Adenocarcinoma polmonare e fibrosi

Salve.
a mia madre, 59 anni, sofferente da 5 di fibrosi polmonare, è stato diagnosticato un adenocarcinoma polmonare di circa 7 cm. Risulta inoperabile, in quanto legato a vasi importanti. Non sono evidenti dalla PET metastasi a distanza. La scintigrafia ossea è negativa. E' dimagrita moltissimo nel giro di 2 mesi. Ha una continua tachicardia, forse dovuta alla difficoltà a respirare.Ha dolori alla schiena insopportabili.
Inizierà la chemio tra pochi giorni, sempre se l'oncologo la riterrà in grado di affrontarla.
Vorrei sapere, se la non operabilità di un tumore è anche associata alla impossibilità di prolungarle la vita, cioè in parole povere, che è meglio non sottoporla ad uno stress così perchè tanto sarebbe inutile.

So che non si può rispondere a questa domanda con certezza, perchè ogni caso è diverso da un altro, bla bla bla, ma vorrei sapere, in base alla vostra esperienza di medici, mediamente quanti mesi si può sopravvivere ad una condizione del genere? Vorrei una vostra opinione e niente altro.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Utente,
con poche parole ha presentato una situazione effettivamente critica.
La non operabilità è legata alle condizioni che non permettono di sopportare e superare un intervento, anche se dalla descrizione che fa del tumore "legato a vasi importanti" si tratta soprattutto di non resecabilità. Quest'ultimo termine si riferisce soprattutto all''impossibilità di operare evitando di fare danni irreparabili a strutture vitali ("grossi vasi") o in alternativa alle conseguenze peggiori di un intervento che, per non fare danni alle strutture vitali, lasciasse in sede buon parte del tumore con l'effetto di stimolarlo a crescere ancora di più.
In queste condizioni i numeri delle fredde statistiche dicono che la sopravvivenza "media" supera di poco l'anno. Nella realtà ogni paziente, come dice lei, è un caso a se e, così come alcune persone sopravvivono molto meno per il sopraggiungere di complicanze o di non tollerabilità della terapia, altre ottengono periodi più lunghi di vita rispetto a quanto ipotizzato dalle "sentenze" iniziali dei medici (quelle che non vorrei mai arrogarmi il ruolo di dare, ...ma se insistentemente richieste...).
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro