Carcinoma lobulare e nodulo sotto ascella

Gentili dottori,
vi scrivo per chiedere un consulto per mia madre, 48 anni, operata di quadrantectomia (quadrante supero-esterno) lo scorso 5/11 al seno destro, causa un carcinoma lobulare di 1,6 cm.
I linfonodi sentinella sono purtroppo risultati positivi dunque si è proceduto allo svuotamento del cavo ascellare, esaminando tutti i linfonodi si è scoperto che 11 su 21 erano positivi.
Esame istologico: Carcinoma lobulare infiltrante di 1.6 cm di diametro, margini di resezione indenni; 2N + 3N sentinella ascellari esaminati; 11 N +/18N ascellari esaminati (totale 13N +/21 N ascellari esaminati); G2; ER + 85 %; PGR + 80%; Ki-67: indice nucleare di proliferazione del 16 %; c-erb-B2: - - -.
Rx torace negativo così come ecografia epatica e marcatori tumorali nella norma. Siamo in attesa del risultato della scintigrafia ossea.
A giorni inizieremo con la chemioterapia per sei/otto cicli, una seduta ogni 21 gg.
Dopo di questa inizieremo con la terapia ormonale e durante la chemioterapia si procederà anche con la radioterapia.
Vorrei conoscere la vostra opinione sulla prognosi della suddetta situazione.
Inoltre, da 4 gg mia madre avverte un nodulo sotto il braccio destro, quasi al centro dell’ascella sotto la cicatrice. Potrebbe essere una recidiva locale? Se sì, sarebbe una recidiva al muscolo, dato che i linfonodi sono stati esaminati?

Ringrazio in anticipo per l'attenzione che vorrete prestarmi.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Gentile utente,

a fronte di gran parte dei parametri favorevoli (Dimensione del tumore primitivo, Positività recettoriale, indice di proliferazione,
C-erb-B2...) la positività di 11/18 linfonodi ascellari ha reso necessaria una terapia adiuvante (+ Radioterapia + Ormonoterapia).
Il programma terapeutico post-chirurgico mi sembra del tutto
corretto.

Non sarei preoccupato del riscontro del nodulo ascellare in sede di svuotamento ascellare perchè non è correlabile alla malattia di base perchè la sua comparsa sarebbe da considerare troppo precoce.

Mi viene da pensare probabilisticamente ad un esito dell'intervento( accumulo di linforrea? ) o cicatriziale.

Si faccia tranquillizzare definitivamente dal chirurgo che ha eseguito l'intervento o dal Suo oncologo, che se lo riterrà opportuno completerà l'iter diagnostico tramite una ecografia ascellare.

Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com


Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la veloce e chiara risposta.

Abbiamo già preso un appuntamento dal chirurgo che ha operato mia madre per venerdì.

Devo dire che il Suo parere ci è stato sicuramente di aiuto e ci farà dormire tranquille nell'attesa della visita chirurgica.

Grazie ancora e buone feste!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Stia tranquilla e tanti auguri
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Catania,
come mi aveva detto Lei il nodulo sotto la cicatrice nell'ascella di mia madre è un esito della cicatrice stessa...la ringrazio ancora per averci tranquillizzate da subito!

Sabato (05/01) mattina abbiamo iniziato con la chemioterapia (4 cicli + 4 di due farmaci diversi, ma secondo la nostra oncologa più efficaci della combinazione degli stessi e meno tossici). Volevo approfittarne per chiederLe per quando aspettarci i giorni peggiori.
Mi spiego meglio: da sabato ad oggi (sono passati ormai 5 gg) mia madre è stata molto bene, non ha avvertito alcun sintomo se non una leggera debolezza e di ciò è molto contenta, poichè si aspettava di stare peggio. Sappiamo che il massimo dell'effetto dei farmaci lo avremo all'ottavo/decimo giorno, a livello di immmunodepressione.

Mi chiedevo se starà molto male nei giorni successivi e specialmente verso l'ottavo/decimo giorno o se il fatto che non abbia avvertito sintomi è indice di una "buona" reazione dell'organismo alla chemioterapia?

Stamane abbiamo inoltre ottenuto il referto della scintigrafia ossea e nell’attesa della visita con l’oncologa Le volevo chiedere, se possibile, cosa significasse l’ultima frase in particolare.

Il referto dice: Lo studio scintigrafico dello scheletro non documenta aree di abnorme accumulo del radio farmaco riferibili a lesioni ossee focali. Si evidenzia scoliosi convessa del rachide dorsale, con associata lieve ipercaptazione spondiloartrosica. Iperfissazione artropatia si rileva infine nei processi coracoidi, nelle articolazioni coxo-femorali e nelle ginocchia.

La ringrazio per la Sua disponibilità,

Cordiali saluti,

Vanessa Valentino
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
E' legittimo essere informati sugli eventuali effetti collaterali della chemioterapia , ma temerli esageratamente vuol dire già star male.
Non solo è ben noto l'effetto placebo dei farmaci ma anche quello opposto del nocebo.

Riguardo al referto della scintigrafia non c'è nulla di sospetto in senso oncologico.

Tanti saluti e auguri.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Catania,

dopo 8 cicli di chemioterapia, 30 sedute di radioterapia e l'inizio del trattamento ormonale quinquennale con "Femara" mia madre ha concluso tutte le terapie che le erano state proposte per far fronte alla malattia. Sia la chemioterapia che la radioterapia sono andate più che bene, senza sintomi di debolezza nè altro.

La scorsa settimana ho fatto fare a mia madre delle analisi ematiche per controllare gli ormoni tiroidei dal momento che la ghiandola sembrava fisicamente ingrossata (a detta di diversi medici).
Ho fatto controllare anche altri valori, tra cui due marcatori tumorali che avremmo dovuto comunque controllare per il follow-up del mese prossimo (parlo del marcatore CEA e del marcatore CA-15.3).
Nelle analisi ho riscontrato un innalzamento del marcatore tumorale CEA che è a 9,06 ng/ml (gli altri valori erano tutti nella norma).
Aggiungo che prima dell'intervento fatto a novembre dell'anno scorso tutti i marcatori tumorali erano nella norma.
Le chiedo se questo innalzamento del CEA deve preoccuparci e quanto.
In ogni caso ho già preso appuntamento con la nostra oncologa per la settimana prossima, ma se nell'attesa lei potesse darmi il suo parere gliene sarei infinitamente grata.

Cordiali saluti,

Vanessa Valentino

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Catania,

è da molto che non Le scrivo, poichè tutti i controlli sono sempre andati bene!

Oggi però ho un dubbio sull'ultima Scintigrafia Ossea che rispetto alla precendete mostra zone di iperacumulo del radiofarmaco:

L'attuale controlo scintigrafico rispetto alla precedente indagine eseguita in data 02.01.2008, ha evidenziato incremento della fissazione del radiofarmaco in corrispondenza proiettiva dell'emisoma sinistro di D9-D10 e in minor misura in metameri del rachide cervico-dorsale.tali reperti sono meritevoli di confronto radiologico mirato. sostanzialmente invariata l'iperfissazzione evidente nei maggiori distretti articolari, già riferita a manifestazioni di natura artropatica. si consiglia controllo scintigrafico a distanza.

Per maggiore chiarezza le scrivo i referti delle due scintigrafie precedenti:

08/01/2009

Assenti iperaccumuli del radiofarmaco da riferire a lesioni ossee di tipo secondario. Aree di accelerato metabolismo osseo su base flogistico-degenerativa interessano il rachide nel tratto cervicale e medio dorsale.

02/01/2008

Lo studio scintigrafico dello scheletro non documenta aree di abnorme accumulo del radiofarmaco riferibili a lesioni ossee focali. Si evidenzia scoliosi convessa del rachide dorsale, con associata lieve ipercaptazione spondiloartrosica. Iperfissazione artropatia si rileva infine nei processi coracoidi, nelle articolazioni coxo-femorali e nelle ginocchia.


Le chiedo se questi iperaccumuli non possano essere riferibili alla degenerazione dell'osteoporosi.

Il prossimo controllo oncologico sarebbe in data 24/06. A suo parere, visto il referto dell'ultima scintigrafia, sarebbe opportuno anticiparla?

Grazie per la disponibilità,

Vanessa Valentino
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Intanto starei tranquilla perchè si tratta di un esame molto sensibile e meno specifico.

L'ideale sarebbe fare subito l'approfondimento radiologico mirato e portarlo al controllo oncologico del 24. Ne parli con il suo curante.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille della velocissima risposta!

Un'ultima domanda: cosa si intende per approfondimento radiologico mirato?

[#11]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Una radiografia del distretto dubbio alla scintigrafia.

Ne parli con il suo curante che sa cosa fare.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Catania,

è stata fatta una TAC al rachide dorsale nei distretti di T 9, T 10 e T 11.

Referto: Presenza di un'area di osteolisi a carico del soma di T9 ed in minima parte del soma di T10 senza crolli dei muri posteriori all'interno del canale spinale. Utile integrazione con RMN.

Cosa ne pensa?

Per quel che mi pare di capire è possibilissimo che si tratti di metastasi ossea, ma è altresì possibile che sia un processo degenerativo della zona soggetta a tac...

Domani procederò con la prenotazione della Risonanza Magnetica.

Ma come mai la richiesta di questa integrazione?

Grazie dell'attenzione che vorrà prestarmi.

Saluti.

Vanessa V.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Non lo so, ma giustamente anche Lei l'ha definita "integrazione".
[#14]
dopo
Utente
Utente
Oggi ho prenotato la RM.

Ma mi è sorto un dubbio. Mia madre prende delle compresse per l'osteoporosi. Ho però letto che nel caso in cui si trattassse di metastasi ossee si avrebbe o potrebbe avere anche ipercalciemia. Dovremmo allora, per motivi di sicurezza, sospendere il farmaco per l'osteoporosi?
[#15]
dopo
Utente
Utente
Salve gentili dottori,

dopo 6 anni di controlli è sempre andato tutto bene.

Ora però, dopo alcuni accertamenti e controlli di fine anno, è emerso qualcosa di dubbio e avrei bisogno di un vostro parere.

Mia madre ha effettuato l'ultima TAC total body in data 20/06/2013. Risultato: tutto perfettamente nella norma.

In questa settimana ha eseguito, in Germania, dove vive per lavoro, un rx torace (tutto ok), una mammografia (ok anche questa con qualche ciste, ma nulla di preoccupante) e una ecografia ad integrazione della mammografia.
Vengo al punto.
L'ecografia ha rilevato 2 linfonodi ingrossati in sede ascellare (o in prossimità dell'ascella). Purtroppo non ero presente e posso solo comunicarvi ciò che mi ha riferito mia madre. Oggi le è arrivato il cd dei vari controlli a casa, ma senza referto. Sto cercando di farmi mandare il cd tramite mail, per sottoporlo alla nostra oncologa qui in italia, ma non sò se mia madre è in grado di comprimere il file e mandarmelo. Ad ogni modo l'ecografista sosteneva che i 2 linfonodi erano di dimensione inferiore a 1cm e che a suo parere si poteva trattare di un'infezione/infiammazione.
Alchè mi chiedo e vi chiedo, ma dopo lo svuotamento del cavo ascellare, in sede di intervento (linfonodo sentinella positivo e poi su 21 linfonodi, 11 positivi), è possibile che l'ecografista trovi ancora linfonodi??
Credo inoltre che, in un caso come quello di mia madre, sia necessario escludere il peggio prima e non tirare subito per la soluzione più "serena". D'altro canto mia madre ha effettuato recentemente un'emocromo e i bianchi risultavano nella norma. Non sò se sia possibile avere ingrossamento linfonodale in assenza di un riscontro di leucociti elevati in emocromo.
Aggiungo che mia madre, in maggio 2013 ebbe la rottura del radio dx, dopo caduta (osteoporosi intervenuta dopo l'intervento al seno e i trattamenti vari) e un intervento con inseriemento di viti di titanio. A seguire fece radioterapia e andò tutto bene.
Vi ho raccontato questo ulteriore episodio per completezza e perchè l'ecografista ha avanzato la possibilità che si possa trattare di infiammazione dovuta alla presenza del titanio.
Ora, mi chiedo e vi chiedo, è possibile dopo 6 mesi avere i linfondi ingrossati in sede ascellare a causa della presenza delle viti di titanio, mentre nel giugno scorso, a un mese dalla caduta e dall'intervento, non si ravvisavano nella TAC?

Aiutatemi a capirci qualcosa, poichè se un rischio reale c'è, vorrei fare un volo a mia madre e continuare a farla vedere e curare qui in Italia.

Cordiali saluti e grazie del vostro servizio.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Scusatemi, ho sbagliato: la sede di riscontro dei due linfonodi ingrossati pare non sia la zona ascellare, ma il quadrante superiore che poi si contigua con l'ascella. Probabilmente non è una descrizione correttissima, ma spero si capisca.

Grazie ancora.
[#17]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
SI è possibile che ci siano linfonodi intraparenchimali (cioè della mammella) o del prolungamento ascellare anche se ha fatto lo svuotamento ascellare e che se "reattivi"( ma noi non possiamo dirlo a distanza) non hanno significato patologico.

Sarebbe utile una agobiopsia ecoguidata.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Catania,

anzitutto grazie della pronta e chiara risposta. Già inizio a dirimere un pò i dubbi.
Riguardo l'ipotesi di agobiopsia l'ecografista pare che abbia argomentato che essendo entrambi i linfonodi di dimensione inferiore ad 1 cm, non avrebbe potuto eseguirla. E pertanto ha detto a mia madre di tornare tra 6 mesi e tenere sotto controllo la situazione.
A me sinceramente, considerando che dei controlli di mia madre me ne sono occupata sempre io e che un minimo di esperienza credo di averla maturata, non convince molto questa risposta. Se fosse un'infiammazione ok, ma se non lo fosse aspettare 6 mesi è da pazzi. Mi corregga se sbaglio. Sarebbe utile in qusto caso fare l'ecografia da un'altra parte al fine di avere un secondo parere e stare più tranquille?

Buona domenica e grazie ancora!
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