Scelta terapia adiuvante in seguito ad intervento di quadrantectomia e linfoadenectomia

Ho subito un intervento di resezione mammaria QII della mammella dx con linfoadenectomia ascellare, dall'esame istologico risulta la seguente diagnosi:
carcinoma lobulare moderatamente differenziato, diametro della neoplasia cm 0,8
scarso infiltrato linfocitario peritumorale.Margini esenti da infiltrazione neoplastica .Linfonodo esente da ripetizione neoplastica metastatica.Micrometastasi( <mm2 ) in un linfonodo ascellare su sedici isolati.
pT1b , pN1mi, pMX , G2 .
RECETTORI: Estrogeno(clone6f11, Novocastra):80%; intensità +++
Progesterone(clone16, Novocastra):80% ; intensità +++
Ki67( MIB1, Dako): <5%
Cerb-B2 (Policlonale, Dako): debole ed incompleta colorazione
di membrana delle cellule
neoplastiche (score 1+)

La mia domanda è questa : assodato che con tale diagnosi la radioterapia è scontata, per cio che riguarda la terapia farmacologica è a vostro parere necessaria / consigliata una chemioterapia (CMF , FEC ) oppure ritenete sia sufficiente una terapia ormonale tipo tamoxifen o simili???Grazie .
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non si può certo rispondere alla sua richiesta tramite Internet perchè trattandosi di un quadro bordeline (nonostante la micrometastasi la maggior parte dei fattori prognostici sono favorevoli) la decisione è frutto di un franco coloquio vis a vis con il suo oncologo sui rischi/vantaggi della chemioterapia.

In considerazione della sua giovane età non mi meraviglierei se la chemioterapia adiuvante fosse consigliata dal suo oncologo.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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