Carcinoma mammario avanzato
Salve, vorrei sottoporre alla vostra attenzione la situazione di mia mamma.
Mia madre, 57 anni, ha subito nel 1994 un intervento di mastectomia totale per calcinoma mammario al seno sinistro; dopo l’intervento è stata sottoposta ad una cura con un farmaco kessar 20 che poi le è stato sospeso a 5 anni dall’intervento. Fino al 2003 è stata bene...dopodichè ha notato un ingrossamento dei linfonodi sul collo e in seguito ad una biopsia le è stato diagnosticato un risveglio della malattia ed in seguito ad una scintigrafia ossea sono risultate metastasi a livello dello sterno, delle costole.
Si è proceduto a 8 cicli di chemioterapia con taxolo ed epirubicina .
Poi nel luglio del 2006 in seguito di un innalzamento del marcatore CEA è stata sottoposta ogni 21 giorni ad un ciclo di zometa fino a febbraio 2008.
Nel frattempo da luglio 2007 è stata sottoposta a trattamento con xeloda fino a dicembre 2008.
Ora nel 2009 in seguito a dei controlli il marcatore CEA è risultato molto alto ed in seguito ad una risonanza magnetica le sono state riscontrate metastasi vertebrali ed è stata sottoposta a 12 cicli di radioterapia alle vertebre e 5 cicli di radioterapia allo sterno.
Sia il marcatore CEA che il marcatore CA 15-3 sono risultati sempre alti e dal 6 gennaio 2010 è stata sottoposta a 3 cicli di chemioterapia con gemzar e navelbine ma durante la terapia in seguito a dei controlli le è risultato un liquido tra la spalla e il polmone sinistro (versamento pleurico) e si è deciso di adottare un altro tipo di chemio: taxolo e cortisone ogni 21 giorni.
Ha fatto 3 cicli, dal 1 aprile 2010 al 13 maggio 2010 e i valori dei marcatori sono risultati altissimi, CA 15.3 ha un valore superiore a 1000 e l’altro CEA non ricordo cmq fuori dal range, e i dottori hanno deciso di cambiare ulteriormente i farmaci chemioterapici e hanno deciso di adottare taxolo+ myocet + ogni 28 giorni faslodex.
Ha fatto finora 4 cicli, dal 3 giugno 2010 al 5 agosto 2010 ed i marcatori hanno cominciato a scendere anche se non di molto ma ora in base all’ultimo emocromo, 16 agosto 2010 i valori del sangue sono risultati bassissimi ed è stata sottoposta a 2 sacche di trasfusione.
Riporto i valori dell’ultimo emocromo (16 agosto 2010):globuli rossi 3.57, emoglobina 7.20, ematocrito 22.40, mcv 62,70, mch 20.20, mchc 32.20, piastrine 118, globuli bianchi 0.60, neutrofili 0.16, linfociti 0.23, monociti 0.14, eosinofili 0.01, basofili 0.01, neutrofili% 27.00, linfociti% 45.80, monociti% 23.50, eosiofili% 1.70, basofili% 1.20, l.u.c. 0.8, Commento: Diversi eritroblasti.
Mi potreste spiegare come stanno le cose...nel senso la situazione si sta aggravando?
Grazie mille
Mia madre, 57 anni, ha subito nel 1994 un intervento di mastectomia totale per calcinoma mammario al seno sinistro; dopo l’intervento è stata sottoposta ad una cura con un farmaco kessar 20 che poi le è stato sospeso a 5 anni dall’intervento. Fino al 2003 è stata bene...dopodichè ha notato un ingrossamento dei linfonodi sul collo e in seguito ad una biopsia le è stato diagnosticato un risveglio della malattia ed in seguito ad una scintigrafia ossea sono risultate metastasi a livello dello sterno, delle costole.
Si è proceduto a 8 cicli di chemioterapia con taxolo ed epirubicina .
Poi nel luglio del 2006 in seguito di un innalzamento del marcatore CEA è stata sottoposta ogni 21 giorni ad un ciclo di zometa fino a febbraio 2008.
Nel frattempo da luglio 2007 è stata sottoposta a trattamento con xeloda fino a dicembre 2008.
Ora nel 2009 in seguito a dei controlli il marcatore CEA è risultato molto alto ed in seguito ad una risonanza magnetica le sono state riscontrate metastasi vertebrali ed è stata sottoposta a 12 cicli di radioterapia alle vertebre e 5 cicli di radioterapia allo sterno.
Sia il marcatore CEA che il marcatore CA 15-3 sono risultati sempre alti e dal 6 gennaio 2010 è stata sottoposta a 3 cicli di chemioterapia con gemzar e navelbine ma durante la terapia in seguito a dei controlli le è risultato un liquido tra la spalla e il polmone sinistro (versamento pleurico) e si è deciso di adottare un altro tipo di chemio: taxolo e cortisone ogni 21 giorni.
Ha fatto 3 cicli, dal 1 aprile 2010 al 13 maggio 2010 e i valori dei marcatori sono risultati altissimi, CA 15.3 ha un valore superiore a 1000 e l’altro CEA non ricordo cmq fuori dal range, e i dottori hanno deciso di cambiare ulteriormente i farmaci chemioterapici e hanno deciso di adottare taxolo+ myocet + ogni 28 giorni faslodex.
Ha fatto finora 4 cicli, dal 3 giugno 2010 al 5 agosto 2010 ed i marcatori hanno cominciato a scendere anche se non di molto ma ora in base all’ultimo emocromo, 16 agosto 2010 i valori del sangue sono risultati bassissimi ed è stata sottoposta a 2 sacche di trasfusione.
Riporto i valori dell’ultimo emocromo (16 agosto 2010):globuli rossi 3.57, emoglobina 7.20, ematocrito 22.40, mcv 62,70, mch 20.20, mchc 32.20, piastrine 118, globuli bianchi 0.60, neutrofili 0.16, linfociti 0.23, monociti 0.14, eosinofili 0.01, basofili 0.01, neutrofili% 27.00, linfociti% 45.80, monociti% 23.50, eosiofili% 1.70, basofili% 1.20, l.u.c. 0.8, Commento: Diversi eritroblasti.
Mi potreste spiegare come stanno le cose...nel senso la situazione si sta aggravando?
Grazie mille
[#1]
Gentile Utente,
a mio avviso è scarsamente utile riproporre farmaci già impiegati in precedenza (come il taxolo). Le cellule hanno verosimilmente acquisito una resistenza. Io eseguirei innanzitutto una biopsia di una delle lesioni più facilmente aggredibili per una nuova tipizzazione molecolare della neoplasia. Questo poichè con il tempo il fenotipo cellulare si modifica e pertanto anche i recettori che le cellule esprimono cambiano. In particolare sarebbe utile conoscere lo stato attuale di c-erb e dei recettori per estrogeno e progesterone. Se il c-erb risultasse negativo ed estrogeni e progesterone positivi allora opterei per una terapia con Myocet + Taxotere + Faslodex. Il tutto ovviamente con l'ausilio dei fattori di crescita per i globuli rossi e bianchi (all'occorrenza). Per sostenere le piastrine impiegherei melatonina a dosaggi elevati ed abbinerei al tutto ipertermia capacitiva oncologica.
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
a mio avviso è scarsamente utile riproporre farmaci già impiegati in precedenza (come il taxolo). Le cellule hanno verosimilmente acquisito una resistenza. Io eseguirei innanzitutto una biopsia di una delle lesioni più facilmente aggredibili per una nuova tipizzazione molecolare della neoplasia. Questo poichè con il tempo il fenotipo cellulare si modifica e pertanto anche i recettori che le cellule esprimono cambiano. In particolare sarebbe utile conoscere lo stato attuale di c-erb e dei recettori per estrogeno e progesterone. Se il c-erb risultasse negativo ed estrogeni e progesterone positivi allora opterei per una terapia con Myocet + Taxotere + Faslodex. Il tutto ovviamente con l'ausilio dei fattori di crescita per i globuli rossi e bianchi (all'occorrenza). Per sostenere le piastrine impiegherei melatonina a dosaggi elevati ed abbinerei al tutto ipertermia capacitiva oncologica.
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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