Problema alla mano in chitarrista

Un gentile saluto allo Staff,

mi chiamo massimo e sono un chitarrista classico di 37 anni, da diverso tempo accuso un problema di fastidio e volte dolore alla mano, tanto quando suono lo strumento ma anche quando svolgo altre attività (quando scrivo per esempio). Il fastidio si irradia dalla base del mignolo fino alla base del palmo della mano. Pensando sempre a una tendinite (così mi veniva diagnosticata dai vari specialisti) ho provato nel tempo molte cure, come ultrasuoni, laser terapia, ecc., senza risultati; ora, ultimamente, per problemi di mal di testa e dolori alla cervicale, ho eseguito una lastra alla cervicale dove è stata diagnosticata una rigidità del rachide cervicale nonchè un avvicinamento tra la 6^ e la 7^ vertebra cervicale (si presume anche tra la 7^ e l'8^ solo che è poco visibile con quel tipo di diagnostica) che , a parere dell'ortopedico, può dare fastidi alla mano! mi ha prescritto quindi delle trazioni cervicali e delle manipolazioni fatte da un chiroterapista.
Ho fatto fino ad oggi 6 sedute, sia di trazioni che manipolazioni, con il risultato che non ho più dolori alla cervicale e mi sento molto meglio, mentre i problemi alla mano sono momentaneamte rimasti (ma forse 6 sedute sono troppo poche). La cosa che mi lascia un pò perplesso è che durante la 1^ trazione la parte di mano dove accuso problemi, mi formicolava (quasi addormentata), il che mi ha fatto pensare ad un vero proprio collegamento tra il mio problema alla mano e la cervicale! durante le altre sedute di trazione cervicale la mano non ha dato più sintomi, solo nell'ultima mi formicolava completamente il dito mignolo. Ho fatto chiaramente presente il tutto al chiroterapeuta, il quale mi dice che è normale un certo tipo reazione alla mano ed anzi questo conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Voi cosa ne pensate? effettivamente il fatto che mi formicoli la mano durante le trazioni cervicali conferma che il problema nasce da lì? il fatto comunque di avere questi formicolii durante le trazioni, comporta dei rischi o dei problemi, posso continuare a farle?
Mi scuso se mi sono troppo dilungato e Vi ringrazio moltissimo se vorrete rispondermi.

Con i migliori saluti.
Massimo.
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Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Caro Massimo, pur con tutti i limti di una consulenza per e-mail e tenuto presente che solo l'esame diretto del caso può consentire una diagnosi ed un trattamento corretto direi che è necessario innanzitutto sapere quale è la mano che crea problemi. Nel chitarrista le due mani eseguono movimenti del tutto differenti che provocano patologie differenti e di differente trattamento. E' poi necessario conoscere la tecnica chitarristica e l'eventuale utilizzo o meno di plettro e le modalità di insorgenza del dolore (quando insorge? suonando che cosa? con quali difficoltà tecniche si inasprisce? come è? quanto dura?....). La posizione nel suonare è di fondamentale importanza. Studi recenti hanno dimostrato come una buona collaborazione tra ortopedico e fisioterapista, correggendo il gesto artistico e la postura possano risolvere molti problemi. Questo non solo nel chitarrista ma in molti altri strumenti (violino, violoncello, oboe, per esempio). E' la vecchia diatriba: è il musicista che si deve adattare allo strumento o viceversa?
E'da considerare che nel chitarrista (classico in particolare) come in molte altre attività artistiche (si pensi al pittore per esempio) tutto il corpo è coinvolto nel gesto sonoro: l'arto superiore in toto, il tronco, gli arti inferiori, il bacino....il che significa come ho detto sopra che il problema può essere polidistrettuale ma che può anche essere risolto con semplici accorgimenti posturali. Chiaramente la cronicità dei sintomi ne rende più difficile la risoluzione.
Vorrei inoltre puntualizzare un fatto importante. La manipolazione, quando necessaria, va eseguita SOLO da personale MEDICO e MAI senza avere eseguito le opportune radiografie complete (nel caso in questione, lo studio del rachide in 6 pose+transorale), in particolare sul rachide cervicale.
Se il formicolìo si verifica durante la trazione a mio parere è indicata l'interruzione immediata della terapia e lo studio dettagliato clinico ed eventualmente strumentale eseguito da un MEDICO. Ricordo solo che l'eventuale presenza di ernia cervicale è controindicazione ASSOLUTA alla manipolazione.
Non so darLe ulteriori indicazioni senza vedere personalmente il caso.
Cordialità,

Dr Simone Cigni

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Dr. Claudio Gilardoni Ortopedico 12
Caro Massimo, penso che la cosa più importante da fare sia uno studio più dettagliato del rachide cervicale con una RMN per valutare se si tratta di un problema legato allo stesso (es. ernia discale ) oppure no.
Buone suonate.

Dr. Gilardoni Claudio