Ca lobulare mammella: chemioterapia

sono un medico di medicina generale e mi permetto di chiedere un parere circa la situazione oncologica di una mia cara amica e collega di 49 aa, in perimenopausa (U.M. aprile 2009) recentemente operata (luglio 2009) di mastectomia settoriale sin. e DLA per un carcinoma mammario. L'istologia ha dimostrato: carcinoma lobulare infiltrante (cm 2,1) a margini di accrescimento di tipo infilitrativo e con marcata reazione desmoplastica in assenza di infiltrato linfocitario tumore-associato. Presenza di emboli neoplastici endolinfatici. Nel restante ambito sparsi focolai di neoplasia lobulare di basso grado (LIN) ed alterazioni displasiche. Cute indenne da infiltrazione neoplastica. Grading G2. Margini di exeresi indenni. Metastasi carcinomatosa (mm.9 su sezione istologica) nel I linfonodo sentinella e micrometastasi nel secondo linfonodo sentinella; indenni i 14 linfonodi ascellari prelevati. Recettori estrogeni positivi >80%, progesterone positivi >80%, Ki67: indice marcatura 15-20%; HER-2 negativo. (pT2G2N1a) La neoplasia tuttavia era presente in precedenza: mmx sospetta circa 9 mesi (in premenopausa?) prima con un agoaspirato tuttavia negativo che ha "tranquillizzato" la paziente e le ha fatto ritardare ulteriori accertamenti.
Vorrei chiedere, oltre alla (credo) ovvia ormonoterapia (anastrozolo o letrozolo?) e la RT locale
1)quale procollo chemioterapico è consigliabile (il tradizionale CMF o il FEC-la paziente non presenta cardiopatie note)?
2)usare protocolli con docetaxel/paclitaxel ? In caso affermativo associarli ad antracicline e come?
3)quale prognosi ha questa paziente?
4) l'uso di antracicline o docetaxel/paclitaxel non "brucerebbe" questi farmaci in caso di recidiva?
5) Sarebbero meglio 6 oppure 8 cicli (mi sembra di aver letto un lieve aumento di risposte)?
Grazie e cordiali saluti
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Collega,

la neoplasia si presenta di dimensione tale da dover necessariamente procedere con la combinazione di chemioterapia ed a seguire RT + ormonoterapia. A rafforzare questa strategia contribuisce grandemente il coinvolgimento linfonodale. Lo schema che seguirei è 4 EC (epirubicina e ciclofosfamide) + 4 docetaxel (Taxotere). Tale schema contiene sia antraciclina che taxano. L'ottica non è di pensare ad un eventuale dopo ma di pensare ad una adiuvante che sperabilmente eradichi definitivamente una eventuale malattia minima residua. Peraltro la mammella anche in fase metastatica (del che facciamo i debiti scongiuri) ha molte valide armi. Direi che in questa fase (se non è già stata eseguita) è opportuna una stadiazione completa a mezzo TC total body con mdc e scintigrafia ossea.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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