Slap lesion tipo ii

Salve, il giorno 24 gennaio 2008 sono stato ricoverato con la diagnosi di slap lesion tipo 2° e lesione del sottoscapolare della spalla dx, nella giornata successiva ho subito un intervento chirurgico in artroscopia per entrambe le diagnosi, ma durante lo stesso, i chirurghi che mi hanno operato, hanno ritenuto di risolvere solo per il problema della SLAP e non intervenire sulla lesione del sottoscapolare dx.

Il giorno successivo all'operazione sono stato dimesso con la raccomandazione di non muovere il braccio per venti giorni e mi è stato applicato nel contempo un tutore, per il dolore all'occorenza mi è stato prescritto del Toradol Gtt e per 5 gg. avrei dovuto prendere ISOCEF 400.

Nel frattempo il 6 febbraio 2008 sono tornato in ospedale per farmi togliere i punti relativi ai tre fori artroscopici e i medici che mi hanno operato si sono completamente disinteressati di me, scaricandomi ad un loro giovane assistente il quale aveva poca voglia di lavorare e quest'ultimo per questo motivo, mi ha fatto togliere i punti da un allievo infermiere di Tor Vergata, il quale grossolonamente e maldestramente, alla sua prima esperienza sul campo mi ha lasciato un frammento di punto che ho poi fatto rimuovere qualche giorno dopo dal mio medico di base. Sempre in quella giornata il chirurgo che mi ha operato mi ha finalmente degnato di 1 minuto di tempo, avendolo incrociato nei corridoi, scaricandomi al suo assistente il quale senza neanche farmi parlare mi ha fatto prenotare una visita di controllo con lui per il giorno 19.02.2008 cioè, ben
25 giorni dopo l'intervento.

Oggi 19.02.2008, presentatomi a visita di controllo, questo brillante assistente nonchè secondo chirurgo che mi ha operato, ha fatto ammenda scusandosi del suo comportamento superficiale e difendendo il suo collega capo Reparto di Ortopedia, ammettendo che la spalla pur essendo fresca ed asciutta si sta a suo parere bloccando e che sarebbe stato meglio iniziare un ciclo di kinesiterapia già da qualche giorno dopo la rimozione dei punti che ricordo è avvenuta in data 06.02.2008.

Ora mi è stato prescritto questo ciclo di kinesi passiva ed attiva per recupero articolare e questo chirurgo mi ha un pò allarmato perchè mi è sembrato in difficoltà nel giustificarsi e mi ha più volte ripetuto che comunque sia la spalla che l'operazione non sono compromesse.

Sarà pure vero che questo tipo d'intervento non è un'operazione particolarmente difficile ma mi auguro di non dover ripetere l'esperienza della completa immobilizzazione del braccio dx e la totale dipendenza da qualcuno per tutto o quasi.

Ringrazio in anticipo quanti di Voi mi risponderanno e mi aiuteranno a comprendere meglio la situazione.

Distinti Saluti.
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Dr. Mario Borroni Ortopedico 70 3
Caro Utente 53286,
innanzi tutto, per quello che concerne il trattamento chirurgico eseguito, occorerebbe avere qualche informazione aggiuntiva (età, lavoro, attività sportiva, sintomatologia ecc).
Ma, in generale e apuro titolo informativo, se la lesione del tendine del sottoscapolare è un semplice sfibramento senza effettiva disinserzione del tendine, non è indispensabile una sua riparazione.
Per quello che riguarda il periodo postoperatorio, spesso si consiglia una immobilizzazione in tutore per 3/4 settimane, durante le quali a volte e' consigliato eseguire qualche blando esercizio di mobilizzazione passiva.
Il quadro da lei descritto, di "blocco", corrisponde a un quadro di capsulite della spalla: i tessuti capsulari reagiscono a stimoli infiammatori ispessendosi e creando una limitazione articolare.
Tale quadro è possibile dopo interventi sulla spalla (sia artroscopici che per via aperta), ma ha normalmente una felice risoluzione dopo opportuno trattamento riabilitativo.
COntinui ad avere fiducia nei medici che l'hanno trattata e segua le loro indicazioni.

a presto

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, la ringrazio per la sua risposta e i suoi consigli, relativamente alle informazioni aggiutnive che mi ha richiesto, ho 35 anni, sono un appartenente alle Forze dell'ordine e la mia lesione risalente al maggio del 2005 è stata dovuta ad una rovinosa caduta da cavallo, precisandole che l'animale era imbizzarito, e i tentativi di evitare di cadere sono stati purtroppo resi vani.
Quanto alla sintomatologia per due anni circa, prima che qualcuno riuscisse a effettuare una corretta diagnosi, non riuscivo a dormire sulla spalla e i movimenti del braccio erano limitati intorno circa all'80% con forti dolori, in aggiunta ogni volta che sollevavo pesi anche di modesta entità avevo subite delle fitte all'interno della spalla, inoltre pensi che persino alla guida dello scooter e dovendo fare i conti con le buche e la pavimentazione in sampietrini di Roma avevo fastidi e a volte dolori.
Cordiali saluti
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Dr. Mario Borroni Ortopedico 70 3
Direi che allora il trattamento eseguito dovrebbe essere stato il più corretto.
Prosegua con la fisioterapia e ci tenga aggiornati
In bocca al lupo
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ieri sono andato all'ennesima visita di controllo e purtroppo ilchirurgo che mi ha operato mi ha trovato una capsulite adesiva, e mi ha detto che ci vuole pazienza, perchè ci vorrano ancora due mesi di fisioterapia dolorosissima, oltre agli antidolorifici e la protezione per lo stomaco.
Ma è possibile che una settimana/dieci gironi di ritardo nell'avvio alla fisioterapia abbiamo comportato questo ulteriore problema?
E menomale che glielo avevo chiesto nell'occasione della rimozione dei punti, quando avremmo dovuto cominciare, invece no mi hanno fatto portare il tutore per quasi 40 giorni e conseguentemente il mio povero braccio si è completamente pietrificato.