Condropatia 3° grado di rotula ginocchio sinistro

Gentili dottori,
sono un uomo di 39 anni, 57 kg di peso e 1,70 cm di altezza.
Pratico sport con buona costanza a livello amatoriale (calcetto, escursionismo/alpinismo, sci/alpinismo da un paio d’anni, mountain bike di basso livello).
Ad inizio 2008 ho iniziato ad accusare dolori all’interno del ginocchio sinistro tali per cui ho interrotto sia lo sci che il calcetto (sentivo dolore solo in torsione a carico. Correndo non sentivo assolutamente nulla).
Nella vita quotidiana nessun dolore (solo accenni saltuari a salire le scale e pedalare in salita)
Ho invece continuato a praticare escursionismo senza problemi camminando diverse ore senza problemi (qualche dolore solo in brevi arrampicate).
Il radiologo ha diagnosticato (a seguito risonanza) “piccola irregolarità del segnale della superficie cartilaginea della rotula, sul versante laterale, con sottile linea intensa a decorso obliquo, condizionante puntiforme soluzione di continuo dal margine libero, a possibile significato condritico-traumatico”.
Una settimana fa sono stato operato in Artroscopia (Condroplastica per sublimazione) con la seguente diagnosi di dimissione: Condropatia di 3° grado di rotula ginocchio sinistro.
Consigliano inoltre: RX assiale di rotula per valutazione asse femoro-rotuleo; utili infiltrazioni di acido Jaluronico endoarticolare: N.B: DA VALUTARE IN FUTURO EVENTUALE TRAPIANTO AMIC.

Chiedo cortesemente un Vostro parere sulla diagnosi (ho letto che tale problema comporta forti dolori che io non ho mai avuto salvo in particolari movimenti durante sport a forte impatto).
Ritenete il problema risolvibile solo con le infiltrazioni?
Di cosa tratta l’eventuale trapianto AMIC e quanto tempo di fermo comporta? Nella peggiore delle ipotesi potrò praticare ancora gli sport accennati all’inizio?
E’ possibile effettuare cure, ginnastica, fisioterapia, ed evitare altri interventi?

Ringrazio per la cortese attenzione ed attendo il vs parere.
A disposizione per eventuali altri dettagli, Alberto da Bergamo.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Salve,

direi che il suo problema e' scarsamente importante da un punto di vista clinico, pertanto non trovo l'indicazione ad un trattamento chirurgico.
La tecnica AMIC prevede l'utilizzo delle cellule provenienti dal suo sangue che vengono reintrodotte nel sito della lesione con la speranza (sottolineo la parola speranza) che stimolino la ricrescita della cartilagine.
Credo che lei possa continuare le terapie non chirugiche con buoni risultati.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dott.Sailis,
innanzitutto grazie dell'interessamento.
Le chiedo un'ulteriore indicazione.

Lei ritiene che tale problema possa portare progressivamente a peggiorare il movimento del ginocchio o può restare un problema costante e controllato?
La richiesta è soprattutto per capire se e fino a quando riuscirò a fare movimento sportivo che fino a prima dell'artroscopia praticavo.

Un'ultima domanda: cosa intende per terapie non chirurgiche? Ha qualche consiglio?

grazie ancora
cordiali Saluti
[#3]
Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
L'evoluzione di queste patologie non e' mai prevedibile, e' possibile che il quadro rimanga abbastanza silente come anche potrebbe aggravarsi. Ovviamente tutto cio' che e' carico sul ginocchio non fa' bene alla cartilagine, meglio prediligere sport come nuoto e bicicletta che agiscono in scarico.
Terapie non chirurgiche sono farmacologiche, fisioterapiche e infiltrative con acido ialuronico.
La saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie dr.Sailis.
buon lavoro