Dolore cervicale e dolore all' anca invalidante

è da ormai diversi anni che soffro di forti dolori cervicali che hanno origine nella parte bassa della spalla sinistra e che piano piano durante la giornata si estendono fin su verso la zona cervicale. Capita quasi sempre che dopo alcune ore da quando inizio a sentire dolore, mi ritrovo con la testa che, involontariamente e senza alcun controllo, tende a piegarsi verso la parte sinistra. Il dolore dura per circa 3/4 giorni per poi lentamente sparire. La frequenza con cui ciò avviene è di circa 1 volta ogni 45 / 60 giorni. Ho fatto un' RX della colonna e il referto recita: tratto cervicale: modeste alterazioni degenerative a carattere uncoartrosico in tutto il rachide cervicale. Conservati gli spazi intersomatici. Tratto dorso lombare: Atteggiamento scoliotico dorso-lombare. Conservati gli spazi intersomatici in tutto il rachide dorso lombare. Regolare il tono calcico nei segmenti in esame.
La risonanza magnetica della colonna cervicale recita: fine protrusione paramediana sinistra C5-C6 in assenza di grossolani fenomeni compressivi sulla faccia ventrale della corda midollare che risulta normale per morfologia, calibro ed intensità di segnale. Ridotta appare la fisiologica lordosi. Canale vertebro midollare nella norma per morfologia e calibro.
Purtroppo, da qualche anno, pratico poco sport, ma già qualche anno fà, quando praticavo costantemente il ciclismo amatoriale, soffrivo di questi problemi. Ho recentemente fatto una visita fisiatrica, nella quale mi è stato consigliato di sottopormi ad un ciclo di Tens e Laser terapia. Il fisiatra mi ha detto che non ho problemi particolari, pur soffrendo di problemi abbastanza comuni. Ma queste due terapie servono solo per togliere il dolore, quindi che senso ha farle se il dolore non c'è? Purtroppo faccio una vita sedentaria e sono un programmatore, per cui passo le mie giornate davanti al computer.
Un altro problema di cui soffro è un forte dolore nella parte alta dell' anca destra, vicino al gluteo. Spesso questi due problemi sono interconnessi, nel senso che prima si presenta l' uno e subito dopo l'altro. Il dolore all'anca si presenta con delle forti fitte solo in alcune posizioni e camminando, mentre in altre non sento alcun dolore. Ho fatto anche una visita ortopedica nella quale mi è stato consigliato di fare delle manipolazioni. Io non mi sono sottoposta a nessuno dei trattamenti che mi sono stati consigliati. In realtà entrambi i medici che mi hanno visitato non mi hanno ispirato molta fiducia, mi hanno dato l'idea di avere fretta nel visitarmi. Penso che nei prossimi giorni farò una visita a pagamento presso un ortopedico, ma intanto vorrei sapere cosa pensate di questo mio problema che vorrei risolvere. A cosa potrebbe essere dovuto? Sono consapevole del fatto che dovrei fare più attività fisica e una vita meno sedentaria. Spero presto di potermi iscrivere in palestra o in piscina e riprendere a fare ciclismo. Grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
La sua storia non è molto chiara. Lei ci dice che "Il dolore dura per circa 3/4 giorni per poi lentamente sparire" poi conclude asserendo "che senso ha farle se il dolore non c'è?".
Sul dolore "all'anca dx vicino al gluteo" si tratta di una indicazione molto generica e, pertanto, non è possibile comprendere la sede esatta.

Posso solo dirle per il primo problema che qualsiasi dolore originato da un focolaio infiammatorio nella colonna può essere accompagnato da una contrattura. Resta da valutare ogni volta la correlazione tra i due sintomi.
Per il secondo problema, l'area anatomica è talmente vasta da coinvolgere un serie innumerevole di strutture anatomiche.

E' evidente che solo una valutazione clinica tramite una visita potrà impostare una ipotesi diagnostica (o più...diagnosi di problemi coesistenti) e suggerire la necessità o meno di approfondimenti con esami di vario ordine e tipo.
Cordialità
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante