Antigene carboidratico 15.3 alto

Gentili dottori, mia nonna (che ora ha 74 anni) nel 2006 è stata operata di tumore al seno(aveva 5 linfonodi predisposti a metastasi) ed è stata sottoposta a quadrectomia e svuotamento ascellare; ha fatto dei cicli di chemio e radioterapia e il medico come cura gli ha dato NOLVADEX. Nel corso degli anni tutti gli esami sono stati buoni.A febbraio di quest'anno il valore dell'antigene carboidratico 15.3 aumenta e risulta essere 41,5 U/ml (v.riferimento 0-30); l'abbiamo ripetuto dopo 1 mese ed era 38,3 e nuovamente ripetuto dopo 1 mese (inizio maggio) ed è 40,1 !! Nei mesi precedenti mia nonna avvertiva un forte dolore al bacino che a volte le impediva di cammianre bene. L'oncologo le ha fatto fare la TAC e la scintigrafia ossea. Qui faccio una premessa: negli ultimi mesi mia nonna è caduta insieme ad un'amica(molto in carne) e quest'amica le è andata a finire proprio sul bacino schiacciandola a terra (ma ha avuto anche altre cadute successivamente) ; qualche settimana dopo mia nonna ebbe una mastite al seno dx(quello operato) che è stata curata. Dopo qualche settimana mia nonna decise(autonomanente- senza che noi sapessimo niente) di prendere il NOVALDEX (che prima prendeva tutti i giorni) 3 volte a settimana. Poi, su indicazione dell'oncologo, riprende la cura tutti i giorni come aveva sempre fatto. Fatta la TAC risulta testualmente "Alterazioni morfostrutturali della porzione posteriore dell'ala iliaca a sx con aspetto modicamente addensato e sclerotico. La scintigrafia invece "L'esame sistemico dello scheletro eseguito nelle proiezioni ant e post Whole-Body, fatto il confronto con il precedente esame del 2010, ha evidenziato aree di iperaccumulo del tracciante osteotropo in corrispondenza dell'articolazione sacro-iliaca e dell'ala iliaca di sx, nonchè alla tibio-tarsica omolaterale". (OVVIAMENTE HO CITATO SOLTANTO LE PARTI CHE RITENEVO RILEVANTI NEGLI ESAMI). Sulla base di questi esami il medico dice che mia nonna è come se al bacino avesse una "botta" e questa botta non si riesce a capire se sia una metastasi oppure la caduta che lei ha avuto qualche mese prima. Lui propende di più per una metastasi (visto l'innalzamento del ca 15.3) e ci ha consigliato di ripetere gli esami del sangue e la radrografia al bacino tra 2 mesi! Nel frattempo l'oncologo le ha dato anche delle siringhe per l'artrosi e per le ossa (1 siringa a settimana) e con questo, fortunatamente, sembra andare meglio e mia nonna avverte meno dolore e cammina meglio!
Mi rendo conto di essere stato molto confusionale ma spero di aver fatto capire il concetto. Secondo voi può essere una metastasi o altro??? Ho letto su internet di valori falsamente positivi del ca 15.3 che potrebbero essere causati da malattie reumatiche. Il medico, viste le tante coincidente (varie cadute, mastite, cambio della cura(prima 1 cp al giorno, poi 1 a giorni alterni) ) ha detto di ripetere tra 15 giorni il ca 15.3 e il cea. Come interpretate questa cosa?
Vi prego ho bisogno di una risposta. GRAZIE !!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
A distanza non posso escludere nulla, ma da quanto trascrive (metastasi per un valore di 41 ???? Vogliamo scherzare ?) sarei pronto a scommettere ( prendiamolo intanto come un augurio) che la sua nonna ha tutto ...tranne che le metastasi

Ripeto che a distanza sia molto difficile fare queste valutazioni, ma non ho mai visto un caso metastatico con valori predittivi dei marcatori [(1)41,5--2)38--3)40 ].....cioè stabilissimi ed appena superiori ai limiti della norma. Oltre a tenere conto che i marcatori sono aspecifici e potrebbero incrementarsi anche per cause NON neoplastiche.

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/75-i-marcatori-tumorali-tumor-markers.html

La prenda la mia replica più come augurio che come consulto specialistico.
Ovviamente ci aggiorni quando sarà possibile fare chiarezza.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Mi permetto di inserirmi per alcune note.
Il dato anamnestico di una caduta con schiacciamento del bacino e di possibili altre cadute coincide con l'esordio della sintomatologia della nonna.
La scintigrafia, come al solito, non e' in grado di permettere una diagnosi differenziale tra metastasi ossea e frattura in quanto il tentativo di riparazione, presente in entrambe le condizioni, producendo matrice osteoide, che verra' marcata dal Tecnezio utilizzato dal medico nucleare, in entrambi i casi sara' positiva = in quelle sedi sara' presente in entrambi i casi un iperaccumulo del radionuclide. Nel caso della nonna:
- la captazione alla sacroiliaca e alla tibiotarsica sono suggestive di una patologia articolare ed escludono a priori una metastasi ossea;
- sulla captazione in sede iliaca bisogna vedere la sede esatta della captazione (se iuxtarticolare alla sacroiliaca il sospetto di metastasi si riduce di molto) e il tipo di captazione (= le modalita' con cui il radionuclide, il Tecnezio, viene accumulato = se l'accumulo e' in fase arteriosa significa che c'e' un alto rimodellamento dell'osso = possibile metastasi/ se l'accumulo e' in fase venosa c'e' un basso rimodellamento e il rischio e' minore = basso rischio di metastasi)
Naturalmente semplificando molto tutto l'argomento...

Dopo di che va segnalato che un dolore nell'area del bacino spontaneo o da trauma anche minori nell'anziano va sempre attentamente indagato. Al classico sospetto di frattura iniziale del collo del femore ("impending fracture") si deve associare anche l'ipotesi di frattura spontanea o da trauma minore del sacro con interessamento, a volte, anche delle ali iliache. Questo secondo tipo di lesioni "impending fractures del sacro" sono poco note, ma in realta' risultano meno rare di quanto si pensi e vengono regolarmente ignorate o sottodiagnosticate essendo caratterizzate da linee di frattura minime o poco visibili su un esame Rx standard.

In ultimo, ma non ultimo, e' da considerare che la localizzazione solitaria nell'osso del tumore della mammella e' possibile, ma piuttosto rara essendo piu' tipico di questa malattia metastatizzante il carattere multiplo ad esordio contemporaneo o quasi in diversi segmenti scheletrici.

In poche parole, mi aggiungo al dr. Catania nel segnalarle che, pur con tutti i limiti del non avere a disposizione la nonna e i suoi esami, il rischio generico di localizzazioni metastatiche, sulla base dei dati da lei citati, e' piuttosto basso.

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le esaurienti risposte che mi avete dato !! Ma siccome abbiamo rifatto le analisi a mia nonna (a distanza di un mese ) mi permetto di porre un'altra domanda.

L'oncologo ha prescritto
- l'antigene carcino embrionario
-l'antigene carboidratico 15.3.

Dopo un mese dalle precedenti analisi il valore dell'antigene carcino embrionario è 2,6 (val riferimento 0-10) mentre l'antigene carboidratico 15.3 risulta essere 46,4 (val riferimento 0-30). In poche parole, quest'ultimo, è ancora aumentato.
(voglio ricordare che a febbraio era 41,5, a marzo 38,3, a maggio 40,1 e ora -giugno- 46,4 !!! ).
Abbiamo la visita dall'oncologo tra un paio di giorni ma il medico mi sembra determinato nel trattare la cosa come metastasi...(anche se a luglio dovrà fare i rx al bacino).
Cosa ci consigliate? a cosa può essere dovuto questo continuo aumento del valore dell'antigene carboidratico 15.3??? Possibile che non esistano altri casi in cui si è, purtroppo, verificato questo?

Sicuro di una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente !!!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
>>ma il medico mi sembra determinato nel trattare la cosa come metastasi...>>

Ma il medico CHI ?

P.S.
Secondo Lei ci sarebbe una differenza tra un valore di 40 e di 46 ???

Per me no !
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori abbiamo fatto visionare le carte da un altro oncologo che è anche specializzato in ortopedia e ha detto che si tratta di una metastasi anche abbastanza grossa. e che già dagli esami del 2010 si vedeva qualcosa.!
Possibile che l'oncologo che la teneva in cura non si sia mai accorto di nulla?
La mia domanda ora è questa: è possibile guarire dalle metastasi oppure si può solamente allentare il decorso? Quali sono le strade che si possono aprire ora?

Grazie infinite