Devitalizzazione o estrazione

Salve, in seguito ad problema ad una gengiva, presumo la formazione di una sacca creatasi dopo rimozione apparecchio ortodontico- che mi portavo dietro da anni, e dopo cura di una carie a un molare, ora anche quello adiacente si è gravemente cariato al punto da spaccarsi per metà (praticamente mi è rimasta la parte esterna del dente). per me era quasi normale che succedesse una cosa del genere, data la situazione alla gengiva, ma non pensavo di rischiare la perdita del dente. ho richiesto due consulti, che mi hanno prospettato due trattamenti diversi: estrazione, rigenerazione ossea e impianto; devitalizzazione e ricostruzione del dente. come decidere? probabilmente nel momento in cui ho deciso di chiedere il secondo consulto ho complicato un pò la scelta, ma penso abbia influito il fatto che non si può portare avanti un problema alla gengiva e non aspettarsi che non succeda nulla. probabilmente questo mi ha fatto perdere un pò fiducia nel mio medico. La mia domanda è inerente al quale terapia scegliere e al motivo del ricorso alla rigenerazione ossea fin da subito. spero di essermi spiegata, conscia che non so bene spiegare la condizione della carie del mio molare. grazie
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Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Gentile Paziente,

lei dovrebbe spiegare innanzitutto cosa è stato fatto per la terapia della tasca parodontale, in secondo luogo dovrebbe preoccuparsi di prevenire in futuro episodi di carie come quelli descritti (prevenzione corretta con uso di spazzolino e filo interdentale e/o scovolini tutti i giorni, alimentazione priva di abusi di zuccheri e test salivari per intercettare precocemente la patologia cariosa prima che abbia creato questi danni, controlli professionali periodici).

Qui ci sono alcune informazioni http://studiodecarli.com/1/prevenzione_379704.html

Per ultimo, non posso dire con esattezza quale delle due scelte di trattamento sia preferibile, senza una visita clinica e una Rx endorale, perchè la risposta deve sottostare a diverse variabili: ampiezza e profondità della lesione cariosa con eventuale interessamento del pavimento della camera pulpare, presenza della lesione in sede nettamente sottogengivale e salute dei tessuti parodontali (osso, legamento, gengiva), resistenza delle pareti residue della corona dentaria, esperienza dell'operatore, "predisposizione" del paziente a terapie diverse come tecnica, durata e costo economico.

Come vede non esiste la soluzione migliore in assoluto ma invece è necessario valutare con attenzione molti fattori prima di scegliere la soluzione migliore per il suo specifico caso clinico.

Cordialmente

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie dott,
per la tasca non è stato fatto nulla. Ho saltato un controllo, è vero, ma per la pulizia non penso di essere lassista: spazzolino e idropulsore dopo ogni pasto, filo interdentale la sera. anche la mia dieta "mediterranea" è abbastanza sana e non abuso di dolci, prediligendo il salato. Penso di non aver mai fatto un test salivare.
[#3]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Lei ha un'attezione per la sua igiene orale superiore alla media... complimenti !

Sarebbe opportuno però indagare a fondo su questi ripetuti episodi di carie, i test salivari possono aiutare nell'identificare la causa ed adottare la prevenzione migliore.

Senza dimenticare il problema parodontale con una diagnosi che comprende visita clinica, sondaggio parodontale da eseguirsi su sei punti su ciascun dente ed eventuali Rx endorali.
Qui qualche notizia http://studiodecarli.com/1/parodontologia_379976.html

In bocca al lupo!
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