Tumore a cellule giganti(arto sin.) - dolore al ginocchio destro

Buongiorno,
le chiedo cortesemente di volermi indicare un eccellente radiologo e/o ortopedico che sappia rassicurarmi e refertare in maniera ineccepibile
eventuali patologie.
Le dico questo poichè io circa 20 anni fa (adesso ho 51 anni), a causa
di dolore al ginocchio sinistro avevo effettuato ben due radiografie all'arto inferiore sin. presso un inoto istituto ortopedico di Messina e mi era stato diagnosticata una lesione al legamento crociato con conseguente prescrizione di farmaci (idro p2 ascorbico e non ricordo che altro). A distanza di meno di un mese devo ricorrere ad un ortopedico privato che , dopo aver effettuato un'altra radiografia, mi invia urgentemente ad un ospedale ortopedico(Ior di Bologna)dove vengo sottoposto ad interventoo chirurgico con conseguente artrodesi dell'arto ed asportazione di una vasta porsione della tibia prossimale del perone dei tessuti muscolo- tendinei circostanti.
Come può avvenire tutto questo?
Come non saper leggere da due radiografie a distanza di qualche mese l'una dall'altra, la possibile evoluzione di una patologia?
Ora, a seguito di persistente dolore al ginocchio destro ho effettuato una risonanza magnetica articolare con il conseguente esito:"...Non lesioni focali a carico dei legamenti collaterali, del L.C.P., del tendine quadricipitale e del rotuleo.Si segnala una modesta disomogeneità strutturale , con verosimili lesioni parcellari, a carico del L.C.A..Fenomeni degenerativi, fissurativi,non fratturativi, si riscontrano a carico del corno posteriore del menisco mediale e del corno anteriore del laterale.La rotula è in asse. con morfologia e dimensioni nella norma.Il corpo adiposo di Hoffa è normale per volume ed intensità do segnale, con presenza di digitazioni sinoviali.Presenza di minimo versamento intra-articolare che si estende allo sfondato sottoquadricipitale e si ritrova nella borsa sottocutanea prepatellare.Si repertano becchi osteofitosici femoro-tibio-patellari.Si evidenzia, infine, una minima sofferenza condrale a carico del condilo femorale e del piatto tibiale, del comparto mediale". Ho effettuato anche una radiografia, dalla quale si evidenzia
una gonartrosi.
Io sono terrorizzato per malaugurate recidive.
Indicatemi cortesemente un bravo ortopedico che possa rassicurarmi!!
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. sig. Vincenzo, non ho compreso il suo trascorso anamnestico, lei parla di una radiografia fatta 20 anni fa, adesso che ha 51 anni parla che a distanza di qualche mese una radiografia dall'altra.... .....
Non comprendo , se eventualmente vuole chiarire !!!
Non c'è relazione tra una eventuale lesione del l.c.a, tra l'altro non valutabile con esami radiografici, e la neoformazione al ginocchio che ha richiesto un'artrodesi della suddetta articolazione.
La rmn non evidenzia lesioni ripetitive o recidive, ma una gonartrosi globale .
Stia tranquillo; ma è necessario che esegua un consulto specialistico ortopedico per una valutazione dello stato clinico funzionale del suo ginocchio e per una analisi della rmn.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Caruso,
La ringrazio, innanzitutto, per la sua celerissima risposta e mi scuso
per la confusione che avrò potuto causare.
Il mio è stato uno sfogo e l'espressione di una preoccupazione.
Lei dice bene che le lesioni al legamento crociato non sono evidenziabili da radiografie e, per la verità, ho proprio qui davanti a me la cartella clinica della "Casa di Cura Cristo Re" di Messina e le leggo testualmente le conclusioni (8.6.1981):Rx arto sin.
"Calcificazione del legamento crociato posteriore"
Le leggo, invece il successivo referto della radiografia effettuata
appena 25 giorni dopo (4.7.81) dal Dott. Aurelio Fedele presso la casa di Cura "Villa Cappellani":
"Si osserva una grossa immagine osteolitica che occupa tutta la metà mediale dell'epifisi prossimale della tibia e parte della metà esterna. La lesione in alto arriva fino alla corticale subcondrale che in qualche punto presenta delle soluzioni di continuo. Non esiste
reazione periostale, però verso la spongiosa si nota un margine continuo di consistenza un pò sclerotica come di reazione endostale..."
Questo il mio sfogo sterile quanto rabbioso.
Per il resto se la brillante radiografia del "Cristo Re" ha potuto notare la "calcificazione al legamento" e non accorgersi della "grossa formazione osteolitica", che dire della recentissima (meno di un mese fa) risonanza magnetica che parla di "verosimili lesioni parcellari, a carico del L.C.A.". Ma queste lesioni ci sono o non ci sono?
Che Dio ce la mandi buona!!
Comunque mi scusi ancora per lo sfogo ed attendo una sua indicazione su qualche bravo ortopedico che possa trasformare il "verosimile" in "reale" o "inesistente".
Grazie
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. sig. Vincenzo, non è questione del suo sfogo, è comprensibile e lo condivido pienamente, ci mancherebbe, è che non erano chiari i tempi di distanza tra l'esecuzione delle due radiografie.
E' importante un consulto ortopedico per valutare clinicamente lo stato attuale del suo arto interessato e valutare la rmn, ma comunque non abbia problemi per il legamento criociato anteriore che nel caso suo è ininfluente funzionalmente.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina