Degenerazione maculare drusenoide

Buongiorno,
a mi marito gli è stato diagnosticato una "degenerazione maculare drusenoide, papilla e vasi secondo età" il medico consultato gli ha spiegato che si tratta di una malatia degenerativa e che praticamente i suoi occhi sono gli occhi di un settantenne e che a parte tenere sotto controllo il colesterolo (gli ha richiesto le analisi del sangue con il controllo del colesterolo, vLDL, LDL, trigleceridemia, omecistemia) non c'è altro da fare per rallentare il processo.. insomma che non c'e cura... chiedevo se invece gli studi su questa malattia sono andati avanti e se ci sono delle cure o degli interventi che possono curare o almeno migliorare la situazione attuale? Qual'è l'ospedale o il medico più all'avanguardia sulla ricerca per questo tipo di malatia alla quale ci potremmo rivolgere? E nel caso peggiore cosa può succerdergli visto che al riguardo il ns medico è stato pessimisticamente evasivo..
A titolo informativo mio marito in famiglia non ha avuto altri casi simili.
Riamgo in attesa di Vs informazioni per la quale Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
gentile signora,
mi permetto sottolineare che Suo Marito non ha autorizzato nè Lei nè Noi a violare la Sua privacy,
in genere è costume di questo SITO che sia il paziente a porre quesiti.
Direi che è importante che suo marito esregua ogni anno esame OCT, preferibilmente con CIRRUS o Spectralis ed un esame del fundus in midriasi.
Direi che la cosa importante è che Suo marito abbia una dieta bilanciata , eviti stress eccessivo, niente fumo e miente alcol.
Può introdurre invece nella dieta della LUTEINA o dei Pigmenti retinici,
le allego un mio mininforma.
a presto

PIGMENTI RETINICI
Numerosi Autori Italiani e Lavori internazionali suffragando palesi eviidenze clinico-scientifiche indicano che l’apporto di LUTEINA può arrecare enormi vantaggi in pazienti con degenerazione maculare senile secca o atrofica.
La causa della degenerazione maculare legata all’età (AMD) è sicuramente multifattoriale.
Questa patologia colpisce un terzo dei soggetti sopra i 75 anni di età ,è destinata ad aumentare con l’incremento della vita media, presenta molteplici meccanismi alla sua base, primo fra tutti il DANNO OSSIDATIVO.

Numerosi Studi hanno evidenziato il ruolo protettivo contro questo danno di alcuni antiossidanti, vitamine, oligoelementi e dei pigmenti maculari.
Numerosi studi internazionali ,ad esempio l’importante Age Related Eye Disease Study (AREDS), hanno dimostrato che i fattori nutrizionali possono prevenire o notevolmente ridurre l’incidenza della MACULOPATIA. In particolare, qursto studio condotto negli Stati Uniti su una popolazione di 4000 pazienti, ha verificato una riduzione dello stesso del 25%, a seguito del trattamento per via orale di antiossidanti e zinco.

Ancora oggi un altro studio AREDS sta valutando vari PIGMENTI RETINICI tra cui la luteina e la zeaxantina.
La luteina è una xantofilla, un carotenoide che è essenziale nel costituire il pigmento della macula.
Non è sintetizzato dal corpo umano si ritrova in natura in frutta e verdura “verdi” e “giallo-arancio”.
Le migliori fonti di Luteina sono i cavoli , gli spinaci e tutti i vegetali a foglie verde-scuro. Altre fonti sono: mango, papaia, Kiwi, pesche, prugne, piselli, broccoli, lattuga, zucca.

Si trova anche nel tuorlo d’uovo.
La luteina protegge la Retina bloccando la luce blu che ha una lunghezza d’onda particolarmente dannosa e pericolosa per la macula, migliora il contrasto e riduce il fastidio provocato dall’abbagliamento ,oltre che agire come antiossidante.
I fumatori che sono più a rischio di degenerazione maculare, mentre, la nostra dieta mediterranea o quella degli Asiatici sono ricche di luteina e di omega3 e possono ridurre il pericolo di una degenerazione maculare.

Richer Nel 2004 ha pubblicato lo studio LAST (Lutein Antioxidant Supplementation Trial) che ha dimostrato che pazienti che hanno preso luteina avevano oltre che un miglioramento visivo diffuso anche un aumento del 50% nel pigmento maculare.
La luteina si trova in notevole quantità anche nel latte materno e pertanto appare molto importante nella formazione del pigmento maculare nella protezione della macula nel neonato.

In tal caso è importante che la mamma assuma con la dieta la luteina soprattutto nei primi tre-quattro mesi dopo il parto.
Assieme ad una terapia nutrizionale è possibile impegnarci sicuramente per la riduzione di una parte dei fattori di rischio.
Alcuni di essi sono collegati all’ambiente in cui viviamo e non sono modificabili, come le radiazioni solari. Altri fattori come il fumo e la Dieta squilibrata sono totalmente modificabili ed eliminabili.

Il ruolo di una dieta appropriata è davvero importante.
L’alimentazione adatta ai pazienti dopo i sessantanni deve contenere un apporto proteico adeguato ,con zuccheri complessi limitando l’assunzione di grassi saturi e colesterolo, infine prevedere un adeguato apporto di fibre e consentire l’introduzione di vitamine e pigmenti retinici nella quantità raccomandata.
Un buono stato di salute si può ottenere e conservare nel tempo praticando un regolare esercizio fisico, evitando di fumare, alimentandosi in modo variato e con cibi di elevato valore nutritivo, limitando l’assunzione di alcol, dormendo a sufficienza e dedicandosi ad attività costruttive , divertenti ed appaganti.


Articolo tratto da http://www.luigimarino.it
www.luigimarino.com
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su gentile concessione del Prof. Luigi Marino

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta e mi scuso tantissimo per aver richiesto un consulto al posto di mio marito probabilmente presa dallo sconforto della notizia appresa da pochi giorni.
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Attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,

le drusen sono piccoli depositi biancastri (raccolta di depositi lipidici) al di sotto dell'epitelio pigmentato retinico di materiale prevalentemente lipidico con scarsa componente infiammatoria. Si trovano sulla papilla o tra l' epitelio pigmentato e la coroide. Frequenti dopo i 60 anni sono presenti in grande quantità nella degenerazione maculare senile inoltre sono considerate uno stadio precoce di alcune forme di degenerazione maculare retinica.
Quindi possiamo considerare le drusen, (o corpi collodi, da cui la dizione “DMS colloide” con cui viene definita questo tipo di DMS secca)dei depositi tondeggianti giallastri a livello profondo della retina del polo posteriore (tra la membrana di Bruch e l’epitelio pigmentato) espressione di un alterato metabolismo dei fotorecettori e vengono classicamente distinte in drusen dure (hard drusen) e drusen molli (soft drusen) . Le drusen possono rimanere invariate per anni, senza nessuna sintomatologia o evolvere, verso la forma atrofica o dar luogo alla forma essudativa.
Le drusen dure (hard drusen) sono più piccole di 63 µ, in genere isolate, a margini netti, senza tendenza alla confluenza, e sono costituite di materiale ialino. Comunemente presenti in tutte le età, sono asintomatiche tanto che la loro prevalenza ed incidenza non è correlata con la DMS e loro unica presenza non è sufficiente per porre diagnosi di DMS. Le drusen dure non sono associate ad un aumentato rischio di neovascolarizzazione coroideale e alla fluorangiografia appaiono inizialmente ipofluorescenti con effetto finestra e per diventare debolemente iperfluorescenti nelle fasi tardive.
Le drusen molli sono generalemente (multiple di differenza grandezza, più grandi di 63 µ, a margini sfumati con tendenza alla confluenza costituite di materiale lipidico), sono sintomatiche (associate spesso a metamorfopsia e/o riduzione del visus) e la loro presenza è strettamente correlata con la DMS. Le drusen soft sono associate , ad alterazioni dell’epitelio pigmentato retinico(EPR), dell’ atrofia a carta geografica della macula ed ad un aumentato rischio di neovascolarizzazione corioretinica. Alla fluorangiografia inizialmente iperfluorescenti e diventano ipofluorescenti nelle fasi tardive.
Dato che il il fumo di sigaretta e l'ipercolesterolemia sono considerati rilevati fattori di rischio per lo sviluppo di DMS, è indispensabile smettere di fumare e seguire una dieta equilibrata come al punto seguente
• dieta sappiamo che i radicali liberi, che danneggiano i fotorecettori e l'epitelio pigmentato retinico, giocano senz'altro un ruolo importante nella formazione della degenerazione maculare. Per questo motivo viene consigliata una dieta bilanciata per limitare i grassi saturi ed il colesterolo, che riducono l'azione dei radicali liberi, ricca di frutta e di verdura a foglia verde (cavoli, spinaci , broccoletti, la lattuga romana, i broccoli, le zucchine, il mais, i piselli e i cavolini di Bruxelles), il tuorlo dell'uovo e alcuni tipi di frutta (come kiwi e arance).
• controllo della pressione sanguigna nei valori normali, e mantenere limitato l’apporto di alcool.
• ridurre l’esposizione alla luce luce solare. In relazione alla potenzialità degenerativa sulla retina della radiazione ultravioletta è utile proteggere sempre gli occhi con occhiali ad alta protezione per tali radiazione (non sempre quelli da sole lo sono adeguatamente) e per lo stesso motivo utilizzare cappelli con visiera per proteggere gli occhi dai raggi del sole diretti o riflessi.
• effettuare un controllo oculistico accurato del fondo oculare almeno 1 volta l’anno al di sopra dei 50 anni.
C'è bisogno ovviamente di una stadiazione della DMS con FAG e con OCT!


Un caro saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per tutte le informazioni che ci ha fornito e ci impegneremo senz'altro per seguire le idicazioni foriteci..
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
perfetto
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