Nel dicembre 2006 mio padre è stato operato alla prostata al gemelli a roma

Buonasera, gentili dottori vorrei ricevere un consiglio per mio padre 79 anni. Nel dicembre 2006 mio padre è stato operato alla prostata al Gemelli a Roma: prostatectomia radicale e linfadenectomia iliaco-otturatoria bilaterale. (grado di Gleason 7). Dopo l'intervento non gli è stato eseguita la Radioterapia perchè non necessaria. Dopo qualche mese l'intervento nonostante assumesse Casodex 150mg il valore del PSA è cominciato ad aumentare. L'oncologo in cura gli ha prescritto TAC + Scintigrafia + Ecografia, risultati negativi. Nel luglio 2007 il PSA era di 1.66: e ha eseguito la Pet con colina + ecografia risultati negativi o meglio " niente di preoccupante". Da febbraio 2008 è in cura con Estracyt 140 mg. (3-4 al giorno) e Decapeptyl 3,75 mg. 1 iniezione ogni 28 giorni.
Visto che il PSA continua ad aumentare, attualmente è arrivato a 2,60, ha consultato un altro oncologo il quale gli ha detto di fare un ciclo di Radioterapia. Questo ha portato mio padre a molta confusione e depressione.
Il nuovo oncologo gli ha detto che con un ciclo di 6 setimane di Radio dovrebbe "risolvere". Cosa fare ?
La mia domanda è la seguente: fare un ciclo di Radioteraia cosa comporta in futuro cioè, se nonostante la Radioterapia il PSA continuasse ad aumentare potrebbe ritornare alla ormone-terapia oppure avrebbe qualche altra possibilità di cura ? Vi ringrazio per l'aiuto e spero che con le vostre risposte riusciamo a prendere la giusta decisione e a vedere mio padre tranquillo e "sorridente" come una volta.

[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

innanzitutto occorre capire dove si trova la ripresa di malattia. Se fosse solo in sede pelvica, nella sede del pregresso intervento, concorderei con la radioterapia. Se vi fosse una diffusione scheletrica si potrebbe optare per i bofosfonati + una chemioterapia con Taxotere. Se ci fossero metastasi in altri organi, chemioterapia con solo Taxotere. Le possibilità sono molte. Peraltro si potrebbe abbinare della ipertermia nella sede di ripresa di malattia ed inoltre dosare nel plasma la cromogranina A per verificare se si può aggiungere octreotide alla terapia che si sceglierà.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Pastore la ringrazio per la Sua celere risposta ma la questione è che nemmeno noi sappiamo se la malattia è in ripresa e dove. Nell'ultima scintigrafia, di alcuni mesi fa, non c'è niente di diverso dalla precedente, così dicono i medici, ovvero solo delle piccole macchie alle ossa, sempre presenti da anni, che sono stati attribuiti a problemi legati ad una live artrosi.
Altri organi non sono stati toccati, abbiamo solo il campanello d'allarme del PSA.
So però che a mio padre sono state fatte delle analisi del sangue molto specifiche che attualmente non so di che tipo, anche perchè lui non vive nella mia stessa città e mi aggiorna telefonocamente.
Quindi se ho ben capito Lei ci consiglia di andare avanti con la Radioterapia alla loggia prostatica.
Che possibilità ci sono di un blocco della malattia ?
La ipertemia, di cui lei mi scrive, è da abbinare anche alla radio ? E' possibile farla in tutti gli ospedali oppure solo in alcuni centri ? mio padre vive a Foggia e io risiedo a Firenze. Grazie per la Sua gentilezza.
[#3]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Caro utente,
il valore per suggerire una radioterapia di salvataggio sulla loggia è di 0,20ng/mL. Al di sopra infatti di tale limite del marcatore, è verosimile che ci sia ripresa di malattia. Ma bisogna capire dove: se il PSA si raddoppia con tempistiche rapide(<6 mesi), si può ipotizzare anche un possibile quadro di malattia metastatica occulta a distanza. Per capire comunque con certezza la sede di malattia, valori di PSA>0,9ng/mL potrebbero consigliare una biopsia sull'anastomosi vescico-ureterale. Se risultasse negativa al di sopra di quei valori forse la radioterapia non è suggeribile.
Inoltre ripeterei la PET con colina. La sensibilità della metodica è strettamente correlata al livello del marcatore PSA. Se positiva potrebbe confermare la sede di malattia definitvamente.

Per ulteriori chiarimenti le allego il link di un articolo scritto da me sulla radioterapia post-operatoria per la prostata:

www.medicitalia.it/02it/notizia.asp?idpost=76940

oppure vada sul sito della società di Urologia Oncologica (SIURO) e clicchi in basso alla pagina, tra le relazioni in ordine alfabetico, la relazione con il mio nome (ALONGI FILIPPO): potrà vedere le diapositive dell'argomento suddetto nel dettaglio come sono state esposte dal sottoscritto al congresso nazionale.
Ecco il link del sito:
www.siuro.it

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori Vi ringrazio per le risposte e ne parlerò sia con mio padre che con il suo medico curante per capire come procedere. Nel caso avessi altri dubbi approfitterò della Vostra disponibilità.
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto