Cellule neoplastiche in linfonodi di diverse zone del corpo

Buongiorno,
A mia mamma è stata fatta biopsia su due linfonodi, uno in zona tiroide uno all inguine.
Entrambi hanno purtroppo mostrato che sono ingrossati (>4CM) e che sono pieni di cellule neoplastiche maligne (metastasi?) .


In attesa della diagnosi definitiva del oncologo, volevo chiedervi la gravità della situazione e la sopravvivenza media?


Mia madre 20 anni fa era stata colpita da melanoma alla gamba sx ma dopo intervento chirurgico era andato via (chemio non fatta).


La cosa che per me è strana è che 10 gg fa ha fatto una tac ma tutti gli organi erano risultati puliti e sani. Ovviamente risultano anche molti linfonodi ingrossati tutti su un lato del corpo. Collo sx, addome sx, inguine e zona pelvica a sx.

Per questo si era pensato ad un linfoma.
Invece adesso dopo biopsia è stato confermato altro.


Pareri?


Grazie mille
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Dr. Giuseppe Buono Oncologo, Senologo 32 2
Gentilissimo utente,
In assenza del risultato dell'esame istologico non è possibile effettuare una diagnosi differenziale né poter dare pareri in merito alla prognosi.
Ci aggiorni con maggiori dettagli quando ne verrà a conoscenza.
Restiamo a disposizione per eventuali consigli.

Cordiali saluti

Dr. Giuseppe Buono
Dirigente Medico I livello
UOSD ricerca clinica e traslazionale in Senologia
Istituto Nazionale Tumori IRCCS F.Pascale Napoli

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta dottore. Purtroppo il risultato della biopsia ci sarà tra 15 gg. Nel frattempo il fatto che cellule maligne abbiano contaminato due linfonodi lontani tra loro ma che gli organi sia ancora puliti che segnale è? Impossibile sbilanciarsi?
Grazie ancora
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Dr. Giuseppe Buono Oncologo, Senologo 32 2
No, purtroppo al momento le notizie che abbiamo non ci consentono di dire altro. Il tipo di diffusione solo linfonodale (a quanto lei dice) potrebbe fare pensare ad una patologia ematologica, ma la conferma resta bioptica.
Nel frattempo potrebbe essere utile effettuare una Pet con FDG. Ne discuta con il suo oncologo di riferimento.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
L ematologo dopo gli aghi aspirati che evidenziavano cellule neoplastiche maligne aggressive in entrambi i linfonodi ci ha detto che non era più sua competenza e che il tutto passava nelle mani del oncologo. Per questo ci siamo molto agitati in quanto probabilmente fosse stato linfoma sarebbe stato più positivo. Ora dopo 2 aghi aspirati stiamo aspettando la biopsia dell intero linfonodo inguinale asportato visto che quello sul collo non era possibile asportarlo. Grazie ancora
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Utente
Utente
Buongiorno,
oggi è arrivata la diagnosi dell'istologico. Localizzazione nodale di melanoma.
Dettaglio: Linfonodi con diffusa infiltrazione intrasinusale e parenchimale di neoplasia maligna a cellule epitelioidi di medio-grandi dimensioni a volte anaplastiche.
reazioni immunistochimiche positive per S100-S0X10, Melan A+/-, HMB45 -/+ e negative per CD1a CKAE1/3 CD20 CD3 MUM1 / CD138 ( + plasmacellule ).

Ora sono passati 2 mesi dai sintomi. E' prevista una prima visita oncologica. I linfonodi analizzati sono quelli piccoli dell'inguine (1,5 CM ), poi ripeto ha linfonodi grandi sul collo ( 3 cm ) e nell'addome ( 4 cm ) tutti sul lato sinistro. Il melanoma di 20 anni fa era sulla gamba sx all'altezza del ginocchio.

Attendo vostro sincero parere circa la gravità della situazione e se c'è possibilità di cura con chemio almeno per cronicizzare la malattia... grazie
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Dr. Giuseppe Buono Oncologo, Senologo 32 2
Gentilissimo utente,
A questo punto è necessario effettuare una stadiazione di malattia. Consiglio di effettuare una PET/TC con mdc, esami ematochimici basali comprensivi di emocromo, funzionalità epatica, funzionalità renale, elettroliti, LDH e, soprattutto, la valutazione sul pezzo operatorio dello stato mutazionale di BRAF ed NRAS.
Queste cose gliele consiglierà sicuramente anche l'oncologo a cui farà riferimento.
Per avere un quadro più chiaro è necessaria la stadiazione con gli esami che le ho detto. Comunque sono stati recentemente fatti passi enormi nel trattamento dei melanomi con anche possibilità di cronicizzazione della malattia. Non si usa chemioterapia, ma farmaci immunologici o terapie a bersaglio molecolare specifico, che hanno mostrato risultati molto importanti!
Si faccia forza.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dottore, grazie mille per la risposta.
Volevo solo chiederle una cosa a livello pratico: la ricerca BRAF e NRAS mi sembra di aver capito che va fatta sul linfonodo asportato. Se per questioni di tempo ci rivolgiamo ad una struttura diversa da quella che ha effettuato l'istologico secondo lei si riesce lo stesso a recuperare il primo istologico o per questioni di praticità è meglio aspettare la prima struttura e fare tutto con loro ?
Con la prima struttura abbiamo prenotato una prima visita tra 20 gg. Prima non c'erano date. La seconda struttura già oggi.

Ultima info ad Agosto 2019 già l'LDH era 380 ( valore normale 200 ) ma il medico di base non si era accorto...
Quando leggo LDH alti hanno prognosi peggiore, per alto cosa intendono ? il doppio o 5 volte maggiore ?

Grazie ancora
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Utente
Nel frattempo avevo dimenticato di scrivere che ha gia fatto una TAC il 3 febbraio che ha evidenziato solo linfonodi ingrossati su collo addome e inguine ma organi vitali sani.
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Dr. Giuseppe Buono Oncologo, Senologo 32 2
Perfetto.
Il fatto che la malattia sia solo linfonodale è un buon fattore prognostico. Per LDH alto intendiamo valori più alti del suo e, comunque, viene considerato insieme ad altri parametri.
Per quanto riguarda la valutazione di BRAF ed NRAS, viene fatta sul pezzo operatorio (linfonodo asportato).
Da quello che mi dice potrebbe iniziare con immunoterapia in attesa dello stato mutazionale di BRAF. È fondamentale afferire presso centri ad elevata esperienza che, eventualmente, le possano offrire anche possibilità di arruolamento in studi clinici. Lì a Milano non vi mancano strutture importanti (Istituto Tumori, San Raffaele, IEO). Il mio consiglio è di affidarsi presso un grosso centro che le possa offrire il massimo possibile in termini di possibilità terapeutiche (per cui arruolamento in studi clinici) dal momento che per il melanoma esistono molti studi in corso.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Purtroppo ( o per fortuna visto i tempi di coronavirus ) mia madre abita a Bari mentre io sono a Milano a gestire un po la situazione. La aggiornerò nel pomeriggio dopo la prima visita di oggi.
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Utente
Utente
Dottore,
Visita fatta con l oncologo. Lunedi farà una nuova tac per capire la stadiazione della malattia e una visita dermatologica per capire se la malattia è collegata al melanoma di 20 anni fa o magari dipende da un altro neo.
Il medico però non ha parlato di braf in quanto il linfonodo è stato analizzato da un altro istituto ma credo voglia partire con immunoterapia. Poi vi aggiornerò con la terapia che ci consiglierà. Piuttosto volevo capire se dal 3 febbraio ad oggi ci sono alte possibilità che la malattia sia passata dai linfonodi ad altri organi... Perché il medico ha sconsigliato il cortisone e da ieri mia madre sta avendo dolori fortissimi alle spalle e alla schiena ed è talmente stanca che non riesce ad alzarsi dal letto. Sembra che stia peggiorando...
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
la nuova tac di lunedi scorso ci è stato detto che è molto simile a quella di inizio Febbraio. Mia madre ha anche fatto una visita dermatologica ma non è risultato niente.
Oggi il medico che la cura ha avuto il referto della mutazione BRAF, non sappiamo ancora il risultato ma domani ha detto per telefono che potrà iniziare con dei farmaci da prendere.
Ma da quello che abbiamo capito si tratta di farmaci in pillole non flebo. Domani la aggiorno sulla terapia per avere un parere. Nel frattempo, è possibile che la terapia venga fatta solo con farmaci da prendere a casa ?
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Utente
Utente
Un ultima domanda dottore abbastanza schietta : ma meglio l'immunoterapia o la terapia a bersaglio molecolare ( come potrebbe essere a mia Madre visto la cura a casa ) ?
Mia madre ormai è senza forze, negli ultimi giorni ( da quando il dottore le ha tolto la mezza pillola di cortisone che prendeva ) ha perso completamente tutte le forze, la fame, il linfonodo sul collo sta aumentando di volume. Secondo Lei ci possono essere speranze con la terapia ?
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Dr. Giuseppe Buono Oncologo, Senologo 32 2
Gentilissimo,
se ha parlato di terapia domiciliare immagino vi sia una Mutazione di BRAF, essendo necessario accesso ospedaliero per il trattamento immunoterapico (terapia endovenosa). Al momento non vi sono studi di confronto diretti tra combinazione inibitori di BRAF/MEK versus immunoterapia. Ciò che si sa è che l'immunoterapia è più lenta nel dare un effetto, che però potrebbe essere più duraturo, mentre gli inibitori hanno una azione più rapida. Sono dunque preferiti qualora vi sia una sintomatologia importante. Nel periodo storico in cui ci troviamo, inoltre, c'è dibattito sull' utilizzo della immunoterapia, avendo come effetto collaterale la possibilità proprio di sviluppo di polmonite, per una iperattivazione del sistema immunitario. Considerando che, inoltre, è meglio afferire il meno possibile in ospedale per il pericolo di contagio da COVID-19, credo possa essere una scelta sensata quella di iniziare con questa terapia. Sono farmaci altamente efficaci, abbia fede e speriamo bene.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Giusto per informarla.
terapia: Tafinlar 75mg 2 volte al giorno + Mekinist 2 mg 1 volta al giorno. Deltacortene al bisogno.

Nella tac è stata trovata una piccola lesione alla milza.

Rimane molto strana la recidiva del melanoma dopo 25 anni ma la situazione è questa. L'oncologo ha cercato di trasmettere ottimismo dicendo che il 90 % dei suoi pazienti hanno reagito bene a questi farmaci e che alcuni sono in vita dopo tanti anni e che solo un 10 % non ha reagito e ha cambiato terapia. Nella sfortuna ci ha detto che la stanchezza e il gonfissimo linfonodo al collo ci faranno capire subito se questa terapia farà effetto.

Speriamo bene.

Grazie per tutte le risposte fino ad ora. Spero di aggiornarla positivamente tra qualche settimana con la tac che farà a Giugno.

Buona giornata
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Utente
Utente
Buongiorno,
aggiorno chi si imbatte in questo consulto:

la terapia sembra procedere bene, ad un mese dall'inizio il linfonodo al collo ha ridotto le sue dimensioni, la stanchezza dopo i primi tempi è diminuita. Esami del sangue nella norma ( solo LDH leggermente alto a 245, valore normale 220 ), elettrocardiogramma nella norma.

Gli effetti collaterali della terapia sono soprattutto la febbre con picchi a 39 ( accompagnati da fortissimi tremori dalla durata di 1 ora ) e giornalmente sempre nel range 37,5 /38. A causa di questa tossicità che persisteva da 15 gg l'oncologo ha deciso di interrompere per qualche giorno la terapia. Ora la febbre è andata via e tra 2 gg dovrebbe ripartire la terapia.

A fine mese TAC di controllo per verificare anche gli altri linfonodi inguinali e addominali come stanno reagendo. Speriamo bene.
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Utente
Utente
Buonasera dottore,
non so se sta seguendo ancora questo post ma avrei una domanda da farle.
Oggi, mia mamma che nell'ultimo mese vive di alti e bassi dovuti alla febbre ( spesso a 39 per 4/5 gg di seguito ) da terapia, ha effettuato gli esami del sangue.
A parte l'LDH che pian pianino sta crescendo ( tre mesi fa era 250 , oggi 295 ) per la prima volta ha ricercato alcuni marcatori. Sono quasi tutti nella norma tranne il CA 15-3 che era 40 ( valore normale 30 ) e la FERRITINA che era 1000 ( valore normale 200 ). Secondo lei questi valore erano alti anche nei mesi scorsi essendoci metastasi in circolo ( ma non aveva fatto questi esami ) o sono valori che indicano un peggioramento ?

Grazie mille
Buona serata
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