Contrattura trapezio

Non sapevo dove mettere la domanda e ho tirato a sorte tra fisioterapia, reumatologia e ortopedia. La mia domanda riguarda un dolore dovuto a un comportamento posturale generico sbagliato, mi hanno detto.

Premetto che ho una rettificazione cervicale da molti anni, poi, in seguito a due colpi di frusta in tre anni mi si è molto accentuata (ho proprio il collo dritto). Il mio fisioterapista ha inoltre diagnosticato un appiattimento della colonna dorsale, le scapole leggermente alate e una lordosi+scoliosi lombare e un forte piattismo dei piedi.

Il mio problema sta in una contrattura del trapezio dalla parte sx. Mi ha perseguitata per qualche mese un dolore in alcuni momenti molto forte, in altri meno, ma persistente: era situato nella zona esattamente a metà strada tra la spalla sx e il collo, verso la scapola (il trapezio per l'appunto): facevo fatica a girare la testa, sia da un lato che dall'altro. Da ferma mi dava fastidio e appena cominciavo a girare la testa mi provocava dolore molto forte: ero costretta a girare il busto.
Sono una nuotatrice, ma con questa contrattura non riuscivo e non riesco più a fare niente: più nuoto più mi "paralizzo".
Per più di un mese ho sospeso l'attività sportiva e nel contempo ho fatto delle terapie che comprendevano fisioterapia manipolativa della colonna cervicale e posturologia prevalentemente focalizzata sulla schiena.

Dopo essermi riposata e dopo aver fatto le terapie per un mese, il dolore è passato, quindi un paio di settimane fa ho ripreso a nuotare senza problemi, ma oggi, non so per quale motivo, si è ripresentato lo stesso dolore molto forte di due mesi fa, nello stesso punto: collo quasi totalmente bloccato, dolore presente sia che mi muova o che sia immobile. Lo sopporto a stento.

Sicuramente riprenderò a fare le terapie che ho sospeso, visto che sono state l'unica cosa che mi abbia fatto bene.

Nel mentre cosa potrei fare per ridurre il dolore?
Collare?
Ibuprofene? Muscoril?
Dovrò continuare con le terapie anche quando il dolore sarà passato?
E' possibile sistemare una rettificazione cervicale tramite terapia di posturologia?
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente, si è già fatta visitare da un fisiatra o un ortopedico che tratti prevalentemente il rachide? Il fisioterapista NON PUÒ fare diagnosi di alcun genere. C'è bisogno di una visita completa, accurata ed esaustiva, e se ritenuto utile dallo specialista, di esami strumentali mirati. Deve trovare la CAUSA del suo problema per fare una terapia mirata che cerchi di eliminare le ricadute. Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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dopo
Utente
Utente
Per la mia rettificazione cervicale sono stata visitata da un fisiatra e un ortopedico: il primo mi ha bonariamente consigliato dello stretching per il collo che avrei trovato in qualsiasi libretto di ginnastica in libreria, il secondo, dopo aver esaminato la radiografia dei lombi e del collo, mi ha chiesto "nuota?", io ho annuito e lui di rimando mi ha consigliato di continuare a farlo. Questi sono dottori dell'ospedale. Sono visite che ho fatto un anno fa circa, mi consiglia di rifarle? Quale sarebbe la più indicata?
Che tipo di esami dovrei fare per risalire ad una probabile causa?
Ecografia?
Risonanza magnetica?

grazie dell'attenzione
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente, potrebbe fare una risonanza magnetica del rachide cervicale, per escludere cause cervicali, ma come può capire rischia di fare un esame inutile perché consigliato in un consulto on-line. Quindi, prima di fare esami, le consiglio di ripetere una visita fisiatrica, sperando di avere più fortuna, con la quale valutare a fondo cause provenienti dal rachide e, eventualmente, da altre strutture del dorso che possono essere responsabili del dolore. Metta il dottore alle strette: gli parli, lo stimoli, gli chieda spiegazioni e lo costringa ad impegnarsi, gli faccia capire che vuol risolvere un problema in cui già altri hanno fallito. Resto in attesa di sviluppi. Cordialità.