Tumore polmonare metastatico

Buonasera,
ringrazio sin da ora i medici che prenderanno visione della mia richiesta.Scrivo per mio padre,60 anni.Riporto di seguito i dati:
Febbraio 2006: carcinoma uroteliale non papillare,si procede con cistectomia radicale e costruzione di neovescica.
Gennaio 2009 a seguito di controlli di routine si evidenzia formazione di mm 15 al lobo sup sn.Viene ripetuta tac ad aprile,rimane tutto stabile, per cui il chirurgo,tranquillizandoci,ritiene opportuno ripetere la tac a Settembre.
10.09.2009:incremento volumetrico della lesione polmonare escavata al LSS,a margini irregolari del diametro di mm33 connessa all'ilo dove si apprezza disomogeneo addensamento tissutale.Linfonodi aumentati di volume del diametro di cm 2 in sede mediastinica sottocarenale ed ilare sinistra.
Agobiopsia su lobo polmonare:adenocarcinoma.
Si procede con tac total body che evidenzia,inoltre,tumefazione in sede renale sn 5x3 e lesione epatica mm8,sospette ripetitive;
24.12.2009 esegue Scintigrafia ossea(causa dolore gamba sn):accumulo a livello VII costa sn e tibia sn.
Ci rivolgiamo ad altro centro e si procede con chemioterapia,3 cicli CBDCA/ALIMTA;radioterapia su tibia,unica seduta 8gy.Dopo i 3 cicli esegue tac di controllo(22.02.2010):lesione polmonare patologica escavata di cm4 LSS con strie periferiche verso l'ilo;millimetrico nodulo polmonare escavato al lobo sup dx e sn,altro nodulo polmonare lobo sup dx.Linfonodi patologici in sede preaortica/infrapolmonare sn; Fegato:sfumata area ipodensa di cm 1.4 in S2;Rene sn: volume aumentato per lesione espansiva solida di diametro cm8 a margini irregolari e infiltranti;Linfonodi patologici in sede para-aortica sn con diametro cm1.4.
Si cambia terapia: TXT(previsti 3 cicli)ne eseguirà solo 2 dopo ematuria di origine mts renale e si esegue nuova rt su tibia e lesione renale.Si ripete tac(19.04.2009)aumento della lesione al LSS che è di cm 4.6 stabili i noduli patologici e i micronoduli dx e sn;stabile la sfumata area ipodennza in S2 al fegato;progressione massa renale sn di cm9;minima progressione linfonodi in sede para-aortica.Lamenterà anche dolori alla spalla che a una maggiore visione delle immagini tac risulterà essere un'altra lesione.Viene eseguita cordotomia e su nervo sovrascapolare destro elettroneurostimolazione .
Ripetuta tac(08.06):netta progressione noduli polmonari bilaterali cm 1.1;lieve progressione(20%)della situaz polmonare;Comparsa nodulo cm1.5 al cavo ascellare sn;progressione della lesione al muscolo sovra-spinoso destro e comparsa lesione al muscolo sotto-scapolare;millimetrica area litica al soma c6;stabile sostanzialmente il resto della situazione.
Il protocollo che a oggi sta seguendo è monochemioterapia con GEM 1-8 q21.
La mia domanda,sapendo la situazione gravemente compromessa,è se i protocolli eseguiti siano stati i più indicati.Inoltre in un altro centro c'è stata proposta terapia a pillole,preceduta da eventulae nuovo controllo tac e verificando le condizioni di papà.Come procedere?
Grazie,
Saluti
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Potrebbe essere un'opzione valida, fermo restando le condizioni generali ed alcune valutazioni su kras.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringranzio per la risposta.
Le condizioni di papà non sono le migliori,purtroppo si alza pochissimo dal letto,si affatica molto facilmente e da una settimana a questa parte è iniziato un singhiozzo che con il passare dei giorni è diventato sempre più intenso. Stiamo riuscendo a "gestirlo" con Talofen(5 gocce 2/3 volte al giorno,al bisogno). Per ora papà ha deciso di proseguire il protocollo intrapreso, almeno fino al controllo tac che è previsto per l'1 Settembre,considerando che la struttura a cui dovevamo rivolgerci,così come molte altre in questo periodo,rimarranno chiuse.
Visto il nuovo sintomo presentato da papà (appunto il singhiozzo)i medici(ma ovviamente anche a noi la situazione insospettiva)credono si tratti di una progressione della malattia.Mi chiedo a questo punto che senso abbia continuare con un protocollo che sembra non dare risultati e volevo chiedere un suo parere sulla situazione in generale, sulle terapie fin ora intraprese e quelle che secondo lei andrebbero valutate come valide alternative,ammesso che ve ne siano.Al centro dove siamo in cura ci hanno riferito che la terapia con Tarceva(proposta dall'altra struttura)comunque non sarebbe più efficace dell'attuale,anche se non escludono il suo utilizzo dopo valutazione tac,insomma, al momento non si pronunciano. Capisco che non è una valutazione facile dal momento che non ha nessun referto in mano,(purtroppo non so nemmeno darle indicazioni sui valori kras di cui accennava),ma io e la mia famiglia siamo in uno stato di confusione e un parere esterno da parte di un esperto ci sarebbe sicuramente d'aiuto.
Ringraziandola nuovamente,porgo cordiali saluti.
[#3]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
QUANDO NELLA STORIA DI UNA PATOLOGIA NON SI RIESCE A VINCERE CON LE TERAPIE PRIMUM NON NUOCERE, OVVERO EVITARE CHE LE STESSE FACCIANO PEGGIORARE IL PAZIENTE OLTREMODO.
IN CERTI CASI PUNTARE ALLA QUALITà PIù CHE ALLA QUANTITà DELLLA VITA DIVIENE FONDAMENTALE.
SULLA CARTA RISPETTO AD ANNI Fà CURE VE NE SONO MA BISOGNA VALUTARE BENE IL RAPPORTO COSTO (INTESO COME EFFETTI COLLATERALI) BENEFICIO.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Carissimo Dr. D'Angelo, mi scusi per non averle più risposto, ma come può immaginare, io e la mia famiglia non abbiamo passato un bel periodo..L'indomani della sua risposta papà non si è sentito bene, siamo andati al pronto soccorso ed è stato ricoverato in reparto per 21 giorni dopo dei quali, dietro consiglio di una Dottoressa,(diventata quasi una confidente per noi),mio papà è stato trasferito presso l'hospice della mia città dove, dopo infinite sofferenze e in piena coscienza, ci ha lasciati il 9 Settembre.
Mi sembrava doveroso ringraziarla per l'attenzione mostratami.In questi momenti i parenti cercano delle conferme sui loro comportamenti, sperano di star facendo ciò che è più giusto per il loro caro e le mie domande erano dovute più a un sentirmi dire "state facendo il possibile", perchè sapevamo che a quel punto nessuna cura sarebbe stata risolutiva.Penso che non possiamo rimproverarci nulla, mio padre è stato assistito da specialisti e accompagnato dai noi fino all'ultimo respiro.Il dolore per la sua assenza è tanto, ma lo è stato di più vedere una parte di me, mio padre,patire in maniera straziante...ora almeno lui non soffre.. Ringraziondola ancora, porgo cordiali saluti.
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