Oncogenetica e test genetici

Gentile medico, sono una donna di 33 anni con una storia famigliare di cancro in linea materna piuttosto importante. La mia bisnonna è deceduta in età giovanile (30 anni circa) per carcinoma uterino sulla quale cui ho poche informazioni poiché si parla naturalmente di molto tempo fa. Mia nonna è deceduta all'età di 60 anni per carcinoma pancreatico, così come uno dei suoi fratelli moriva all'incirca alla stessa età sempre per carcinoma pancreatico. Sempre mio nonno materno è deceduto per carcinoma polmonare all'età di 74 anni, ma in questo caso si trattava di un fumatore, e comunque non facente parte della famiglia di mia nonna. Due anni fa mia mamma è deceduta per carcinoma gastrico, sempre all'età di 60 anni. Per quanto riguarda la mia famiglia in linea paterna invece nessuno dei componenti ha mai avuto alcuna malattia tumorale.
Non credo che occorra essere genetisti per riscontrare una predisposizione in linea materna, considerato che erano tutte donne che conducevano una vita sana, una dieta varia, non erano in sovrappeso ne fumatrici.
So bene che il cancro è una malattia generalmente non ereditaria (salvo che per tumori precisi) e multi fattoriale, tuttavia vorrei un'opinione sull'eventuale utilità di un'indagine genetica allo scopo di attivare una prevenzione mirata nel mio caso, oppure se alla luce della diversità delle sedi del tumore presentatisi nei membri della mia famiglia questa indagine ha poco senso.
In poche parole non voglio fare nessuna indagine se non può darmi dei vantaggi in termini di prevenzione, ma solo un risultato probabilistico scarsamente applicabile ai fini pratici ( ma molto invalidante a livello emotivo).
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non farei alcun test genetico dalle informazioni che ci allega anche se una maggiore attenzione sull'apparato digerente è indicata. Ma questo non vuol dire affatto che si debba eccedere in controlli strumentali, che fanno parte dei presidi di PREVENZIONE SECONDARIA.

Terrei ben presente anche, anzi a maggior ragione , quelli di PREVENZIONE PRIMARIA in grado di ridurre il rischio di quasi il 50 % se associato ad una costante attività fisica

PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html

Tanti saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta, molto chiara. Il suo consiglio mi ha fatto riflettere positivamente sulla situazione che le ho descritto. Grazie ancora.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
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