L'esame citologico evidenzia diffusione di carcinoma squamoso cheratinizzante ascessualizzato
Gentilissimi dottori,
voglio innanzitutto ringraziarvi per il servizio prezioso che fornite agli utenti che si rivolgono alla voi e spero che possiate aiutarci in questo momento davvero nero per la mia famiglia.
Cercherò di riportare in modo dettagliato la situazione.
Mia madre (71 anni) dopo aver contratto, all’inizio del mese di novembre 2008, il fuoco di Sant’Antonio, si è accorta, all’inizio di Dicembre 2008, di avere un ingrossamento del linfonodo ascellare destro.
Da quel momento ha eseguito, in successione, gli esami sotto riportati.
1. Ecografia mammaria bilaterale (10-12-2008)
Esito:
a) in ambito mammario, bilateralmente, non si evidenziano modularità solide né aree con alterato assorbimento
b)nel cavo ascellare di destra è presente formazione ovalare ad eco struttura solida ipoecogena-disomogenea, vascolarizzata, di mm 36*24
c)in prossimità della formazione si evidenzia linfonodo di mm 11
d) 2 piccole formazioni linfonodali di forma allungata, di 7 mm e 8 mm, si repertano nella regione sovra-claveare
e) negativa l’esplorazione del cavo ascellare di sinistra
f) è opportuno approfondimento diagnostico relativo alla formazione ascellare (FNAB)
2. Mammografia digitale monolatera destra a basso dosaggio (11-12-2008)
Esito:
a) l’esame eseguito a completamento dell’indagine ecografica e limitato alla sola mammella di destra nonb evidenzia aspetti di tipo infiltrativo né micro calcificazioni di natura sospetta
b) si riconoscono invece alcune calcificazioni displasiche
c) regolare il profilo cutaneo.
3. Analisi del sangue (11-12-2008)
Esito:
ANTIC.ANTIVARICELLA IGG 10.50
ANTIC.ANTIVARICELLA IGM 5.0 valore confermato
ANTI EPSTEIN BARR VIRUS IGG 4.1
ANTI EPSTEIN BARR VIRUS IGM 0.1
4. Esame citologico linfonodo ascellare destro (08-01-2008)
Esito:
L’esame citologico evidenzia diffusione di carcinoma squamoso cheratinizzante ascessualizzato. E’ indispensabile escissione del linfonodo per esame istologico.
Prima di proseguire, premetto che ad oggi, 16-01-09, mia madre non presenta alcun sintomo se non il dolore al braccio destro in corrispondenza del linfonodo in questione.
Abbiamo richiesto una consulenza ad un chirurgo dell’ospedale della nostra città. Il suo referto, (08-01-09) sulla base degli esiti sopra riportati e della visita di mia madre, è stato il seguente: grossolana tumefazione ascellare (ca. squamoso). E’ necessario ricercare il Primitivo quindi si consigliano i seguenti esami:
a)consulto otorinolaringoiatrico
b) EGDS
c) RX torace
d) TAC TORACE ADDOME
e) Emocromo – CEA –GICA –Ca 125 –LRP
Il chirurgo esclude che il primitivo possa trovarsi nel seno.
Oltre a questi esami, il nostro medico di base ha consigliato di eseguire una colonscopia.
5. RX TORACE CON TELERAD. FRONT. E LATER. (09-01-2009)
Esito:
a) Assenza di aspetti riferibili a processi infiltrativi pleuro-parenchimali in atto ai limiti della risoluzione della metodica.
b) Regolare la distribuzione della vascolarizzazione polmonare.
c) Ombra cardiaca nei limiti
d) Arco aortico ateromasico
6. Consulto otorino-laringoiatrico (09-01-2009)
L’esito non ha rilevato nulla di anomalo.
7. Analisi del sangue (09-01-2009)
Esito (riporto i valori dei marker richiesti):
a) ALFA1 4,1 ng/ml
b) CEA 1,15 ng/ml
c) GICA 28,23 IU/ml
d) CA-125 9,4 IU/ml
8. E.G.D.S. (12-01-2009) + biopsia
Esito:
a) Negativa l’esplorazione dell’esofago
b) Cardias in sede
c) Stomaco con mucosa iperemica in sede antrale (biopsie)
d) Piloro pervio
e) Nulla a carico della I e II porzione duodenale
La biopsia non è ancora disponibile.
9. Panculoscopia + Ileoscopia (15-01-2009)
Esito:
a) L’esame viene condotto fino all’ultima ansa ileale e non evidenzia lesioni.
b) Si segnala un viscere lungo e tortuoso
La TAC (torace+addome superiore+pelvi) è prevista per il giorno 23-01-09 ma, in qualche modo, potrebbe essere anticipata di 2-3 giorni.
Tuttavia, poiché mia madre ricorda di aver avuto, oltre 30 anni fa, un episodio di reazione al mezzo di contrasto usato durante un’esame al fegato (di cui non ricorda i particolari, ma solo il fatto che i medici le dissero di comunicare in futuro questa sua allergia di fronte ad esami simili) e poiché la TAC sarà con contrasto, ci è stato detto di eseguire i seguenti esami:
a)Elettrocardiogramma (eseguito oggi 16-01-09, con esito soddisfacente)
b) azotemia, glicemia, creatinina, IG A, IG G, IG M, protidogramma, transaminasi, bilirubina, Hbs Ag, HCV, esame urine (tutte eseguite oggi 16-01-09, con risultati il 19-01-09)
b) visita allergologica (prevista il 19-01-09)
Vi ringrazio di cuore anticipatamente per l’aiuto prezioso che ci darete.
Dio vi benedica.
Michele
voglio innanzitutto ringraziarvi per il servizio prezioso che fornite agli utenti che si rivolgono alla voi e spero che possiate aiutarci in questo momento davvero nero per la mia famiglia.
Cercherò di riportare in modo dettagliato la situazione.
Mia madre (71 anni) dopo aver contratto, all’inizio del mese di novembre 2008, il fuoco di Sant’Antonio, si è accorta, all’inizio di Dicembre 2008, di avere un ingrossamento del linfonodo ascellare destro.
Da quel momento ha eseguito, in successione, gli esami sotto riportati.
1. Ecografia mammaria bilaterale (10-12-2008)
Esito:
a) in ambito mammario, bilateralmente, non si evidenziano modularità solide né aree con alterato assorbimento
b)nel cavo ascellare di destra è presente formazione ovalare ad eco struttura solida ipoecogena-disomogenea, vascolarizzata, di mm 36*24
c)in prossimità della formazione si evidenzia linfonodo di mm 11
d) 2 piccole formazioni linfonodali di forma allungata, di 7 mm e 8 mm, si repertano nella regione sovra-claveare
e) negativa l’esplorazione del cavo ascellare di sinistra
f) è opportuno approfondimento diagnostico relativo alla formazione ascellare (FNAB)
2. Mammografia digitale monolatera destra a basso dosaggio (11-12-2008)
Esito:
a) l’esame eseguito a completamento dell’indagine ecografica e limitato alla sola mammella di destra nonb evidenzia aspetti di tipo infiltrativo né micro calcificazioni di natura sospetta
b) si riconoscono invece alcune calcificazioni displasiche
c) regolare il profilo cutaneo.
3. Analisi del sangue (11-12-2008)
Esito:
ANTIC.ANTIVARICELLA IGG 10.50
ANTIC.ANTIVARICELLA IGM 5.0 valore confermato
ANTI EPSTEIN BARR VIRUS IGG 4.1
ANTI EPSTEIN BARR VIRUS IGM 0.1
4. Esame citologico linfonodo ascellare destro (08-01-2008)
Esito:
L’esame citologico evidenzia diffusione di carcinoma squamoso cheratinizzante ascessualizzato. E’ indispensabile escissione del linfonodo per esame istologico.
Prima di proseguire, premetto che ad oggi, 16-01-09, mia madre non presenta alcun sintomo se non il dolore al braccio destro in corrispondenza del linfonodo in questione.
Abbiamo richiesto una consulenza ad un chirurgo dell’ospedale della nostra città. Il suo referto, (08-01-09) sulla base degli esiti sopra riportati e della visita di mia madre, è stato il seguente: grossolana tumefazione ascellare (ca. squamoso). E’ necessario ricercare il Primitivo quindi si consigliano i seguenti esami:
a)consulto otorinolaringoiatrico
b) EGDS
c) RX torace
d) TAC TORACE ADDOME
e) Emocromo – CEA –GICA –Ca 125 –LRP
Il chirurgo esclude che il primitivo possa trovarsi nel seno.
Oltre a questi esami, il nostro medico di base ha consigliato di eseguire una colonscopia.
5. RX TORACE CON TELERAD. FRONT. E LATER. (09-01-2009)
Esito:
a) Assenza di aspetti riferibili a processi infiltrativi pleuro-parenchimali in atto ai limiti della risoluzione della metodica.
b) Regolare la distribuzione della vascolarizzazione polmonare.
c) Ombra cardiaca nei limiti
d) Arco aortico ateromasico
6. Consulto otorino-laringoiatrico (09-01-2009)
L’esito non ha rilevato nulla di anomalo.
7. Analisi del sangue (09-01-2009)
Esito (riporto i valori dei marker richiesti):
a) ALFA1 4,1 ng/ml
b) CEA 1,15 ng/ml
c) GICA 28,23 IU/ml
d) CA-125 9,4 IU/ml
8. E.G.D.S. (12-01-2009) + biopsia
Esito:
a) Negativa l’esplorazione dell’esofago
b) Cardias in sede
c) Stomaco con mucosa iperemica in sede antrale (biopsie)
d) Piloro pervio
e) Nulla a carico della I e II porzione duodenale
La biopsia non è ancora disponibile.
9. Panculoscopia + Ileoscopia (15-01-2009)
Esito:
a) L’esame viene condotto fino all’ultima ansa ileale e non evidenzia lesioni.
b) Si segnala un viscere lungo e tortuoso
La TAC (torace+addome superiore+pelvi) è prevista per il giorno 23-01-09 ma, in qualche modo, potrebbe essere anticipata di 2-3 giorni.
Tuttavia, poiché mia madre ricorda di aver avuto, oltre 30 anni fa, un episodio di reazione al mezzo di contrasto usato durante un’esame al fegato (di cui non ricorda i particolari, ma solo il fatto che i medici le dissero di comunicare in futuro questa sua allergia di fronte ad esami simili) e poiché la TAC sarà con contrasto, ci è stato detto di eseguire i seguenti esami:
a)Elettrocardiogramma (eseguito oggi 16-01-09, con esito soddisfacente)
b) azotemia, glicemia, creatinina, IG A, IG G, IG M, protidogramma, transaminasi, bilirubina, Hbs Ag, HCV, esame urine (tutte eseguite oggi 16-01-09, con risultati il 19-01-09)
b) visita allergologica (prevista il 19-01-09)
Vi ringrazio di cuore anticipatamente per l’aiuto prezioso che ci darete.
Dio vi benedica.
Michele
[#1]
Gentile Utente,
l'indagine di primo livello e forse anche principale nel caso di sua madre, è proprio una TC con mezzo di contrasto, che deve investire anche la testa e il collo. Purtroppo la diagnosi di neoplasia è certa e trattandosi di una metastasi lo stadio della malattia deve considerrarsi "avanzato". In considerazione della sede delle metastasi linfonodali è più probabile che il primitivo sia localizzato a livello del torace (anche sulla base degli esami sin qui eseguiti e della valutazione dei Colleghi specialisti), ma nulla può essere escluso. E' invece particolarmente importante sapere più dettagliatamente il tipo di neoplasia per poter instaurare un trattamento, che potrebbe avere anche una buona risposta.
Sia pure senza farsi illusioni, bisogna iniziare a combattere una battaglia che si presenta molto difficile.
Sinceri auguri.
Ci faccia sapere.
dr. Donato DE GIORGI
l'indagine di primo livello e forse anche principale nel caso di sua madre, è proprio una TC con mezzo di contrasto, che deve investire anche la testa e il collo. Purtroppo la diagnosi di neoplasia è certa e trattandosi di una metastasi lo stadio della malattia deve considerrarsi "avanzato". In considerazione della sede delle metastasi linfonodali è più probabile che il primitivo sia localizzato a livello del torace (anche sulla base degli esami sin qui eseguiti e della valutazione dei Colleghi specialisti), ma nulla può essere escluso. E' invece particolarmente importante sapere più dettagliatamente il tipo di neoplasia per poter instaurare un trattamento, che potrebbe avere anche una buona risposta.
Sia pure senza farsi illusioni, bisogna iniziare a combattere una battaglia che si presenta molto difficile.
Sinceri auguri.
Ci faccia sapere.
dr. Donato DE GIORGI
Dr. Donato DE GIORGI
CHIRURGIA ONCOLOGICA, LAPAROSCOPICA,ENDOSCOPICA,MINIVASIVA
donatodg@libero.it
[#2]
Ex utente
Gentilissimo dottore,
la ringrazio infinitamente per la sollecitudine con cui mi ha risposto. Vi farò prontamente sapere l'esito degli esami del sangue (lunedi 19) necessari a stabilire se mia madre sia allergica oppure no al mezzo di contrasto da utilizzare nella TAC.
Infine mi permetto (non so se per coltivare una flebile speranza in questo periodo di grandissima sofferenza ...) di chiedere se lei e i medici che con lei forniscono questo preziosissimo servizio, sulla base delle analisi finora negative sostenute da mia madre, delle condizioni di salute che non mostrano alcun sintomo, del fatto che i marker tumorali siano nei limiti (anche se dal vostro sito mi sembra di aver capito che essi siano utili soprattutto durante la successiva cura e non in fase di diagnosi)possiate escludere che il primitivo sia nel seno, sfuggendo all'esame mammografico.
Grazie di cuore.
Michele
la ringrazio infinitamente per la sollecitudine con cui mi ha risposto. Vi farò prontamente sapere l'esito degli esami del sangue (lunedi 19) necessari a stabilire se mia madre sia allergica oppure no al mezzo di contrasto da utilizzare nella TAC.
Infine mi permetto (non so se per coltivare una flebile speranza in questo periodo di grandissima sofferenza ...) di chiedere se lei e i medici che con lei forniscono questo preziosissimo servizio, sulla base delle analisi finora negative sostenute da mia madre, delle condizioni di salute che non mostrano alcun sintomo, del fatto che i marker tumorali siano nei limiti (anche se dal vostro sito mi sembra di aver capito che essi siano utili soprattutto durante la successiva cura e non in fase di diagnosi)possiate escludere che il primitivo sia nel seno, sfuggendo all'esame mammografico.
Grazie di cuore.
Michele
[#3]
Considerando l'istotipo, potrebbe trattarsi di un problema polmonare (ho avuto due casi analoghi con questa diagnosi finale); come diceva il collega è necessario attendere la TC.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#5]
Ex utente
Gentilissimi dottori,
vi aggiorno sull'esito degli esami sostenuti da mia madre successivamente a quelli riportati nel mio primo messaggio.
1) TAC
TAC TORACE (con mezzo di contrasto)
TAC ADDOME (con mezzo di contrasto)
TAC PELVI (con mezzo di contrasto)
Esito.
Fegato di normale volume e morfologia senza evidenza di lesioni focali intraparenchimali.
Vie biliari intra ed extra epatiche non dilatate.
Colecisti distesa a pareti regolari.
Asse soleno-portale pervio e di calibro regolare.
Pancreas, milza, surreni e rene destro nella norma.
A carico del rene di sinistra si documenta la presenza di multiple formazioni cistiche, alcune delle quali a contenuto fluido denso, a pareti regolari, in sede corticale, la maggiore delle quali di 17 mm di diametro massimo a livello del labbro anteriore.
vescica distesa e a pareti regolari.
Utero involuto
Nulla da segnalare in sede annessiale bilateralmente.
Non evidenza di tumefazioni linfonodali in sede retroperitoneale.
Non evidenza di versamento endoaddominale.
Assenza di tumefazioni linfonodali in sede inguinale
2)PET globale corporea, TAC total body (18F-FDG, 370MBq e.v.)
E' stata eseguita una scansione emissiva PET con tecnica 2D dalla linea orbito meatale al terzo prossimale dei femori dopo circa 60 minuti dalla somministrazione e.v. del 18-FOG. Sono state ricostruite immagini tomografiche PET multiplanari corrette per l'attenuazione fotonica von tecnica TC.
Esito.
Le immagini PET-TC ottenute hanno evidenziato intenso iperaccumulo del tracciante metabolico (SUV 18.7 g/ml) in corrispondenza di un pacchetto di linfonodi sito nel cavo ascellare di destra. Non si rilevano ulteriori aree di iperaccumulo patologico del radiocomposto, limitatamente al potere risolutivo della metodica, nei restanti segmenti corporei esaminati.
Conclusioni: esame PET-TC positivo per patologia neoplastica linfonodale.
Il chirurgo e l'oncologo che seguono mia madre (persone, tra l'altro, di notevole umanità e professionalità) sono concordi nella decisione di eseguire lo svuotamento del cavo ascellare, dopo avere eseguito il controllo di altri 2 marker tumorali (oltre a quelli, negativi, riportati nel 1° messaggio): Ca 15.3, SCC.
Chiedo, gentilmente, la vostra preziosa opinione sulla situazione di mia madre.
Vi ringrazio anticipatamente.
vi aggiorno sull'esito degli esami sostenuti da mia madre successivamente a quelli riportati nel mio primo messaggio.
1) TAC
TAC TORACE (con mezzo di contrasto)
TAC ADDOME (con mezzo di contrasto)
TAC PELVI (con mezzo di contrasto)
Esito.
Fegato di normale volume e morfologia senza evidenza di lesioni focali intraparenchimali.
Vie biliari intra ed extra epatiche non dilatate.
Colecisti distesa a pareti regolari.
Asse soleno-portale pervio e di calibro regolare.
Pancreas, milza, surreni e rene destro nella norma.
A carico del rene di sinistra si documenta la presenza di multiple formazioni cistiche, alcune delle quali a contenuto fluido denso, a pareti regolari, in sede corticale, la maggiore delle quali di 17 mm di diametro massimo a livello del labbro anteriore.
vescica distesa e a pareti regolari.
Utero involuto
Nulla da segnalare in sede annessiale bilateralmente.
Non evidenza di tumefazioni linfonodali in sede retroperitoneale.
Non evidenza di versamento endoaddominale.
Assenza di tumefazioni linfonodali in sede inguinale
2)PET globale corporea, TAC total body (18F-FDG, 370MBq e.v.)
E' stata eseguita una scansione emissiva PET con tecnica 2D dalla linea orbito meatale al terzo prossimale dei femori dopo circa 60 minuti dalla somministrazione e.v. del 18-FOG. Sono state ricostruite immagini tomografiche PET multiplanari corrette per l'attenuazione fotonica von tecnica TC.
Esito.
Le immagini PET-TC ottenute hanno evidenziato intenso iperaccumulo del tracciante metabolico (SUV 18.7 g/ml) in corrispondenza di un pacchetto di linfonodi sito nel cavo ascellare di destra. Non si rilevano ulteriori aree di iperaccumulo patologico del radiocomposto, limitatamente al potere risolutivo della metodica, nei restanti segmenti corporei esaminati.
Conclusioni: esame PET-TC positivo per patologia neoplastica linfonodale.
Il chirurgo e l'oncologo che seguono mia madre (persone, tra l'altro, di notevole umanità e professionalità) sono concordi nella decisione di eseguire lo svuotamento del cavo ascellare, dopo avere eseguito il controllo di altri 2 marker tumorali (oltre a quelli, negativi, riportati nel 1° messaggio): Ca 15.3, SCC.
Chiedo, gentilmente, la vostra preziosa opinione sulla situazione di mia madre.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#6]
Concordo pienamente con la proposta formulata dai colleghi. Sono convinto che lo svuotamento del cavo ascellare - anche se non fosse risolutivo - darà delle indicazioni decisive.
Auguri!!
Auguri!!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 12.4k visite dal 16/01/2009.
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