La sirt, la radiofrequenza, o la ipertermia
gentilissimi dottori volevo esporre il caso di mio papà e farvi alcune domande.
mio padre è stato operato il 22/7/2008 per neoformazione cefalopancreatica e sottoposto a duodenocefalopacreasetomia piloro preserving e colecistectomia e allargamento della trancia pancreatica (positiva per infiltrazione adenocarcinomatosa) con totalizazzione mediante splenopancreasectomia sx.
la diadnosi dell'istologico è la seguente: adenocarcinoma duttale con aspetti di differenziazione variabile e con focolai di differenziasione squamosa.presenti associate modificazioni displastiche di grado severo carcinomatoso dell'epitelio duttale. presente infiltrazione della parete duodenale. presente ifiltrazione della via biliare presente infiltrazione della via biliare. presente infiltrazione del tessuto adiposo peripancreatico. ghiandole adenocarcinomatose sono presenti nel tessuto adiposo retroperitoneale associate a fenomeni di infiltrazione per-endoneurale ed embolizzazione vascolare , tali ghiandole non sono tuttavia presenti sul margine di resezione colorato con inchiostro di china. margine di resezione intestinale esente da infiltrazione neoplastica. metastasi di adenocarcinoma in cinque dei diciassette linfonodi peripancreatici. ha effettuato da settembre 2008 una chemioterapia adiuvante e ha fatto 4 cicli di gemcetabina fino a gennaio 2009. poi ha effettuato una nuova tac addome con il seguente referto : in corrispondenza della IV segmento epatico formazione nodulare del diametro di 1 cm con caratterstiche compatibili con lesioni di natura secondaria. numerose formazioni linfonodali del diametro non superiore al cm in sede perivascolare aorto-mesenterica. ha iniziato quimdi a febbraio 2009 nuovo procollo di chemioterapia. ed ha fatto due cicli di terapia di gemcetabina e oxaliplatino. volevo chiedere se la terapia che sta effetuando è quella giusta e quale altra terapia si può fare. ho fatto un pò di ricerche e ho visto che ci sono alcune terapie che vengono effettuate nelle metastasi epatiche come la SIRT, la radiofrequenza, o la ipertermia. inoltre ho letto che anche la cyberknife utilizzata pricipalmente per i tumori celebrali viene utilizzata anche per le metastasi epatiche o tumori al pancreas. volevo chiedere cosa ne pensavate in merito e quali di queste terapie ritenete si possano praticare nel caso di mio papà. chiedevo inoltre se si può intervenire chirurgicamente .ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.
mio padre è stato operato il 22/7/2008 per neoformazione cefalopancreatica e sottoposto a duodenocefalopacreasetomia piloro preserving e colecistectomia e allargamento della trancia pancreatica (positiva per infiltrazione adenocarcinomatosa) con totalizazzione mediante splenopancreasectomia sx.
la diadnosi dell'istologico è la seguente: adenocarcinoma duttale con aspetti di differenziazione variabile e con focolai di differenziasione squamosa.presenti associate modificazioni displastiche di grado severo carcinomatoso dell'epitelio duttale. presente infiltrazione della parete duodenale. presente ifiltrazione della via biliare presente infiltrazione della via biliare. presente infiltrazione del tessuto adiposo peripancreatico. ghiandole adenocarcinomatose sono presenti nel tessuto adiposo retroperitoneale associate a fenomeni di infiltrazione per-endoneurale ed embolizzazione vascolare , tali ghiandole non sono tuttavia presenti sul margine di resezione colorato con inchiostro di china. margine di resezione intestinale esente da infiltrazione neoplastica. metastasi di adenocarcinoma in cinque dei diciassette linfonodi peripancreatici. ha effettuato da settembre 2008 una chemioterapia adiuvante e ha fatto 4 cicli di gemcetabina fino a gennaio 2009. poi ha effettuato una nuova tac addome con il seguente referto : in corrispondenza della IV segmento epatico formazione nodulare del diametro di 1 cm con caratterstiche compatibili con lesioni di natura secondaria. numerose formazioni linfonodali del diametro non superiore al cm in sede perivascolare aorto-mesenterica. ha iniziato quimdi a febbraio 2009 nuovo procollo di chemioterapia. ed ha fatto due cicli di terapia di gemcetabina e oxaliplatino. volevo chiedere se la terapia che sta effetuando è quella giusta e quale altra terapia si può fare. ho fatto un pò di ricerche e ho visto che ci sono alcune terapie che vengono effettuate nelle metastasi epatiche come la SIRT, la radiofrequenza, o la ipertermia. inoltre ho letto che anche la cyberknife utilizzata pricipalmente per i tumori celebrali viene utilizzata anche per le metastasi epatiche o tumori al pancreas. volevo chiedere cosa ne pensavate in merito e quali di queste terapie ritenete si possano praticare nel caso di mio papà. chiedevo inoltre se si può intervenire chirurgicamente .ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.
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Gentile Utente,
l'intervento di partenza è stato importante con ampia escissione ma occorre dire che già in principio si trattava di una malattia localmente avanzata con coinvolgimento linfonodale e degli organi viciniori. Le neoplasie del pancreas tendono poi ad avere un atteggiamento diffusivo ed a rispondere poco ai trattamenti chemioterapici pertanto vi era un forte rischio di recidiva (cosa che poi purtroppo si è verificata). Abbinare l'oxaliplatino alla gemcitabina è buona cosa. Difatti questo farmaco si è dimostrato efficace in questo tipo di neoplasia. In questa fase direi che la strategia migliore è proprio un trattamento chemioterapico abbinato eventualmente a delle applicazioni di ipertermia. Non ritengo opportuno in questa fase un trattamento chirurgico ma si potrebbe valutare localmente anche l'abbinamento di una radioterapia. Inoltre occorrerebbe verificare mediante dosaggio della cromogranina A (od octreoscan) se vi è spazio per aggiungere l'octreotide alla terapia (ulteriori informazioni le puoi trovare sul mio sito www.ipertermiaroma.it). Riassumendo, direi che la strategia indicata è una combinazione chemioterapia, ipertermia ed eventualmente radioterapia (previo consulto con un Collega radioterapista circa la fattibilità e l'utilità).
Resto a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
l'intervento di partenza è stato importante con ampia escissione ma occorre dire che già in principio si trattava di una malattia localmente avanzata con coinvolgimento linfonodale e degli organi viciniori. Le neoplasie del pancreas tendono poi ad avere un atteggiamento diffusivo ed a rispondere poco ai trattamenti chemioterapici pertanto vi era un forte rischio di recidiva (cosa che poi purtroppo si è verificata). Abbinare l'oxaliplatino alla gemcitabina è buona cosa. Difatti questo farmaco si è dimostrato efficace in questo tipo di neoplasia. In questa fase direi che la strategia migliore è proprio un trattamento chemioterapico abbinato eventualmente a delle applicazioni di ipertermia. Non ritengo opportuno in questa fase un trattamento chirurgico ma si potrebbe valutare localmente anche l'abbinamento di una radioterapia. Inoltre occorrerebbe verificare mediante dosaggio della cromogranina A (od octreoscan) se vi è spazio per aggiungere l'octreotide alla terapia (ulteriori informazioni le puoi trovare sul mio sito www.ipertermiaroma.it). Riassumendo, direi che la strategia indicata è una combinazione chemioterapia, ipertermia ed eventualmente radioterapia (previo consulto con un Collega radioterapista circa la fattibilità e l'utilità).
Resto a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
dottore la ringrazio tanto per la riposta che mi ha dato. le volevo chiedere se per effettuare la ipertermia si devono fare ulteriori indagini o è sufficiente l'ultima tac effettuata. cioè si può iniziare subito o devo far fare a mio padre altri esami.
inoltre la ipertermia se effettuata agisce solo sulla singola metastasi o agisce anche su delle eventuali microlesioni che con la TAC non sono state visualizzate? ho letto sul suo sito anche la terapia che lei mi indicava dell'octeosan. ma non ho capito se è un farmaco da aggiungere alla chemio che sta effettuando o è un'altro tipo di terapia.ha degli effetti collaterali?
ringrazio anticipatamente per le risposte che mi fornirete.
inoltre la ipertermia se effettuata agisce solo sulla singola metastasi o agisce anche su delle eventuali microlesioni che con la TAC non sono state visualizzate? ho letto sul suo sito anche la terapia che lei mi indicava dell'octeosan. ma non ho capito se è un farmaco da aggiungere alla chemio che sta effettuando o è un'altro tipo di terapia.ha degli effetti collaterali?
ringrazio anticipatamente per le risposte che mi fornirete.
[#4]
Gentile Utente,
l'ipertermia può essere intrapresa anche subito con le informazioni dell'ultima TC. Essa agisce su tutto l'organo che viene trattato. L'octreoscan è un esame propedeutico all'impiego dell'octreotide (che è un farmaco con scarsi effetti collaterali abbinabile alla chemioterapia che sta eseguendo). La positività dell'octreoscan (o in alternativa elevati valori delle cromogranina A dosati sul plasma) apre la strada per somministrare l'octreotide. Per la radioterapia stereotassica (se eventualmente vi fosse indicazione a giudizio del collega radioterapista) si può provvedere anche qui a Roma.
Sempre a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
l'ipertermia può essere intrapresa anche subito con le informazioni dell'ultima TC. Essa agisce su tutto l'organo che viene trattato. L'octreoscan è un esame propedeutico all'impiego dell'octreotide (che è un farmaco con scarsi effetti collaterali abbinabile alla chemioterapia che sta eseguendo). La positività dell'octreoscan (o in alternativa elevati valori delle cromogranina A dosati sul plasma) apre la strada per somministrare l'octreotide. Per la radioterapia stereotassica (se eventualmente vi fosse indicazione a giudizio del collega radioterapista) si può provvedere anche qui a Roma.
Sempre a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#5]
Utente
oggi ho parlato con l'oncologo che segue mio padre. e mi è sembrato un pò scettico sulla ipertermia.
lui sostiene che è meglio proseguire con altri 2 cicli di chemioterapia e poi effettuare una nuova tac per vedere se la metastasi è rimasta singola o se è andata avanti. nel caso è rimasta singola si potrebbe provare con la termoablazione per cercare di necrotizzare il tumore. io mi chiedo perchè aspettare ancora altri due mesi e non praticare subito la termoablazione o altre terapie che vadano a necrotizzare la metastasi che nel caso di mio padre è di ancora 1 cm?
io ho capito che purtroppo la malattia in mio padre è andata avanti ma lui per il momento sta bene non ha dolori,solo un pò di stanchezza. quindi mi chiedo perchè non fare subito delle terapie che potrebbe rallentare l'avanzamento della malattia.
sicuramente sto facendo delle domande stupide ma in questo momento siamo un pò confusi.
ringrazio di nuovo anticipatamente per le risposte che mi fornirete.
lui sostiene che è meglio proseguire con altri 2 cicli di chemioterapia e poi effettuare una nuova tac per vedere se la metastasi è rimasta singola o se è andata avanti. nel caso è rimasta singola si potrebbe provare con la termoablazione per cercare di necrotizzare il tumore. io mi chiedo perchè aspettare ancora altri due mesi e non praticare subito la termoablazione o altre terapie che vadano a necrotizzare la metastasi che nel caso di mio padre è di ancora 1 cm?
io ho capito che purtroppo la malattia in mio padre è andata avanti ma lui per il momento sta bene non ha dolori,solo un pò di stanchezza. quindi mi chiedo perchè non fare subito delle terapie che potrebbe rallentare l'avanzamento della malattia.
sicuramente sto facendo delle domande stupide ma in questo momento siamo un pò confusi.
ringrazio di nuovo anticipatamente per le risposte che mi fornirete.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.2k visite dal 28/02/2009.
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