Gonalgia a seguito intervento di decompressione radicolare e artrodesi iiil - vl.

Gentili Dottori, sono passati 10 mesi dall’ intervento effettuato a seguito della diagnosi: “ stenosi del canale vertebrale lombare” e mia mamma soffre ancora di una acutissima gonalgia, non presente prima dell’ intervento,e di dolori che interessano anche la parte tibiale della gamba sinistra, dapprima si è manifestata la semi paresi del quadricipite femorale accompagnata da un deficit deambulatorio.
Dopo vari cicli di fisioterapia la paresi è stata risolta, ma il dolore ( a volte insopportabile ) persiste.
E’ tuttora in cura presso un centro di terapia del dolore dove gli sono stati prescritti i seguenti medicinali: Gabapentil ( non tollerato ), Lyrica (non tollerato), Durogesic ( tollerato parzialmente ),
Depalgos che assume tuttora nella quantità massima tollerata di 3x da (325+5mg).
Cercherò di esporre l’intervento che ha subito nel dettaglio.

Impianto di viti peduncolari ( Sistema Legacy Medtronic con viti da 45mm x 6mm in titanio RM compatibili ricoperte di idrossiapatite ) bilaterale in IIIL , a destra in IVL e bilaterale in VL. Non si impianta la vite IVL sinistra per scarso ancoraggio. Resezione dei processi spinosi IVL,VL e IS.
Laminectomia bilaterale tra IIIL e VL, riscontrandosi severa stenosi centrale e laterale.
Si esegue decompressione radicolare L4 e L5 bilateralmente. Durante la dissezione di aderenze del legamento giallo sul sacco durale si osserva apertura durale di circa 3mm in corrispondenza della parte prossimale della radice L4 sinistra, che viene riparata con Tussicol. Accertamento dell’ impermeabilità della riparazione con manovre di Valsalva. Innesto intertransverso, applicazione di barre e dadi.

Sono state eseguite nel corso dei mesi delle RX e RM ginocchio e schiena che non hanno evidenziato gravi patologie a carico del ginocchio, e che hanno confermato la “ riuscita” dell’ intervento.E’ stato eseguito anche un ciclo di 4 infiltrazioni al ginocchio dolente nel mese di novembre ma l’intensità del dolore è rimasta pressoché invariata.L’esito dell’ultima RM eseguita alla schiena ha evidenziato la presenza di tre ernie discali ma il chirurgo che ha eseguito l’intervento e che tuttora ha in cura mia mamma sostiene che non sia una cosa grave e ha ordinato un altro ciclo di fisioterapia.

Documentandomi ho capito che una lesione/compressione nella zona della vertebra L4 può provocare tale problema, volevo sapere se ci sono degli esami più specifici ai quali si può sottoporre, se è possibile eseguire un intervento di “ riparazione “, o bisogna solo curarsi con
gli antidolorifici e se non si tollerano, praticamente, tenersi il dolore tutta la vita. Non
essendoci lesioni al nervo ci è stato detto di pazientare affinché il dolore scompaia autonomamente,
ma che voi sappiate si guarisce?
Grazie.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente, è un caso particolare che richiederebbe una valutazione diretta della paziente e degli esami. In linea generale, una elettromiografia con velocità di conduzione può aiutare a studiare la radice nervosa. Questi dolori possono essere causati da un conflitto della vite peduncolare con la radice, da una irritazione della radice di natura meccanica o chimica o da una aracnoidite. Di più non so dirle. Le consiglio una seconda opinione neurochirurgica. Un'altra cosa: è stata fatta una artrodesi con l'osso prelevato dalle spinose o no? Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la celerità e la cura della risposta al consulto, posso dirle che l' innesto è autologo.
Cordiali Saluti
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Le consiglio una seconda opinione neurochirurgica. Cordialità.