1) si concentrava all'altezza del tendine rotuleo - che tuttavia non duole alla palapazione -

Buongiorno,
sono un podista amtore di 31 anni (maschio, 175cm; 68kg) e dopo un periodo di allenamento intenso in preparazione di una gara ho iniziato a sentire un dolore anteriore al ginocchio sinistro.
Il dolore era diffuso intorno e sotto la rotula e in altri punti condizionatamente al movimento effettuato:
1) si concentrava all'altezza del tendine rotuleo - che tuttavia non duole alla palapazione - durante l'estensione del ginocchio dopo lungo periodo di posizione seduta;
2) compariva scendendo le scale;
3) salendo le scale il dolore riguardava anche le insersioni del quadricipite femorale nel ginocchio.
In ogni caso nessuna parte dell'articolazione doleva alla palpazione, né era presente gonfiore.
L'ortopedico, dopo avermi visitato, ha diagnosticato hoffite e condropatia: mi è stato prescritto un ciclo di ionoforesi con artrosilene e assunzione di amedial bf.
Dopo il ciclo di ionoforesi la situazione è migliorata ma non è del tutto risolta: tentando uno squat sulla sola gamba sinistra il dolore invade tutta la parte frontale del ginocchio.
Effettuata risonanza magnetica, ho ricevuto il seguente referto:
"Presenza di falda fluida che dal recesso sottoquadricipitale si porta in quello infrarotuleo e scende nei paracondiloidei, marcatamente in quello mediale dove determina la disastasi dell'inserzione del retinacolo sul condilo femorale".
"Coesiste una grossalana ipertrofia delle pliche sinoviale".
"Assenza di alterazioni di segnale compatibili con lesioni traumatiche a carcio di entrambi i menischi, che presentano segni di sofferenza meniscosica".
"I legamenti crociati sono normali ma l'anteriore è circondato da un'ulteriore falda intercondiloidea".
"Non si apprezzano alterazioni di segnale riferibili a lesioni scheletriche evolutive".
Da quando è inziato il dolore ho interrotto gli allenamenti (circa 45 giorni ad oggi) a meno di due o tre sedute di "prova".
Chiedo cortesemente un parere su come far rientrare il problema, per il ritorno all'attività sportiva.
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Dr. Carmine Del Gaizo Ortopedico 62 4
gentile signore
la sua problematica sembra di verosimile "sovraccarico". il consulto del collega da cui è stato opportunamente visitato non ha presentato motivi per opzioni chirurgiche al momento. quanto evidenziato dalla rmn induce anche me, pur senza un esame obiettivo (sempre fondamentale per una corretta diagnosi)a consigliarle un trattamento di tipo conservativo.la falda liquida è una reazione della articolazione che soffre e non la patologia. ritengo utile per lei una visita "fisiatrica" per una corretta indicazione di tipo riabilitativo.rinforzo dell'apparto estensore (sicuramente insufficiente ex non usu ) ed eventualmente terapie strumentali associate potrebbero essere la strada giusta. nei casi resistenti buoni risultati può dare lavoro eccentrico sul rotuleo. in caso di persistenza della sintomatologia utile nuovo consulto ortopedico specialistico.
cordiali saluti.

Dr. CARMINE DEL GAIZO
"NEUROSPINE TEAM"

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Anzitutto la ringrazio, Dottore, per il suo parere. Vorrei chiedere ancora, però, su quale orizzonte temporale posso attendermi un miglioramento stabile e significativo.
Ripeto, infatti, che permango in stop atletico da più di un mese e mezzo ormai, ma i sintomi non sono scomparsi e le sensazioni continuano a generare insicurezza.
Da un punto di vista puramente statistico, in base alla sua esperienza, quale periodo porterebbe indicarmi?
Ringraziando ancora invio cordiali saluti.
[#3]
Dr. Carmine Del Gaizo Ortopedico 62 4
caro utente,
credo che eventuali risultati potrebbe averli in 15-21gg di trattamento e quindi valutarne concretamente gli effetti.
ci tenga aggiornato.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Buongiorno,
scrivo per fornire qualche aggiornamento e chiedere un ulteriore parere in attesa di una prossima visita.

Dopo il ciclo di anti infiammatori (celebrex) di 20 giorni, ho sperimentato qualche miglioramento che non ha però coinciso con un pieno recupero.

Dopo il primo tentativo di corsa ho visto riacuirsi il dolore al ginocchio: in piedi e caricando la sola gamba infortunata, all'atto della flessione sento un forte dolore sopra la rotula (nelle prime ore), nei giorni seguenti si è poi verificata una diffusione dell'area infiammata anche al di sotto della rotula ed alla zona quadricipitale.

Inoltre, quando permango sdraiato per un certo tempo (e magari con i piedi accavallati, in posizione di relax), all'atto della flessione del ginocchio, sento dolore all'interno dell'articolazione. Il dolore sparisce dopo qualche ripetizione del movimento.

A qualche giorno dal tentativo di corsa il dolore si è affievolito ma non è scoparso.

Aggiungo poi i seguenti dettagli:
- riconosco un "clic" all'anca sinistra se eseguo un certo movimento (su internet ho cercato informazioni sulla questione che mi sembra possa ricondursi al fenomeno dell'anca a scatto interna);
- ho notato che il dolore successivo all'attività fisica interessa, almeno durante il cammino, anche la muscolatura del quadricipite in varie zone (laterale, mediale, e inguine in giù);
- il quadricipite sembra irrigidito, indurito, in tiro;
- a tratti sembra che l'interessamento riguardi anche la muscolatura posteriore della coscia.

Alla luce di quanto sopra, inizio a domandarmi se i vari sintomi siano in qualche modo correlati al problema al ginocchio...

In effetti anche nel periodo in cui ero sano e correvo, ogni tanto ho provato sensazioni di tensione o irrigidimento al quadricipite (specialmente quando la gamba sinistra si stendeva indietro a seguito della falcata in momenti di forte spinta).

Ricordo anche che l'ultimo giorno di allenamento precedente la comparsa del dolore al ginocchio, mi lasciò con strani dolori o irrigidimenti alle cosce (in particolare la sinistra).

Mi domando poi come un problema muscolare, se pur causa di una infiammazione al ginocchio, non sia ancora rientrato dopo tutto questo tempo e continui a creare problemi al ginocchio stesso.

La prossima settimana effettuerò una visita presso un centro specializzato in medicina dello sport, ma gradirei comunque, se possibile, un parere.

Cordiali saluti.
[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Nella visita specialistica di metà dicembre mi è stata diagnosticata una tendinite rotulea ed hoffite (in pratica una conferma della prima diagnosi). Ho iniziato l'assunzione di un ennesimo antifiammatoria per via orale ed un ciclo di fisioterapia riabilitativa (laser, tecar, ionoforesi, elettrostimolazioni, rieducazione femorale, ecc.).
Dopo il primo mese di fisioterapia non ho riscontrato rilevanti benefici: scendere le scale continua ad essere doloroso, così come lo è il mezzo squat sulla gamba malata ed vari altri tipi di movimento.
A metà gennaio visita di controllo presso lo stesso centro specialistico. Avendo riferito l'esito deludente della fisioterapia, mi è stato detto di proseguirla e di iniziare a correre su tapis roulant con incrementi progressivi dei tempi (anche in presenza di dolore, interrempendo solo in caso di peggioramento). Ancora mi è stata richiesta una ecografia e delle analisi del sangue (anche se dalla visita clinica lo specialista la esclude, vuole verificare eventuali cause del tipo artrite rumatoide, ecc.).
Dopo la visione dei referti di cui sopra ed in caso di ulteriore insuccesso della fisioterapia, il medico pensa di prevedere l'utiulizzo di fattori di crescita.
Al momento ho effettuato l'ecografia e sono in attesa dei risultati delle analisi del sangue. Continuo la fisioterapia e sono arrivato a 20 min su tapis roulant mantenendo costanti i sintomi di dolore descritti sopra.
Posto qui di seguito il referto ecografico.

Ecografia ginocchio sinistro
Lo studio ecografico comparativo del ginocchio documenta, a sinistra, modica condizione di sinovite sottoquadricipitale con calcificazione di 6.2mm del quadricipite.
Modica deformazione fusiforme prossimale rotulea con spessore di 5.6mm con area di ipoecogenicità di 0.133x0,210cmq.
Ispessimento del peritenonio superficiale e profondo ed incremento di ecogenicità del corpo di Hoffa.
Minima patologia di inserzione del tendine della zampa d'oca.
Modica, alterata, ecostruttura di inserzione prossimale rotulea a destra.
Conclusioni: tendinosiprossimale rotulea a sinistra con segni indiretti ecografici di maltracking femoro rotuleo.

Sono ormai in stop atletico da circa 4 mesi ed anche nella normale vita da sedentario ho problemi. E' veramente difficile sostenere psicologimante la situazione, il perdurare della quale senza miglioramenti sostanziali o anche solo parziali (a parte la iniziale fase di infiammazione acuta) rende difficile sperare nel futuro.

Chiedo gentilmente un parere circa le mie possibilità di recupero (tornerò ad avere una vita normale da sendentario? e da sportivo?) e sui possibili passi da intraprendere (questi fattori di crescita possono essere efficaci? ne vale la pena? chirurgia?).

Grazie mille per i vostri eventuali pareri.
[#6]
Dr. Carmine Del Gaizo Ortopedico 62 4
caro utente,
l'ipotesi dei fattori di crescita mi lascia perplesso e in ogni caso non riesco a coglierne fino in fondo il significato in relazione alla problematica (almeno da quanto si evince nelle sue relazioni).
la chirurgia è una ipotesi. come le dicevo all'inizio la strada del trattamento conservativo, se insufficiente, doveva essere seguita poi da una valutazione di tipo ortopedico chirurgico.
senza averla visitata non posso sinceramente esprimere un parere su quale tipo di intervento eventualmente orientarsi(intervento "tradizionale" sulla biomeccanica rotulea? solo sul sul tendine?)
è necessario capire cosa effettivamente provoca il suo dolore e cercare di agire su quello.
ci tenga aggiornati.
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Egregio Dottore,
ringraziandola per il suo commento, chiedo gentilmente un chiarimento circa la sua perplessità in relazione alla soluzione dei fattori di crescita che mi è stataprospettata.

Da profano, questa soluzione, in seguito all'insuccesso della fisioterapia, e come possibile opzione prima di giungere alla chirurgia, mi sembra non sia completamente "fuori tema".

Di cosa si tratta di preciso? Non può essere utile nel mio caso (la cui natura ritengo, dopo le varie analisi, sufficientemente chiara)?

La prego di chiarirmi il suo pensiero: ciò di certo aggiungerà elementi utili alla mia valutazione delle soluzioni che mi verranno proposte.

Grazie e cordiali saluti.