Tumore di primitivo ignoto

Buon giorno,
mio padre (68 anni) l'anno scorso dopo l'RX di controllo (forte fumatore) che rilevò un disomogeneo addensamento parenchimale del segmento apico posteriore del lobo superiore sinistro, ha eseguito una biopsia al polmone per sospetta TBC. Istologico negativo e positività alla TBC. Intrpreso cura con isoniazide, rifampicina e altri farmaci per 6mesi, finendola a marzo. Ad aprile ha cominciato a sentire dolori all'anca, a giugno i dolori erano aumentati e ha eseguito una RX che ha segnalato solo una forma artritica. Il dolore continuava a crescere e dimagrimento: a luglio eseguita una RM con MDC: multiple aree alterato segnale in tutti i somi vertebrali con sostituzione completa della spongiosa L2,D9,D11,D12 e processo costo vertebrale D3. Altre dubbie analoghe in C7-D1. Lesioni ipointense in T1 pesate alla ali iliache in prossimità delle sincondrosi e pilastro posteriore dell'acetabolo bilaterale. Grande troncatetere dx e regione sotto piccolo troncatetere con analoghe lesioni. Tutte con discreta impregnazione, compatibili con localizzazioni secondarie multiple. Eseguita quindi PET che ha evidenziato una iperfissazione lieve-moderata del tracciante a livello del segmento apico-posteriore del lobo superiore sinistro(SUVmax3.4), del segmento superiore del lobo inferiore destro parailare (SUVmax3.9) e del versamento pleurico. A livello linfoadenopatie omolaterali in sede sovraclaveare, paratracheale e finestra aorto-polmonare, subcarenale e ilare. Tali reperti appaiono verosimilmente compatibili con pregressa TBC. Si consiglia esame bioptico di una delle adenopatie.
Si osservano numerose aree ad elevato metabolismo a livello scheletrico. Non mi dilungo perchè rispecchiano grosso modo la risonanza (SUVmax3.9-9.3). Alle solo immagini di correzione TC piccole are rotondeggianti osteolitiche al livello di cranio,C3 C7 D7 D8 emisoma destro di L3. Molti ci dicono che è probabilmente un mieloma per la diffusione delle lesioni e perchè alcuni parametri di sangue e urine sono fuori. Per fugare ogni dubbio eseguono ad agosto la biopsia. Purtroppo non ne sono in possesso perchè ora è ricoverato, ma mi è stato comunicato che si tratta di un ADENOCARCINOMA: rimane ignoto il primitivo.
Le domande a questo punto sono molte:
1) può rimanere ignoto?
2) non potrebbe trattarsi del polmone e un anno fa' non è stata eseguita con accortezza la biopsia?
3) perchè tutto è cominciato proprio dopo la sospensione della cura tubercolare (adesso sta prendendo un antibiotico endovena per staffilococco trovato dopo biopsia)?
4) ci sono buone ragioni per procedere con una chemioterapia e/o radioterapia e affini?
5) ci sono altre tipologie nuove di cura?
6) da quanto tempo può avere queste lesioni vista l'attuale diffusione?
7) last but not least: la prognosi?
Scusate la lunghezza, ma ho cercato di essere più dettagliata possibile.
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

esistono una quota di neoplasie che permangono ignote come organo di partenza e per le quali si esegue un trattamento chemioterapico il più ad ampio spettro possibile. Approfondirei però la questione con analisi istologica più approfondita (immunoistochimica). Le biopsie non sempre danno il risultato sperato e soprattutto se non eseguite a cielo aperto ma mediante ago sottile possono non prendere tessuto malato e risultare falsamente negative. Ovviamente questo è ciò che si può dire via web non vedendo immagini e documentazione clinica oggettiva dettagliata. La prognosi purtroppo è severa da ciò che scrivi e data la diffusione di malattia. Si potrebbe tentare un approccio integrato chemioterapia + ipertermia. La malattia era verosimilmente presente da tempo.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Scusate ancora il disturbo. Penso che le indagini istologiche immunochimiche siano tutt'ora in corso. So di certo che non è la prostata e qualche dottore è più orientato (viste le lesioni osse) verso il polmone, ma se fosse quest'ultimo mi pongo alcune domande:
1) Visto che il marker CEA è 68 e visto che lei mi dice che verosimilmente il tumore è presente da tempo, un anno fa' non poteva essere utile un marker tumorale? So che può dare falsi positivi, ma almeno avrebbe potuto essere monitorato durante la fase di cura della TBC e valutata la sua continua positività...
2) E' possibile che l'anno scorso avesse già metastasi non rilevabili dalle continue lastre al polmone a cui era sottoposto? Che efficacia hanno a questo punto le RX?
3) Come è possibile un declino così rapido nel giro di un mese o due (a parte la TBC non aveva problemi, a maggio-giugno è andato al mare e in 20 giorni ha messo su 5 kg)?
4) Può ritenersi un bene il fatto che non abbia metastatizzato ad alcun tessuto di organo vitale?

Scusate, ma nel fare ordine nelle sue cartelle cliniche, mi rendo conto che OGNI SETTIMANA ERA ALL'OSPEDALE vuoi per la scoagulazione dovuta alle fibrillazioni, vuoi per la TBC, vuoi per qualche visita cardiaca di controllo (7 anni fa' ha avuto un leggero infarto) e proprio non riesco a capire come NON SIA STATO POSSIBILE AVERE IL MINIMO SENTORE!
Spesso si parla di prevenzione, visite annuali etc.., ma a questo punto mi domando a cosa servano...

Vi ringrazio
Cordiali Saluti

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