Un embolo all'inguine dx si procede
Salve, egregi Dottori, ho da farvi alcune domande di chiarimenti sulla mia patologia.
novembre 2007 operato al colon per una massa tumorale sul lato dx intervento riuscito. mi viene fatta una chemio folfox di cautelativa, per mesi sei dal gennaio 2008, dopo le tac di controllo, alla seconda tac vengono rilevate delle lesioni al fegato esattamente 3, allora i dottorei decidono per al cicli di chemio con avastin , che porta problemi al 6 ciclo con un embolo all'inguine dx si procede a sospenzione chemio e conseguente ricovero in chirurgia vascolare , con eparina per 10 gg, tutto sembra a posto ma dopo circa un mese al controllo di routine con tac si rileva un embolo fluttuante all'arteria polmonare dx, altro ricovero alla pneumologia con terapia eparinica 25k 2.2 per altri 10 gg . terapia rilasciata di coumadin da prendere sotto controllo medico e prelievi settimanali.., quindi sono stato per circa 4 mesi scoperto da kemio a causa di questi effetti indesiderati, nel mese corrente aprile 2009 effettuo dietro consiglio del medico curante una RMN all'addome superiore, risultato catastrofico.. il chirurgo dell' ismett che ha analizzato la rmn ha detto che loro non possono fare niente e che debbo ricorrere nuovamente alla chemio.Avastin era una terapia delle piu efficaci ma a me non ha dato i risultati che si speravano, ancora un consulto con il primario oncolo , mi propone una kemio, in base alla melocola che debbono prelevare dal materiale che è stato asportato nell'intervento al colon .
i risultati della rmn sono
notevole incremento numerico e volumetrico delle lesioni secondarie epatiche piu di 50 in sede obliquitaria.
tendenti alla cofluenza in s1, di complessivo 9cm e in s8 complessivo 7,5cm .
tali lesioni appaiono indissociabili dalle strutture vascolari epatiche detrminano notevole compressione della VCI opacizzata e inglobano la biforcazione portale con immagini sospette di infiltrazioni.
in sede ilare epatica interaortocavale e paracavale presenza di alcune linfonodi max 17mm di sospetta natura secondaria.
presenza di materiale trombotico in vena cava inferiore in sede sottorenale.
Dopo quello che ho scritto vi chiedo se fare la chemio sia una soluzione . e se posso essere operato in queste condizioni . quanto meno vorrei un vostro consiglio , grazie e scusate la nn chiarezza nell'esprimermi.
cordialmente
saluti
novembre 2007 operato al colon per una massa tumorale sul lato dx intervento riuscito. mi viene fatta una chemio folfox di cautelativa, per mesi sei dal gennaio 2008, dopo le tac di controllo, alla seconda tac vengono rilevate delle lesioni al fegato esattamente 3, allora i dottorei decidono per al cicli di chemio con avastin , che porta problemi al 6 ciclo con un embolo all'inguine dx si procede a sospenzione chemio e conseguente ricovero in chirurgia vascolare , con eparina per 10 gg, tutto sembra a posto ma dopo circa un mese al controllo di routine con tac si rileva un embolo fluttuante all'arteria polmonare dx, altro ricovero alla pneumologia con terapia eparinica 25k 2.2 per altri 10 gg . terapia rilasciata di coumadin da prendere sotto controllo medico e prelievi settimanali.., quindi sono stato per circa 4 mesi scoperto da kemio a causa di questi effetti indesiderati, nel mese corrente aprile 2009 effettuo dietro consiglio del medico curante una RMN all'addome superiore, risultato catastrofico.. il chirurgo dell' ismett che ha analizzato la rmn ha detto che loro non possono fare niente e che debbo ricorrere nuovamente alla chemio.Avastin era una terapia delle piu efficaci ma a me non ha dato i risultati che si speravano, ancora un consulto con il primario oncolo , mi propone una kemio, in base alla melocola che debbono prelevare dal materiale che è stato asportato nell'intervento al colon .
i risultati della rmn sono
notevole incremento numerico e volumetrico delle lesioni secondarie epatiche piu di 50 in sede obliquitaria.
tendenti alla cofluenza in s1, di complessivo 9cm e in s8 complessivo 7,5cm .
tali lesioni appaiono indissociabili dalle strutture vascolari epatiche detrminano notevole compressione della VCI opacizzata e inglobano la biforcazione portale con immagini sospette di infiltrazioni.
in sede ilare epatica interaortocavale e paracavale presenza di alcune linfonodi max 17mm di sospetta natura secondaria.
presenza di materiale trombotico in vena cava inferiore in sede sottorenale.
Dopo quello che ho scritto vi chiedo se fare la chemio sia una soluzione . e se posso essere operato in queste condizioni . quanto meno vorrei un vostro consiglio , grazie e scusate la nn chiarezza nell'esprimermi.
cordialmente
saluti
[#1]
Caro Amico,
direi che in questa condizione il trattamento di elezione è chemioterapico non essendo possibile un intervento chirurgico. A mio avviso la cosa migliore da fare è valutare se possibile terapia con cetuximab o panitumumab (per fare questo occorre revisionare il preparato istologico del tumore iniziale od ancora meglio tipizzare con una nuova biopsia il tessuto tumorale epatico per ricercare positività dell'EGFR o k-ras wild type). Al trattamento chemioterapico che si impiegherà è possibile addizionare delle applicazioni locali di ipertermia capacitiva (vedi sito www.ipertermiaroma.it ). Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
direi che in questa condizione il trattamento di elezione è chemioterapico non essendo possibile un intervento chirurgico. A mio avviso la cosa migliore da fare è valutare se possibile terapia con cetuximab o panitumumab (per fare questo occorre revisionare il preparato istologico del tumore iniziale od ancora meglio tipizzare con una nuova biopsia il tessuto tumorale epatico per ricercare positività dell'EGFR o k-ras wild type). Al trattamento chemioterapico che si impiegherà è possibile addizionare delle applicazioni locali di ipertermia capacitiva (vedi sito www.ipertermiaroma.it ). Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Ex utente
Grazie Egregio Dottor Pastore, la sua risposta mi è stata di grande sollievo e aiuto, il primario mi ha parlato di questo EGFR,e che ci volevano circa 10 gg di tempo, in un primo momento essendo in stato confusionale nn avevo capito tanto,pero ricordo bene che non mi ha parlato di possibile trattamento di IPERTEMIA, sarò, poco cortese se lo chiedo al primario dell'oncologia?
ringraziandovi per la celerità della risposta
cordialmente Vi saluto
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cordialmente Vi saluto
[#3]
Caro Amico,
sono molto lieto dell'utilità della mia risposta. Senza dubbio non vi è alcun problema a chiedere all'Oncologo curante notizie sull'ipertermia. Io resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
sono molto lieto dell'utilità della mia risposta. Senza dubbio non vi è alcun problema a chiedere all'Oncologo curante notizie sull'ipertermia. Io resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 23/04/2009.
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