Tumore alle vie biliari
Salve,
sono la figlia di una Signora di 75 anni dimessa il 25 febbraio dall’Ospedale di Enna con la diagnosi di neoplasia della testa del pancreas recidivata, metastasi epatiche, ittero ostruttivo.
Mia mamma è stata ricoverata il 5 febbraio in seguito a comparsa di ittero ad impronta ostruttiva. È stata sottoposta ad accertamenti quali eco addome, rx torace, tac addome, colangiografiaRNM, esami ematochimici che hanno permesso di precisare la diagnosi. Il 18 febbraio è stata sottoposta a drenaggio biliare trans epatico presso la Radiologia Diagnostica e Interventistica del Nuovo ospedale di Catania.
Il referto della Colangiografia trans Kehr e del Drenaggio biliare trans epatico è il seguente:
si esegue PTC sotto guida fluoroscopia con approccio destro che dimostra stenosi della via biliare in prossimità dell’anastomosi bilio-digestiva in assenza di coinvolgimento della confluenza degli emisistemi dx e sx. si procede alla puntura di un dotto del 6° segmento e si passa con guida idrofilia attraverso la stenosi raggiungendo l’ansa intestinale. Sostituita la guida idrofilia con guida amplatz si posiziona drenaggio biliare esterno-interno da 10 fr. Il drenaggio viene lasciato aperto per 48 ore.
Allo scadere delle 24 ore, visto che non era presente emobilia, la sacca è stata scollegata e il catetere è stato chiuso. La mamma è stata dimessa e ogni 3 giorni andiamo in ospedale per il lavaggio del drenaggio con 5 ml di soluzione fisiologica.
La settimana scorsa ha avuto un forte dolore al fianco, la bile non era molto fluida e si è optato per aprire il drenaggio e collegarlo ad una sacca esterna. Dopo 2 giorni l’allarme è rientrato.
Questo è il caso. Preciso che il 18 luglio 2006, sempre in seguito a comparsa di ittero, la mamma è stata operata ed è stata asportata la testa del pancreas, una parte dell’intestino e una parte dello stomaco. Anche in quel caso si era parlato di metastasi epatiche, ma sotto i ferri il chirurgo si è reso conto che quelle del fagato non erano metastasi ma angiomi benigni.
Il chirurgo dell’Ospedale, dice che ora non c’è nulla da fare, solo aspettare.
Io penso che è vero che ha 75 anni, ma non accusa altri malesseri e poi pur sempre mia mamma!
Confido nella vostra cortesia e professionalità e attendo una risposta, pronta al peggio ma ottimista come sempre.
Cordiali saluti
Marialuisa
sono la figlia di una Signora di 75 anni dimessa il 25 febbraio dall’Ospedale di Enna con la diagnosi di neoplasia della testa del pancreas recidivata, metastasi epatiche, ittero ostruttivo.
Mia mamma è stata ricoverata il 5 febbraio in seguito a comparsa di ittero ad impronta ostruttiva. È stata sottoposta ad accertamenti quali eco addome, rx torace, tac addome, colangiografiaRNM, esami ematochimici che hanno permesso di precisare la diagnosi. Il 18 febbraio è stata sottoposta a drenaggio biliare trans epatico presso la Radiologia Diagnostica e Interventistica del Nuovo ospedale di Catania.
Il referto della Colangiografia trans Kehr e del Drenaggio biliare trans epatico è il seguente:
si esegue PTC sotto guida fluoroscopia con approccio destro che dimostra stenosi della via biliare in prossimità dell’anastomosi bilio-digestiva in assenza di coinvolgimento della confluenza degli emisistemi dx e sx. si procede alla puntura di un dotto del 6° segmento e si passa con guida idrofilia attraverso la stenosi raggiungendo l’ansa intestinale. Sostituita la guida idrofilia con guida amplatz si posiziona drenaggio biliare esterno-interno da 10 fr. Il drenaggio viene lasciato aperto per 48 ore.
Allo scadere delle 24 ore, visto che non era presente emobilia, la sacca è stata scollegata e il catetere è stato chiuso. La mamma è stata dimessa e ogni 3 giorni andiamo in ospedale per il lavaggio del drenaggio con 5 ml di soluzione fisiologica.
La settimana scorsa ha avuto un forte dolore al fianco, la bile non era molto fluida e si è optato per aprire il drenaggio e collegarlo ad una sacca esterna. Dopo 2 giorni l’allarme è rientrato.
Questo è il caso. Preciso che il 18 luglio 2006, sempre in seguito a comparsa di ittero, la mamma è stata operata ed è stata asportata la testa del pancreas, una parte dell’intestino e una parte dello stomaco. Anche in quel caso si era parlato di metastasi epatiche, ma sotto i ferri il chirurgo si è reso conto che quelle del fagato non erano metastasi ma angiomi benigni.
Il chirurgo dell’Ospedale, dice che ora non c’è nulla da fare, solo aspettare.
Io penso che è vero che ha 75 anni, ma non accusa altri malesseri e poi pur sempre mia mamma!
Confido nella vostra cortesia e professionalità e attendo una risposta, pronta al peggio ma ottimista come sempre.
Cordiali saluti
Marialuisa
[#1]
Cara Marialuisa,
immagino che la diagnosi comunque oltre che radiologica sia stata anche istologica (con il prelievo di un piccolo frustolo di tessuto da analizzare). Se la diagnosi è effettivamente di neoplasia del pancreas in fase metastatica l'unica cosa che si può tentare (esami ematochimici e condizioni generali permettendo) è un trattamento chemioterapico. Anche l'età stessa presenta i suoi rischi e si dovrebbe "tagliare" il protocollo su misura a seconda delle caratteristiche della paziente. Io resto a disposizione se volessi fare un viaggio a Roma...
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
immagino che la diagnosi comunque oltre che radiologica sia stata anche istologica (con il prelievo di un piccolo frustolo di tessuto da analizzare). Se la diagnosi è effettivamente di neoplasia del pancreas in fase metastatica l'unica cosa che si può tentare (esami ematochimici e condizioni generali permettendo) è un trattamento chemioterapico. Anche l'età stessa presenta i suoi rischi e si dovrebbe "tagliare" il protocollo su misura a seconda delle caratteristiche della paziente. Io resto a disposizione se volessi fare un viaggio a Roma...
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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