Carcinoma ovarico
Salve, vorrei un parere sulla situazione di mia suocera; é stata operata l'altro ieri per un tumore alle ovaie, é nata nel 62, le hanno asportato le ovaie, l'utero e un "piccolo pezzo" di intestino.. La malattia era localizzata e per fortuna non c'erano metastasi.. Le ha detto il medico che per prassi deve fare 3 chemio.. É vero che é la prassi? Quante possibilita' di sopravvivenza ci sono?
Grazie mille e buona serata
Grazie mille e buona serata
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Sua suocera, è stata sottoposta ad un intervento di resezione per carcinoma dell' ovaio in assenza di localizzazioni secondarie. I colleghi pertanto le hanno programmato un trattamento chemioterapico "adiuvante" cioè di tipo precauzionale nel tentativo di ridurre le possibilità che la malattia si ripresenti. I rischi che possa ripresentarsi in questi casi è di circa il 50%
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Dr. Angelo Nacci
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Il punto è questo. Un paziente operato radicalmente di tumore può già essere guarito dopo l' intervento chirurgico. la chemioterapia adiuvante serve ad uccidere le cellule neoplastioche residue nel caso ve ne sia ancora rimaste in circolo e pertanto riduce il rischio di recidiva e/o di progressione. Pertanto per essere sicuri che un òpaziente sia veramente guarito bisogna aspettare del tempo. Più tempo passa senza che vi sia un segno di recidiva e maggiore sarà la possibilità che il paziente sia guarito.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Sì, per definizione la guarigione è la scomparsa definitiva e permanente della malattia. Per quanto riguarda le cellule sane anch' esse vengono distrutte dalla chemioterapia, soprattutto quelle a rapido turnover come le cellule del sangue e quelle del tratto gastroenterico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.8k visite dal 10/10/2013.
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