Distacco parcellare del terzo maleolo

carissimo professore sono veramente preocupato a causa di un trauma che ho riportato alla caviglia sn. Ho subito una distorsione alla caviglia sn in senso rotativo, dopo che un peso mobile mi è caduto sulla caviglia, facendomi girare la stessa in rotazione da destra verso sinistra. Mi sono recato al centro traumatologico. Mi hanno fatto diverse radiografie diagnosticandomi: " trauma distorsivo tibio tarsico con distacco parcellare del terzo maleolo". A causa della caviglia molto gonfia mi hanno aplicato uno stivaletto aperto dicendomi di ritornare dopo cinque giorni. al quinto giorno la dopo aver tolto la "valva" la caviglia era ancora gonfia, ragion per cui mi hanno datto altri sette giorni prima di aplicarmi l'eventuale gesso definitivo. A casa le cose non vanno tanto bene, quando mi alzo dal letto o dalla poltrona, dove tengo la gamba in alto con due cuscini, sento un forte bruciore che si irradia alla caviglia e al pide il bruciore passa subito dopo che torno a posizionare la gamba in alto. E normale ? devo preocuparmi, premeto che sto facendo anche le punturine in pancia. Inoltre vorrei sapere i tempi di recupero e a cosa devo stare attento durante e dopo la degenza.
Ringrazio in anticipo certo di una cordiale risposta.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Gentile utente, è più che normale che i fastidi aumentino quando prova a mettere in basso il piede. Infatti, non potendo muoverlo, i muscoli che normalmente "pompano" il sangue verso l'alto non possono adesso esplicare questa funzione. Per il gonfiore della caviglia, oltre alla profilassi antitrombotica che sta eseguendo sottocute, potrebbe aggiungere della terapia medica con funzione drenante che il suo medico potrà tranquillamente prescriverle. Per i tempi di guarigione, dovrà avere pazienza per qualche settimana e poi potrà, se necessario, eseguire un trattamento riabilitativo con fisioterapista. Cordialità

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

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Utente
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la ringrazio infinitamente dr.Colì, la preocupazione era davero tanta. Spero di poter vedere un pò di mare almeno a settembre. Col gesso fisso penso di potermi muovere di più.
Distinti saluti.
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egregio dott. Colì, come le avevo detto due settimane ho avuto il distacco parcellare al terzo maleolo. Oggi sono imobilizato col gesso fisso fin sotto il ginocchio. L'ortopedico ritiene di non caricare assolutamente l'arto interessato, e in più mi ha fatto applicare il gesso con le dita e la base del piede legermente piegati verso il ginocchio. Mi ha fatto fare anche delle lastre in gesso subito dopo averlo aplicato. L'esito delle lastre e il seguente: "frattura ben ridota, contenuta in gesso. Devo tornare al cto venerdì 27, e cioè a un mese esato dall'infortunio. Caro professore, cosa mi aspetta per il 27 ? la rimozione del gesso ? o ci sarà dell'altro ?

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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Gentile utente, la posizione utilizzata nella confezione del gesso è quella corretta per ottenere una riduzione del malleolo posteriore della tibia. Ritengo che dopo il controllo radiografico del 27 agosto, potrà cominciare a caricare tutelato con gesso. In base all'esito della radiografia di controllo si deciderà anche per quanto tempo sia necessario portare ancora il gesso da carico. Ci tenga informati
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Utente
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sono contento della sua gentile risposta, un pò meno della prospettiva di dover portare ancora il gesso. A causa del gesso la notte sono in uno stato di dormiveglia. sono costretto ad assumere un unica posizione, cioè con il piede sopra il cuscino rivolto solo verso l'alto e mai ai fianchi destro o sinistro. La mattina mi sveglio spesso con dolori al fianco destro che passa dopo che mi alzo e mi sposto nella poltrona. egregio dottor. Colì almeno la notte posso girarmi in uno dei fianchi ? Onde evitare di svegliarmi con i dolori ? E ancora quanto sarà lunga la degenza ?
La ringrazio infinitamente di dedicarmi un pò del suo tempo, i suoi consigli mi sono di conforto in un periodo "no" della vita.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Chi le ha detto che non può dormire di fianco? L'accortezza di stare steso e di tenere il piede in alto, era necessaria all'inizio quando il piede era tanto gonfio da non poter confezionare il gesso chiuso. Adesso, l'accortezza di tenere il piede in alto è necessaria solo durante il giorno quando siede. Durante la notte, può tranquillamente assumere la posizione che ritiene più comoda (salvo quella di stare steso nel letto con le gambe fuori a ciondoloni....), almenochè non dovesse notare che le dita del piede si gonfiano o avere l'impressione che il gesso diventi più stretto. Buon riposo!!!
Cordialità
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carissimo dott.Colì, il fatidico 27 agosto è finalmente giunto. Dopo la prassi della rimozione del gesso, e le rx sono andato a fare la visita dall'ortopedico (sempre in sala gessi). Bene la diagnosi di dimissione è la seguente:
" presa visione degli esami radiografici la frattura è ben consolidata, si concede carico moderato e prudente". Non credevo ne alle mie orecchie, ne ai miei occhi. L'ortopedico mi ha fatto fare dei giri nella stanza con l'apoggio delle stampelle e mi ha congedato dicendomi di fare delle passegiate nel bagnoasciuga del mare (che da noi è a due passi). Niente gesso e niente terapia. Io comunque continuo ad acusare dolore apogiando il piede interessato, inoltre quando lo apoggio e faccio dei giri (in casa), diventa viola. L'arto interessato è ancora gonfio, certo non come prima, ma mi impedisce i movimenti liberi del piede. L'ortopedico mi ha spiegato che il gonfiore sparirà col tempo e il carico e la riabilitazione completa averrà solo tra tre mesi. Mi ha racomandato particolare attenzione e di non esagerare nei primi giorni. Caro dott. Colì cosa ne pensa ? Sono contento dell'esito dei referti, ma allo stesso tempo sono preocupato nel vedere il piede e la caviglia sn ancora malconcia.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Mi fa piacere apprendere le ultime prescrizioni che ha ricevuto e che sicuramente mi sento di condividere. Le condizioni circolatorie miglioreranno come le ha anticipato il collega con la deambulazione e con l'idromassagio in acqua. Comunque, quando deve stare fermo, cerchi di mantenere il piede in scarico. Cordialità
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egr. dot.colì, le scrivo l'enesimo msg. poichè dopo 4 giorni senza gesso continuo ad accusare dolore in apoggio (sotto il calcagno), al punto di non riuscire a caricare totalmente, per cui faccio uso completto e costante delle stampelle. Inoltre nel collo del piede sento una totale irrigidità che non mi fa distendere il piede nel passo. Così sono andato dal medico di famiglia per decidere insieme il da farsi. Il medico mi ha consigliato di camminare con moderazione e sempre con l'ausilio delle stampelle, però mi ha detto che se la situazione di dolore e di irrigidità persiste sino alla fine della settimana, mi manda dal fisiatra. Carissimo dot. Colì a questo punto mi sorge un dubbio, l'ortopedico non mi ha dato fisioterapia perchè non c'era bisogno, oppure perchè vuole che muscoli e tendini guariscano di pari passo con la frattura del maleolo ??? Sarà pericoloso fare fisioterapia con il terzo maleolo fratturato in via di guarigione ???
distinti saluti
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Il trattamento fisioterapico l'aiuterà sicuramente a recuperare prima e meglio. Stia tranquillo, lo specialista fisiatra le consiglierà tutto quello di cui avrà bisogno. Cordilaità