Una rm lombo-sacrale

Salve, sono un ragazzo di 24 anni, alto circa 178 cm per circa 80 KG, pratico calcio a livello amatoriale molto spesso, circa 3 - 4 volte a settimana, pratico anche la palestra (sollevamento pesi, ciclette, addominale ecc ecc), ho un fisico robusto ma non troppo, ho qualche kilo in più. nel 2001 sono stato operato al menisco, come anestesia mi hanno fatto un'anestesia "lombare" (non mi ricordo il termine esatto, comunque mi hanno inserito un ago lungo dietro la colonna vertebrale, e mi hanno addormentato tutto la parte inferiore del corpo).
Dopo qualche mese dall'intervento, ho iniziato ad avere dolori alla schiena fino a riuscire per fino a bloccarmi (solo una volta,in quel caso ho fatto un puntura di voltaren).Ho riparlato con l'ortopedico e mi ha detto che è normale il mal di schiena dopo l'intervento e che dovrebbe durare circa un anno. Sono andato avanti fino a settembre 2008. In questa data mi sono deciso di fare prima radiografia alla schiena e dopo aver portato la radiografia all'ortopedico (nella radiografia compariva tra le altre cose una ipercifosi, e il fatto che la mia schiena non ha la lordosi,questo è quello che ha detto il dottore, forse voleva dire che non ho un eccessiva curva), questo mi ha consigliato di fare una RM LOMBO-SACRALE. FATTA LA RM questo è il risultato:

RM TRATTO LOMBO-SACRALE

TECNICA: L’indagine è stata eseguita con tecnica SE e TSE mediante scandioni assiali e sagittali dipendenti dal T1 e dal T2.

REFERTO:
Protrusione ad ampio raggio del margine posteriore del disco L3-L4, più evidente in sede mediana. Il sacco durale è improntato.
A livello L4-L5, si documenta protrusione ad ampio raggio del margine posteriore discale, più evidente in sede mediana-paramediana sinistra. A tale livello, si configura reperto di ernia discale contenuta. Il sacco durale e la tasca radicolare L5 di sinistra sono improntati.
I dischi L3-L4 e L4-L5 sono ridotti in altezza e relativamente ipointensi nelle scansioni T2 dipendenti per fenomeni di disidratazione.
Normale la morfologia dei dischi intervertebrali del rachide lombare.
Regolare In ampiezza il canale spinale.
Non macroscopiche alterazioni di segnale nel contesto del cono midollare.

Sono andato da un'altro dottore che tra l'altro è ortopedico e questo dopo aver visto la risonanza, mi ha detto che non è niente di preoccupante, mi ha detto di continuare a giocare a calcio in maniera tranquilla come prima, e andare anche in palestra,lui mi ha prescritto 15 sedute di fisioterapia, e delle bustine di GLADIO, per quando ho dolori alla schiena.

I sintomi: Dopo che sforzo la schiena sia se prendo qualche peso sia se gioco a calcio anzi soprattutto dopo aver giocato a calcio (più e lunga la partita è più mi si infiamma il nervo o quello che sia),se faccio addominali in maniera sbagliata, o se sto in alcune posizioni magari non corrette, per tanto tempo, sento dolori che partono da dietro la schiena tratto lombare anche nella zona destra o sinistra del tratto lombare(dipende dal movimento che causa l'infiammazione), fino ad arrivare in alcuni casi ai polpacci, quindi scendono giù per tutta le gambe.

La mia domanda è:
Non è che è qualcosa di più serio??? faccio bene a continuare a giocare a calcio, calcetto, palestra ecc ecc... come prima???
Ci sono delle conseguenze drastiche nel caso in cui ci sia qualcosa che non è riuscito a riscontrare il dottore, e io continuo a praticare il tutto ignorando il problema???
Grazie in anticipo della risposta.Distinti saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Certamente egr. paziente, come le ha detto già il collega ortopedico, verodsimilmente avrà una lombalgia cronica da discopatia lombare per protrusioni discali multiple, con episodi di lombosciatalgia.
Il problema sta nel valutare attentamente e con accuratezza che tipo di lombosciatalgie sono le sue . Saranno delle lombosciatalgie irritative, cioè senza compressione radicolare, quindi senza ernia discale che comprime la radice nervosa. Ecco perchè è importante un'esame elettromiografico per valutare se vi sono segni di denervazione o meno agli arti inferiori.
Credo di no, comunque è importantissimo l'esame clinico funzionale specialistico ortopedico per valutare ogni cosa e analizzare la rmn.
Certamente la fisiochinesiterapia, adatta e completa, specifica , insieme a ginnastica di attivazione del rachide è necessaria nel suo caso clinico.
Consulti anche uno Specialista Fisiatra .
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -