre filiformi;
al suo interno si possono trovare microfoni retinici.
La degenerazione a bava di lumaca si presenta come una area con aspetto biancastro simile alla brina.
Il pigmento focale si presenta come una chiazza di iperpigmentazione retinica.
La retinoschisi degenerativa si presenta come una area di lesioni cistiche con sdoppiamento del tessuto retinico che può progredire in senso circonferenziale.
L’esame biomicroscopico della periferia del fondo oculare ci consente di porre una corretta diagnosi. Deve comunque essere posta diagnosi differenziale fra le varie forme di degenerazioni retiniche periferiche per riconoscere ed eventualmente trattare quelle regmatogene, ossia quelle che possono dar luogo ad una rottura retinica e successivo distacco di retina. La prognosi è funzionalmente buona, a patto che vengano seguite ed eventualmente trattate con il LASER o con la CRIOTERAPIA le lesioni più pericolose.
Non vi è terapia efficace per limitare la progressione nel tempo delle degenerazioni retiniche periferiche. Vi è però una terapia profilattica efficace per prevenire un distacco di retina confinando ed isolando le degenerazioni retiniche a maggior rischio regmatogeno.
Ciò si ottiene appunto con la terapia LASER r o con crioapplicazioni, che creano una cicatrice adesiva attorno alle degenerazioni pericolose, impedendo il distacco della retina.
La terapia chirurgica vitreo retinica è da prendere in considerazione nei casi di presenza di aree di degenerazione retiniche periferiche multiple e molto estese.

A PRESTO
SUO DOC

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie della tempestiva risposta.Approfittando della gentilezza dello staff volevo dissipare un'altro dubbio:
l'argon laser potrebbe creare trazioni sulla retina per
il suo effetto sul vitreo (o in seguito se la cicatrice
indotta "tira" troppo la retina)?
Ringraziando anticipatamente porgo Cordiali Saluti.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
no la prego stia sereno
in biologia tutto e' possibile anche
vedere oltre i 100 km...
ma per ora dorma sereno la prego