Strano dolore gengivale post devitalizzazione

Buongiorno gentili Dottori, sono un ragazzo di 28 anni, non ho mai avuto grossi problemi ai denti a parte qualche piccola carie molti anni fa curata senza problemi.
Circa un anno fa a seguito di un po' di fastidio ad un dente (il dente immediatamente successivo al dente del giudizio nell'arcata superiore sinistra) mi è stata fatta un'otturazione con amalgama, a seguito di ciò ho iniziato ad avvartire un dolore molto intenso soprattutto quando mangiavo sopra il dente unito ad una forte sensibilità al caldo e al freddo.
Il dolore con il tempo è diminuito ma dopo circa un anno è tornato ed ha reso necessaria la devitalizzazione del dente.
La devitalizzazione mi è stata fatta in 2 sedute, al termine della prima mi è stato lasciato il dente parzialmente aperto e con una pasta provvisoria, al termine di questa prima seduta mi sono sentito rinato, dolore sparito, insansibilità a caldo e freddo, possiblità di mangiare qualsiasi cosa...
I problemi però sono sorti dopo la seconda seduta quando mi è stato chiuso il dente con l'amalgama definitivo.
Premetto che durante questa seduta il dottore inizialmente non ha usato anestetico ma poi ha dovuto iniettarlo poichè mi ha detto ha dovuto operare anche in prossimità della gengiva e ciò mi procurava dolore.
Già il giorno dopo questa seconda seduta ho iniziato ad avere un forte dolore alla gengiva (soprattutto nella parte esterna e che sta tra il dente devitalizzato e quello davanti), il dolore mi viene sempre quando provo a mangiare sul dente ed è localizzato inizialmente sulla gengiva (il dolore pulsa e se premo sulla gengiva si fa molto più intenso) ma poi si sposta a tutto il dente devitalizzato fino alla radice, tanto che il dolore si ramifica anche fino alla tempia ed agli incisivi superiori.
Ne ho parlato con il mio dentista che mi ha detto che è normale che il dente per qualche giorno faccia male dopo la devitalizzazione e che forse è dovuto anche al punto di iniezione dell'anestetico, mi ha prescritto degli antinfiammatori dicendo che nel giro di un paio di giorni sarebbe passato.
Invece il dolore non mi è passato a distanza di un mese, il dolore alla gengiva torna ogno volta che mangio e mi pare venga scatenato con più forza da certi alimenti soprattutto molto salati.
Dopo una seduta di pulizia dentale ne ho parlato ancora con il dentista che mi ha prescritto ancora antinfiammatori (2 al giorno per 4 giorni) e mi ha detto che probabilmente dopo la pulizia sarebbe diminuito anche questo dolore (il dente aveva del tartaro), ma invece di passare il dolore aumenta e a volte mi viene anche senza mangiare e mi rimane per tutta la notte, con gli antinfiammatori passa solo in parte.
Ho provato a battere sul dente con qualcosa di duro e il dente fa male come se non fosse stato devitalizzato, ma è completamente insensibile al caldo e al freddo.
Nella mia ignoranza in materia ho pensato ad un granuloma o al fatto che il punto di iniezione dell'anestesia (tra due denti) non si sia chiuso ma il dolore sale fino alla radice del dente quindi non ho proprio idea di cosa possa essere.
Sono in attesa di fare una radiografia al dente quando il mio dentista riapre ma il dolore è sempre molto forte.
Spero mi possiate dare qualche indicazione o fornire delle ipotesi sulle possibili cause,
Grazie per la vostra diponibilità e professionalità
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Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Paziente,
Le possibilità sono 2: o è stata effettuata un'otturazione debordante che preme sulla gengiva, o una sovrastrumentazione durante l'alesaggio dei canali, con probabile perforazione, lacerazione,o frattura radicolare, e successiva lesione ed infiammazione del legamento parodontale che unisce le radici del dente nella loro interezza all'osso sottostante.
E' il suo medico che deve fare diagnosi e reintervenire:non esistono farmaci per questo tipo di dolore, poichè tenderà sempre ad acuirsi alla pressione sul dente durante la masticazione.


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

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Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
In questi casi la cosa più semplice da fare, anche perchè riferisce completa assenza di sintomi prima della ricostruzione, è la rimozione della otturazione e sostituzione con cemento provvisorio. Se la causa risiede nella ricostruzione, passerà il dolore, altrimenti bisogna andare a cercare qualche probabile microfrattura cervicale.

Buona estate

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

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Dr. Giovanni Ventimiglia Dentista, Gnatologo 142 6
L'endodonzia e' una branca molto delicata se fatta ancora con sistemi manuali senza avvalersi di tecniche piu' moderne con l'ausilio di rilevatori apicali etc. e radiografie intraorali per valutare il nostro operato prima, durante, e dopo. Se il dolore persiste va' sicuramente rimossa l'otturazione e rivalutata la fase endodontica, al fine di capire se una delle radici del dente trattato possa essere stata lesionata dagli strumenti usati dal suo dentista. cordiali saluti

Dr. giovanni  ventimiglia

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori, grazie per le vostre risposte, adesso almeno ho un'idea di quello che potrebbe essere il problema.
In riferimento all'osservazione del dott. Ventimiglia, in fase di devitalizzazione il dentista mi ha applicato sul dente dei piccoli cavi che sembravano dei sensori collegati ad un apparecchio esterno (ricordo che ha dovuto riposizionarli più volte e che all'assistente diceva che stava avendo problemi perchè c'era troppa acqua), sono forse i rilevatori apicali di cui parla?
Un'eventuale radiografia sarebbe in grado di rilevare la presenza di fratture delle radici?
Grazie ancora della vostra disponibilità.
[#5]
Dr. Giovanni Ventimiglia Dentista, Gnatologo 142 6
Gentile utente penso che sia propio il rilevatore apicale usato dal suo dentista ma da come mi spiega lei la tecnica e' ancora quella manuale. Per quanto riguarda il sondaggio dei canali , si con l'ausilio degli strumentini canalari inseriti uno per radice e le intraorali rx eseguite in studio si puo arrivare a capire quale sia la radice compromessa, individuata verra' sigilata con cemento canalare specifico per questo tipo di lesioni.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Gentile paziente, il problema dell'endodonzia non è se lo specialista usa le più tradizionali tecniche manuali o gli innovativi strumenti rotanti; il problema sta nella manualità dell'operatore, indipendentemente dalla strumentazione usata.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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