Adenocarcinoma: micronoduli e linfonodi
Gentili professori, chiedo un suo illustre parere in merito alla situazione di mia madre che, non fumatrice, ha subito un intervento per l'esportazione del lobo dx nel marzo 2009 per adenocarcinoma a grandi cellule allo stadio iniziale. Esegue controlli tac, con e senza mezzo di contrasto, pet e marcatori tumorali a tre e sei mesi. E' inoltre monitorata periodicamente per controlli mirati tiroidei e senologici. Non si è resa necessaria terapia coadiuvante. Fin dai primi accertamenti, sono stati evidenziati micronoduli polmonari, le cui dimensioni sono rimaste pressoché invariate, all'ultima tac però, cito testualmente, "sembrano minimamente più evidenti le note micronodulazioni localizzate in sede apicale destra ed al lobo medio; sostanzialemnte stabile l'altra micronodulazione in sede apicale sinistra". Come va interpretato questo elemento? I noduli possono portare ad una recidiva? Inoltre, sono sempre evidenziate aree linfonoidali, in varie parti del corpo, di dimensioni subpericentrimetriche e e subcentrimetriche, alcune già note (tiroidee, ascellari, inguinali), ma se ne evidenziano anche altre in sede sottomandibolare e laterocervicale bilaterale, nonché in sede paraortica e mesenterica. La presenza di tali zone è preoccupante? Grazie infinite
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Gentile Utente,
la natura dei micronoduli può essere benigna come non. Essendo micronoduli e quindi difficilmente suscettibili di agobiopsia la cosa più prudente è proseguire in stretti controlli periodici. Per quanto riguarda le linfoadenopatie se non superano il centimetro e sono negative all'esame PET sarei ragionevolmente tranquillo.
Cari saluti
la natura dei micronoduli può essere benigna come non. Essendo micronoduli e quindi difficilmente suscettibili di agobiopsia la cosa più prudente è proseguire in stretti controlli periodici. Per quanto riguarda le linfoadenopatie se non superano il centimetro e sono negative all'esame PET sarei ragionevolmente tranquillo.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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Utente
Grazie dottore, come potrà immaginare c'è un'agitazione continua. I marcatori tumorali non risultano alterati, ma da circa un anno è in aumento il ca15-3 che, su un massimo di 35, è cresciuto a 42,2. So che trattasi di parametro usato per il monitoraggio delle patologie mammarie e, essendo risultati negativi gli accertamenti fatti, non so se stare serena da questo punto di vista. Vorrei un suo parere e la ringrazio ancora per l'attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 28/10/2011.
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