Sidrome algodistrofica o altro?

La settimana del primo marzo comincio a correre 1 ora al giorno a giorni alterni. Arrivata al venerdì (5 marzo) comincio, prima ancora di iniziare la corsa ad avvertire un fastidio al ginocchio destro, sotto la rotula (all’altezza della tibia e nel lato interno) ma non ci dò molto peso. Dopo qualche ora comincio a sentire dolore anche alla gamba destra e nei giorni a seguire diventa insopportabile tanto da costringermi ad andare al pronto soccorso il lunedì successivo (8 marzo). Sento le ginocchia come “incastrate in una maschera di ferro”. Non riesco a muovere le gambe e quasi a stare in piedi. Mi fanno una radiografia in 2 proiezioni ad entrambe le gambe. E questo è stato l’inizio.
PRONTO SOCCORSO(8 aprile 2010)
Diagnosi: “gonalgia dx e sn da maleallineamento rotuleo con sospetta condropatia rotulea” che verrà confermata dalla rx che mi hanno fatto. Prognosi: 7 gg di riposo funzionale assoluto e divieto di attività fisico-sportiva. Si prescrive TM con Taigalor 8 mg 1 CP per 2 volte al die dopo i pasti (5-6 gg), Omeprazolo 20 mg e controllo in ambulatorio ortopedico tra 7 gg.Ritirata la lastra non mostra lesioni fratturative ma si consigliava un controllo RX a breve tempo.
ORTOPEDICO N°1 (18 marzo 2010):
Diagnosi: Condropatia femoro rotulea e femoro tibiale (controllo tra 60 gg)
Terapia:Amedial BF 1 bustina al giorno per 60 gg e Dona fiale a giorni alterni per 60 gg.
Esito Risonanza(2 aprile 2010):
“Si osserva alterazione della spongiosa dell’emipiatto tibiale mediale bilateralmente, con iperintensità nelle sequenze T2 pesate, in rapporto ad edema midollare di probabile significato algodistrofico. Sottile stria fissurativa del corno posteriore del menisco interno bilateralmente, più evidente a destra con decorso obliquo.
Nei limiti della norma il segnale del menisco esterno.
Nei limiti della norma i legamenti crociati e collaterali.
Non significativo aumento della quota fluida articolare.
Modesti fenomeni sinovitici del corpo adiposo di Hoffa.
Normali i tendini dell’apparato estensore.
Rotula in asse al grado di flessione in esame”.
16 aprile 2010
Dolore diverso dal solito, non più come inizialmente sotto la rotula e lateralmente all’interno delle ginocchia ma esattamente sopra la rotula. La gamba inizia a diventare bollente (o almeno questa è la sensazione). Il medico di base vedendo la RM dice che è MENISCOPATIA. Fa una manovra ma non sento dolore. Dopo qualche ora però arriva il dolore anche al lato esterno del ginocchio (la sensazione è una lametta nella piegatura esterna del ginocchio destro).
ORTOPEDICO N° 2 - 24 aprile 2010
ALGODISTROFIA causata dal non aver messo le stampelle a marzo al momento del “trauma” Terapia: Clody 1 volta a settimana più antinfiammatorio Celebrex (1/die) e 1 mese di fisioterapia (idroterapia, elettrostimolazione e magnetoterapia). RM tra 1 mese.
Ora: dopo sforzo le ginocchia diventano bollenti e il dolore persiste anche a riposo.
Secondo lei cosa può essere?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è assolutamente possibile dalla sola descrizione che ha fatto decidere di cosa si tratti, nè quindi se la terapia possa essere o no corretta.
A mio parere bisogna ricominciare il percorso con un solo ortopedico specialista del ginocchio che La possa seguire ripetutamente, valutare l'evoluzione della patologia, capire se le immagini RMN possono essere responsabili della sintomatologia, decidere se fare accertamenti anche in altre direzioni, ecc. , e in questo modo suggerire e se necessario modificare le terapie. A Roma c'è solo l'imbarazzo della scelta (Gemelli, Cattolica, Campus biomedico, CTO, Fatebenefratelli,San Carlo, ecc)
Nel frattempo è ovviamente necessario sospendere qualsiasi attività fisica.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
La ringrazio. Vorrei però chiederle se dal referto della RMN del 2 aprile (che ho riportato sopra) risulta o meno la condropatia rotulea o se posso per il momento escluderla. L'edema midollare può essere stato determinato da un sovraccarico delle ginocchia? E la sindrome algodistrofica cos'è?
Grazie mille.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La RMN del 2 aprile non parla di condropatia, ma questo non vuol dire che la possa escludere.
Lìalgodistrofia è una "Decalcificazione localizzata di un segmento osseo, in conseguenza di traumi, interventi chirurgici, immobilizzazione prolungata,dovuta ad alterazione del sistema nervoso simpatico che influenza in modo negativo il microcircolo"
Tutte le diagnosi, e così pure la diagnosi di condropatia e quella di sindrome algodistrofica, possono derivare solo dalla visita diretta e mai dalla sola RMN. Di conseguenza solo l'ortopedico che L'ha visitata può rispondere alle Sue domande in modo specifico
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
La ringrazio.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore,
dopo due mesi di terapia la situazione è migliorata ma continuo ad avere dolore soprattutto alla gamba destra (quella messa peggio). Oggi ho ritirato la nuova risonanza e l'esito è
-compartimento interno
normale il legamento collaterale
normale il menisco
-pivot centrale
normali i legamenti crociati
-compartimento esterno
normale il legamento collaterale
normale il menisco
non lesioni osteocartilaginee
assenza di versamento endoarticolare.

Ora mi chiedo, è possibile che le strie fissurative si siano magicamente cancellate?Perchè continuo ad avere questi dolori?Da cosa può dipendere?
Mi scusi ma non so davvero cosa pensare..
La ringrazio.
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Dimenticavo di dirle che ultimamente sotto la rotula destra sento come una "pallina" dura e che nella risonanza in quel punto c'è una macchia nera(che aderisce alla pelle esterna credo)che nella prima risonanza non c'era...c'è anche nell'altra gamba quindi magari non è niente, penso che se ci fosse stato qualcosa nel referto ci sarebbe scritto, giusto?Inoltre l'inizio della tibia è "frastagliato" e non lineare come dovrebbe (cosa che avevo notato anche nella lastra iniziale).
Il dolore potrebbe dipendere da reumatismi o questioni di circolazione?O da cosa altro?Forse un problema del Sistema nervoso simpatico (algodistrofia)?
La ringrazio.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Senza poter vedere le immagini e confrontare gli esami fra loro (e il tutto senza una visita diretta) non è assolutamente possibile rispondere alle Sue domande, che vanno quindi poste all'Ortopedico che La segue.
Gli elementi descrittivi (pallina dura, macchia nera, tibia frastagliata) non consentono di formulare ipotesi che siano abbastanza fondate da fornirLe elementi utili.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Salve,

scrivo questo messaggio sperando possa essere d'aiuto a chi ha avuto lo stesso problema.
Mi son fatta seguire da un solo specialista che ripercorrendo la storia clinica mi ha diagnosticato una sindrome algodistrofica causata da una rottura delle spongiose tibiali, dovuta ad eccessivo sforzo, non ben curata (al pronto soccorso non l'hanno riconosciuta e non mi hanno prescritto le stampelle). Sarebbe bastata una settimana di riposo e stampelle per evitare la sindrome che ho comunque risolto con 1 mese di riposo e fisioterapia. Nulla di serio quindi. Ogni tanto quando cambia il tempo il destro si fa un pò sentire ma penso ci vorrà un pò di tempo perchè anche questo fastidio sparisca. La pallina altro non è che una piccola cisti sebacea.
Grazie mille per i consigli, siete una fonte preziosa.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Mi fa piacere sapere che ha risolto il problema, che ha accolto il mio consiglio di farsi seguire da un unico specialista e, soprattutto, che abbia sentito il desiderio di condividere con noi e con gli altri utenti la Sua esperienza.
Ogni caso è diverso dall'altro, anche se apparentemente i sintomi possono sembrare coincidenti, e la cosa importante è scegliere uno specialista di fiducia e seguirlo per tutto il percorso, anche se i risultati iniziali non sono quelli sperati. Tornare dallo stesso medico e spiegargli che la cura non sta dando risultati permette allo specialista di correggere il tiro, di prendere in considerazione altre ipotesi, di rivalutare la diagnosi e/o la terapia. Passare a un altro medico vuol dire ricominciare ogni volta daccapo.
Grazie ancora