Scomparsa metastasi epatica

Buongiorno dottore, le sottopongo il mio caso:
Ho subito una quadrantectomia per k mammario (T2N0, G3, herb2 neu +3, recettori 70-90%), con METASTASI epatica sincrona di 16 mm nel 7°s.
Mi sono sottoposta a 6 cicli di chemio (taxotere+herceptin) e, alla fine del ciclo, la TAC referta che la metastasi è passata da 16 mm a 10.
A seguire ho fatto 3 volte (ogni 21 gg) l'herceptin e all'ultimo controllo sia la TAC-PET che l'ecografia non evidenziano più lesioni sospette in senso secondario ne al fegato che negli altri distretti.
E' normale che la metastasi sia scomparsa?
Ora i medici stanno pensando si stanno confrontando con un radiologo per verificare se è possibile termoablare la zona dove è/era presente la metastasi.
Pensa che sia meglio la termoablazione o un intervento chirurgico "di pulizia"?
I miei oncologi mi dicono inoltre che dovrò contiunuare con herceptin oltre al decapeptyl che già faccio da 8 mesi, invece, un altro oncologo sostiene che sarebbe meglio fare 3/4 mesi con xeloda per cercare di combattere eventuali cellule in circolo e magari eradicare la malattia. Cosa ne pensa?
Ho sentito anche parlare di un protocollo con Tdm1+pertuzumab (trastuzumab+capecitabina+pertuzumab), crede possa fare al mio caso?
Grazie

[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Ho avuto vari casi come il suo e confermo che se la terapia funziona, le metastasi possono scomparire.
Certo il decidere cosa fare dopo è un problema in quanto si và "alla cieca" cercando di trattare una zona ove non vi è più evidenza di malattia.
La termoablazione è fattibile in determinate condizioni che le spiegherà meglio il radiologo interventista.
Mi sembra un pò eccessivo in questa fase giocarsi tutte le carte (Tdm1 +pertuzumab trastuzumab+ capecitabina+ pertuzumab). Procederei con l'herceptin in monoterapia.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore.
Oggi il mio oncologo mi ha proposto di continuare il ciclo di mantenimento con herceptin ogni 21 gg, al quale vorrebbe aggiungere Xeloda per tre mesi, al fine di fare un trattamento un po' più aggressivo.
Pensa che sia una selta equilibrata?
Infine non crede sia meglio come trattamento loco regionale l'intervento chirurgico?
Grazie Mille
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
dopo attenta valutazione l'oncologo mi ha proposto di continuare il ciclo di mantenimento con herceptin ogni 21 gg, al quale vorrebbe aggiungere Xeloda per tre mesi, al fine di fare un trattamento un po' più aggressivo che consolidi il risultato ottenuto e che magari debelli la malattia.
Per quanto concerne la termoablazione, il radiologo mi dice che non vedendo la metastasi non riesce ad avere la topografia della lesione e quindi non puo termoablarla.
A questo punto le chiedo:
a) aggiungere xeloda anche se non si vede più la metastasi crede sia una scelta equilibrta?;
b) Non sarebbe stata meglio se la lesione si fosse vista in modo da poter usare la radiofrequenza per bruciare la lesione eliminandola definitivamente?
c) la lesione potrebbe essere totalmente "uccisa" con la sola chemio?
d)crede che un intervento di "pulizia" possa essere efficace?
d) infine è possibile che la lesione non capti solo perchè sia "spenta" metabolicamente?

mi perdoni ma sono un po confusa, non so se è meglio ora che la lesione non si vede o, paradossalmente, se era meglio che questa si vedesse in modo da poterla trattare localmente.

grazie
[#4]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Beh diciamo che è meglio ora, ance se comprendo bene che operare alla cieca è difficile(non lo farei)

Sinceramente non saprei se usare adesso la capecitabina o eventualmente riservarla ad un'eventuale uso (sempre che ne sia necessario) con il lapatinib (Vista la buona risposta con l'herceptin).
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