Tenotomia/tenodesi capolungo bicipite

Buongiorno.
Ho 44 anni, sono alto 184cm. e peso 85kg.
Non lesioni o fratture ossee, buon trofismo muscolare, dieta ed igiene di vita.
Nel febbraio 2009, a seguito di uno sforzo, accuso intenso dolore fascia anteriore spalla dx(dominante).
Referto Eco: sublussaz.CLBB sulla piccola tuberosita' omerale per lesione della banda laterale del legamento coracoomerale. Subluss. non riducibile durante rotaz.int.della spalla e avviene superf.alle fibre piu'craniali del tend.sottoscap.,che risulta integro.Il tend. del bicip. presenta dimens. e aspetto morfostrutt. nei limiti. Non alterazioni della docc.omeral.(prof.circa 4mm). Non lesioni sovraspin. infraspin. Non versam.nei recessi articol.glenoomeral.e contesto borsa SASD.
Referto RMN: NON SOLUZ.di cont.del CLBB ben dislocato medialmente, iperintenso centralmente.Discrete manifestaz.tendinosiche del m.sovraspin.e sottospin. Spiccata ipetrof.manifestaz.artosiche articolaz.acrom.claveare con conflitto al passaggio miotend. del m.sovraspin. Modico versam.sottocoracoideo. Non versam.nella borsa SAD.
Sono sempre stato una persona molto attiva e dinamica, nella vita quotidiana e a livello sportivo(atletica leggera,nuoto,ciclismo),eccezion fatta per il periodo durante il quale mi sono curato per un Linfoma di Hodgkin (intervento sovra-claveare/latero-cervicale SX, chemio-radioterapia),a causa del quale,mio malgrado,ho altresi' dovuto interrompere gli studi di Ingegneria. Va sottolineato che l'aspetto FORTEMENTE DISTURBANTE era lo scatto che avvertivo all'interno della spalla, durante il nuoto o nei gesti quotidiani e la intra ed extra rotazione del braccio in posizione supina. FASTIDIOSISSIMO.
Ad aprile 2010, in artrosc. viene effettuato quanto di seguito descritto:
tenotomia-tenodesi dinamica del CLBB,sutura in PDS del sottoscapolare.
Labbro glenoideo smusso ma inserito.
Seguo alla lettera il protocollo riabilitativo:
mobilizz.passiva,attiva,potenz.muscolare graduale.
Mio malgrado,a tutt'oggi,PERMANE IL FASTIDIOSISSIMO SCATTO sopra descritto, con breve riflesso di algia, che pero'si manifesta poco piu' all'interno della spalla, forse, verosimilmente,riconducibile ad un "nuovo tipo di sub-lussazione"?!?! Ovvero, non e' piu'nel punto dove ebbe origine ma dopo l'intervento, si e' spostato. Esso puntualmente si presenta ogni qualvolta il braccio, da disteso innanzi a me(non avviene a 45 e 90 gradi), torna in posizione di riposo, a fianco al busto(radersi,usare il cambio in auto,fare la doccia,afferrare un bicchiere sul tavolo,ecc.). Superfluo aggiungere che tale situazione arreca NOTEVOLI DISAGI ALLA MIA VITA QUOTIDIANA.
Cosa e'accaduto con precisione?
Esiste un rimedio oppure si tratta di una situazione permanente?
Perche si e'deciso di recidere un tendine sano?
Esisteva una differente opzione di trattamento?
Nota: nella mia attivita' lavorativa e' preponderante l'uso delle braccia.
Grato ai Professionisti che vorranno prendere in esame il caso, ringrazio anticipatamente.
Distinti Saluti.
[#1]
Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente per noi che eseguiamo consulti on-line e' sempre molto difficile soddisfare pazienti come lei che hanno subito un intervento chirurgico e che purtroppo lamentano ancora problemi residui.
Un consulto clinoco telematico e' infatti privo della possibilita' di visitare il paziente e dunque totalmente privo della possibilita' di fare diagnosi.
Si puo' fare un commento a quanto da lei descritto in modo peraltro molto dettagliato.
L'intervento descritto e' perfettamente compatibile con la sintomatologia da lei descritta prima dell'intervento.
Non mi e' possibile nemmeno fare ipotesi sull causa dello scatto, peraltro diverso, che ora lei ancora lamenta.
Difficile pensare ad un nuovo tipo di sub-lussazione come da lei ipotizzato.
Essenziale una visita clinica diretta da uno specialista con chiara esperienza nella chirurgia dells spalla cui esporre la storia, mostrare la cartella clinica ed il foglio intervento e fa visitare la spalla.
Cordiali saluti

Dr. Roberto LEO

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto la ringrazio dr.Roberto Leo, per la solerzia nella risposta.

Mi scuso per il mio ritardo nel ringraziarla.
Ero negli Stati Uniti per un corso.

DEVO ANCHE AGGIUNGERE CHE LA SPALLA VOLGE LENTAMENTE AL MEGLIO.
CON L'AIUTO DEL SIGNORE, IL QUALE ASCOLTA LE PREGHIERE DELLA MIA MERAVIGLIOSA MOGLIE (PERSONA UNICA ET INSOSTITUIBILE) E DEL SOTTOSCRITTO.

Sono stato dimesso senza la visita del chirurgo ortopedico che mi opero' e "qualcuno", dall'alto, invio' l'ultimo medico frequentatore, assunto a svolgere mere mansioni burocratiche.

Egli, dopo un controllo sommario, scrisse la lettera di dimissione, non trattandomi come una persona, ma direi piuttosto come un "cliente - progressivo/nosologico", con il quale nessuno si relaziono' all'interno della struttura, costitutendo io, solo un insieme della "massa critica", che porta solo avanti il businness della struttura stessa.

Ortopedico che non si consulta con il radiologo, pur all'interno della medesima struttura, affidandosi solo al referto scritto, senza verificare "de visu", attraverso le scansioni, la veridicita' di quanto redatto.

Specialisti in radiologia, che dopo aver preso visione di varie RMN ed Ecografie, ovviamente recanti la data di esecuzione, presentate dal sottoscritto in ordine cronologico, chiedono espressamente:
"Quale di questi ha fatto per primo?"

Medici, MA NON POSSO, NON DEVO E NON VOGLIO GENERALIZZARE, POICHE' GLI ELEMENTI OTTIMI ESISTONO E PER MIA FORTUNA NE CONOSCO, che hanno scelto la facolta' prima e la professione poi (miei ex compagni di scuola di liceo) perche' figli di medici a loro volta, con valutazioni appena sufficienti per quanto concerne biologia, chimica, matematica, fisica, latino.
Pluri bocciati o puntulamente rimandati a settembre.

Si esprimevano in questi termini:
"Faccio medicina perche' dopo si guadagna".
Personalita' instabili, altere, egoiste, ciniche, verosimilmente degne di diagnosi quali il disturbo bipolare oppure, in alternativa, una forma ossessiva-compulsiva, purtroppo lesivi per il prossimo.

Recentemente ho incontrato un medico il quale assicura che l'uso della matematica, in medicina e chirurgia, e' nullo, eccezion fatta per il parto, dove "C'entra un po' l'idraulica".
Parole sue.

Quindi, le ricerche effettuate attraverso la matematica statistica ed il calcolo differenziale per la stadiazione delle malattie endemiche a nulla servono.

Come l'uso di vettori e risultanti per l'ortopedico, quando studia e ricerca le assialita' statiche e dinamiche di colonne vertebrali o arti inferiori, per decidere quale intervento e' piu' appropriato per il paziente, cercando di arrecare meno danno possibile.

Oppure la matematica in biochimica, per le dosi, la farmacodinamica, la farmacocinetica....

Se pensiamo che la matematica sia rimasta ferma ai tempi di Pitagora o del suo teorema tormentone o che molte persone siano del tutto indifferenti a questa che e' la regina delle scienze, speriamo di poter rivedere la nostra opinione.
La matematica, oltre a permeare tutti i gangli del sapere scientifico, da alcuni decenni e' prepotentemente entrata, con i suoi modelli, in svariati ambiti del nostro vivere quotidiano, attraverso gli algoritmi che ci permettono di inviare mms, navigare con i motori di ricerca, prevedere che tempo fara' nel week end, simulare scene d'azione nei films prodotti a Hollywood e molto altro ancora.

PURTROPPO L'UOMO E' CORROTTO, CORRUTTORE E CORRUTTIBILE.

ONESTAMENTE, HO CONOSCIUTO ALCUNI ILLUSTRI SCIENZIATI, CON I QUALI MI SONO RELAZIONATO PER NECESSITA' PERSONALI, CHE STIMO E APPREZZO A LIVELLO PROFESSIONALE ED UMANO.

Mi hanno ascoltato (uno dei "must" del medico unito al "non nuocere", come sancisce il Giuramento di Ippocrate), sono intervenuti e, a lavoro ultimato, abbiamo valutato insieme i risultati ottenuti, insieme.

AUSPICO FORTEMENTE DI NON ESSERE FRAINTESO, PER I FATTI REALI DA ME DESCRITTI.

RINGRAZIO NUOVAMENTE TUTTO LO STAFF MEDICO DI QUESTO UTILE SITO E SALUTO MOLTO CORDIALMENTE.
[#3]
Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Nessun fraintendimento
La sua e' stata una valutazione personale alla luce di esperienze verosimilmente poco professionali che si sono verificate e che si possono verificare sia negli ospedali pubblici sia nelle cliniche private convenzionate.
I motivi possono essere molti alcuni dei quali da lei espressi.
La ringrazio sentitamente per gli apprezzamenti.
Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

Leggi tutto