Coxoartrosi femorale


Ho 45 anni e pratico nuoto,il mio lavoro è quello di Vigile del fuoco.Inizio ad avere fitte e disturbi regolari ogni giorno,senza dimenticare le limitazioni di movimento che ormai mi porta una coxoartrosi bilaterale,molto accentuata sull'anca sinistra.Dopo aver effettuato visite specialistiche, ho già deciso di essere operato a Giugno dell'anno a seguire,ma entro tale data dovrò deicdere in che modo,perchè ho saputo da amici e dagli stessi dottori che esistono due tecniche operative,quella di una protesi in ceramica7ceramica,con il taglio della testa del femore e quella del rivestimento della testa del femore senza l'asportazione di questa.Vorrei sapere quale delle due tecniche può essere considerata più duratura e robusta dell'altra,quale delle due la migliore soluzione.Grazie
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Con i limiti del consulto a distanza le posso dire che nel suo caso sarebbe più opportuna la protesi di rivestimento.
Le spiego per quale motivo.
In genere le protesi possono durare, in base all'uso che se ne fa, dai 15 ai 20 anni. Lei è un soggetto giovane.
Impiantando la protesi di rivestimento (sostituzione solo della parte femorale con conservazione del collo) si garantisce 10 - 15 anni di tempo per poter passare alla protesi classica (sostituzione della parte femorale ed acetabolare). Questa può durare 20 anni. Potrà poi esser sostituita da una protesi di revisione (ulteriori 20 anni).
Quindi a conti fatti nel caso in cui faccia una protesi di rivestimento avrebbe il tutto una durata di 65 aa.
Nel secondo caso invece il tutto avrebbe una durata di 40 anni.

Spero di non averla ulteriormente confusa.

Cordialmente

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Sono d'accordo con il collega, sebbene abbia alcune riserve e alcune precisazioni: è importante valutare molto attentamente il Suo caso visitandola e valutando le radiografie:
se mi sento di escludere l'ipotesi ceramica/ceramica (resitente all'usura ma suscettibile ai traumi con rischio di rottura della ceramica), sicuramente nel suo caso bisogna pensare ad una testa femorale metallica di grandi dimensioni. Questo tipo di soluzione le offre una elevata resistenza anche all'uso "pesante", e un'ottima escursione articolare.
La scelta di una testa metallica di grandi dimensioni ci offre diverse opportunità, qui elencate dalla meno alla più invasiva:
- La protesi di rivestimento
- La protesi a risparmio del collo femorale
- La protesi "classica"

Quando si impianta una protesi poco invasiva lo si fa nella speranza di poter trovare, al successivo reintervento, un buon osso e rendere più semplice l'intervento di revisione (con migliori risultati per il paziente).
Però la scelta della protesi meno invasiva va calibrata bene e valutata attentamente paziente per paziente: meno invasiva è la protesi, minore è "la presa", per dirla in parole povere, che questa fa sull'osso.
Quindi prima di scegliere una protesi di rivestimento è necessario essere sicuri di non intraprendere una strada troppo rischiosa, che porterebbe alla necessità di un reintervento dopo pochi anni.
Recentemente abbiamo operato un vigile del fuoco, e nel suo caso abbiamo optato proprio per una protesi a risparmio di collo femorale, che offrirà al paziente un punto di partenza di base ottimale per una eventuale successiva revisione (si spera fra molti anni) e nel contempo lo mette al sicuro da alcune complicanze tipiche della protesi di rivestimento.
Anche la protesi "classica" nel suo caso non sarebbe da escludere a priori: tenga presente che proprio per la loro ben documentata efficacia e per l'esperienza nell'uso di queste protesi, alcuni modelli vantano percentuali di sopravvivenza dell'impianto a 20 anni di distanza compresi tra il 90 e il 100%.

Riassumendo:
1. Nel suo caso sicuramente opterei per la testa metallica di grandi dimensioni
2. Rivestimento, risparmio di collo o protesi classica? Tutte le tre soluzioni hanno pregi e difetti: l'importante è valutare bene il caso insieme a lei e utilizzare materiale protesico di prima qualità
3. L'intervento deve essere preferibilmente eseguito da un centro specializzato in chirurgia dell'anca, in maniera da garantire un rispetto anatomico e tissutale tale da conservare al meglio la Sua anca per le revisioni chirurgiche che negli anni a venire si renderanno necessarie.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringraziando per i pareri esaustivi dei dottori che mi hanno risposto gentilmente,convengo che una protesi di rivestimento sia la migliore soluzione,anche se questa non mi era stata consigliata dallo staff medico che mi dovrebbe operare,mi sovviene che mi è stato accennato di un pericolo per quanto riguarda le parti metalliche,ovvero che nel tempo qualche microscopico elemento metallico derivante dallo sfaldamento protesi possa andare in circolo nel sangue e arrivare a ledere nel lungo periodo parti importanti,come nei polmoni o nella massa cerebrale.Mi chiedo come possa accadere ciò essere se il materiale usato è il titanio?Cordiali saluti e ringraziamenti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile utente, il metallo a diretto contatto con l'osso è una lega di titanio, mentre invece il metallo con cui sono rivestite le parti articolate tra loro (la testa e la coppa acetabolare) è una lega di Cromo-Cobalto.
Deve sapere che se il titanio ha ottime caratteristiche di biocompatibilità, ha solo mediocri caratteristiche di resistenza all'usura, e soprattutto la lavorazione del cromo-cobalto consente di avere una superficie più liscia e a minore attrito. Per questo, per le superfici sottoposte ad attrito, si sceglie il Cromo-Cobalto e non il titanio. Ciononostante, l'attrito tra la testa e il cotile può rilasciare una minima quantità di ioni di metallo, con possibile reazione di intolleranza da parte dell'ospite e fallimento della protesi.
Le devo però specificare che questa non è una complicanza cui è soggetta solo la protesi di superficie, ma TUTTE le protesi a testa metallica e cotile metallico (che sono le più indicate nel Suo caso).
Ma a mio avviso val la pena di correre tale rischio (piccolo), poiché rinunciare al metallo-metallo significherebbe due cose: o accettare il compromesso della ceramica-ceramica (inadatta, causa fragilità, a un uomo robusto e attivo) oppure ripiegare sulla ceramica-polietilene (che però è una soluzione a ridotta resistenza all'usura e che noi impiantiamo solo agli ultrasettantenni)...
Detto questo, scelta la soluzione metallo-metallo, ci rimane se valutare il rivestimento, la protesi a risparmio di collo femorale o la protesi classica (vedi la mia precedente risposta).
Il rischio della protesi di rivestimento rispetto alle altre due è rappresentato dalla possibilità di necrosi del residuo di testa femorale e al fallimento precoce dell'impianto. Ma come le dicevo, per valutare preventivamente tale rischio e per scegliere il tipo di impianto è necessaria una valutazione del Suo caso clinico.

Distinti saluti.
[#5]
dopo
Utente
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Ringraziando per l'ulteriore chiarimento,distinti saluti.
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