Discromatopsia incompleta

Buongiorno gentilissimo dottore, vorrei togliermi alcuni dubbi. Ho quasi conseguito il brvetto di pilota pivato. Per poter avere detto brvetto ho dovuto prendere il certificato medico di II classe dell'aviazione civile e tutto è andato bene fino al momento della visita oculistica nella quale mi hanno riscontrato una discromatopsia incompleta. Adesso vorrei continuare la carriera e passare a pilota di linea, per questo devo conseguire la I classe medica. Al SASN di Catania in alternativa alle tavole di Hishiara che mi fanno diventare matto mi hanno detto di fare il test delle matassine colorate anche perchè riesco in tutta tranquillità a distinguere tutti i colori, solo che non riesco a trovare nessun oculista in zona che abbia queste matassine. I medici del SASN hanno inoltre voluto ribadire che essendo detta discromatopsia incompleta non dovrei avere problemi nel riconoscere il colore delle matassine. Qualcuno saprebbe dirmi qualcosa in più?? Grazie anticipatamente.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
si le matassine le riconoscerà di sicuro...
il test di Ishihara si trova ovunque anche sull'iphone

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
le voglio riportare la Decisione n. 1100/2009, il Consiglio di Stato, smentendo il giudizio del Tar del Lazio,che può essere identica alla sua anche se riguarda l'arruolamento nella Guardia di Finanza:
"Con la Decisione n. 1100/2009, il Consiglio di Stato, smentendo il giudizio del Tar del Lazio, ha accolto l’appello di un partecipante al concorso per il reclutamento di 136 allievi finanzieri del contingente ordinario, dichiarato inidoneo. Con il ricorso introduttivo era stato rilevato che la patologia da cui era risultato affetto il ricorrente, ovvero una discromatopsia accertata con le matassine, non era risultata sussistente in sede di esame svolto presso l’Azienda ospedaliera “G. Rummo” di Benevento. Ma, il T.A.R. del Lazio, aveva rigettato il ricorso dell’aspirante finanziere, sul rilievo che, in sede di verifica della situazione patologica del ricorrente affidata dal Tribunale al Policlinico militare di Roma, in contraddittorio con sanitario di parte, il ricorrente era risultato possedere una discromatoanomalia alle tavole pseudoisocromatiche e un senso cromatico normale al test delle matasse colorate per il riconoscimento dei colori fondamentali. Da ciò la legittimità dell’attribuzione di un coefficiente di idoneità insufficiente rispetto ai profili sanitari minimi consentiti dalla normativa vigente. Avverso la sentenza del Tar, l’aspirante finanziere ha promosso appello al Consiglio di Stato, deducendo la la manifesta contraddittorietà della motivazione, l’eccesso di giurisdizione, la violazione e la falsa applicazione di legge, in quanto gli accertamenti avrebbero dimostrato che il ricorrente era in possesso dei requisiti di idoneità richiesti per la partecipazione alla procedura di reclutamento. In definitiva, l’appellante ha censurato l’erroneità della sentenza impugnata per non aver considerato che proprio gli esiti della verifica disposta dal TAR e affidata al Policlinico militare avevano dimostrato il possesso da parte del ricorrente stesso del requisito la cui ritenuta insussistenza aveva portato all’espressione del giudizio di inidoneità impugnato in primo grado. Il Consiglio ha ritenuto il ricorso fondato. Infatti, in sede di accertamenti sanitari finalizzati al reclutamento, il ricorrente era stato giudicato non idoneo perché affetto da discromatopsia accertata con le matassine colorate. La verifica ordinata dal T.A.R. e affidata al Policlinico militare di Roma, in contraddittorio con il sanitario di parte, aveva rivelato che il ricorrente risultava possedere una discromatoanomalia alle tavole pseudoisocromatiche e un senso cromatico normale al test delle matasse colorate per il riconoscimento dei colori fondamentali. Il T.A.R. nella decisione impugnata ha richiamato l’orientamento giurisprudenziale in base al quale, nel procedimento diretto all’arruolamento nel Corpo della Guardia di finanza, l’attribuzione di un coefficiente di idoneità insufficiente, rispetto ai profili sanitari minimi consentiti per i singoli arruolamenti, non equivale necessariamente al riconoscimento dell’esistenza di uno stato patologico, ma significa soltanto che le caratteristiche fisiche del candidato non corrispondono ai livelli richiesti per un addestramento e un servizio di particolare gravosità. Ma, il Consiglio ha osservato che non è questa la situazione che si è verificata nel caso di specie, regolata dal decreto_155_2000 , recante Regolamento per l’accertamento dell’idoneità al servizio nella Guardia di finanza, che all’art. 2, comma 3, prevede che non sono comunque idonei al servizio della Guardia di finanza i soggetti affetti dalle imperfezioni e infermità previste nell’elenco allegato al regolamento stesso. Tuttavia, il provvedimento impugnato in primo grado prevedeva come unica motivazione la non idoneità per discromatopsia accertata con le matassine colorate, patologia smentita in sede di verifica da parte del Policlinico militare, che accoglieva in tal modo le conclusioni della consulenza di parte. Le ulteriori risultanze della verifica, che, a seguito di ulteriore test, hanno rivelato nel ricorrente una discromatoanomalia alle tavole pseudoisocromatiche non rileva ai fini in questione, in quanto solo la grave mancanza di senso cromatico, normalmente accertata col sistema delle matasse colorate, è causa di attribuzione di coefficienti di idoneità 3 o 4 che non consentono di ottenere l’idoneità sotto il profilo della caratteristica denominata “vista” , ma l”imperfezione da cui è affetto l’appellante non rientra tra quelle gravi mancanze cui consegue l’inidoneità."

Mi consulti per qualsiasi chiarimento!
Un caro