Tessuto perivascolare femorale

Salve scrivo per chiedere informazioni riguardo il mio caso clinico dopo un intero anno di esami e visite specialistiche senza avere una precisa diagnosi del mio problema alla gamba destra (quindi all'occorrenza posso inviare i referti di eco-color doppler venoso e arterioso, analisi del sangue, ecografia addome, rx rachide completo e bacino, RMN coxo-femorale destra ripetuta 3 volte e TAC femore destro, agobiopsia con esito non diagnostico).

Da marzo 2013 ho un fastidio continuo e dolore sotto sforzo alla coscia destra, che presenta un maggiore volume rispetto alla sinistra (di pochi cm, immutato da un anno ormai).
Ho eseguito RMN coxo-femorale a maggio 2013 che mostra:
- un tessuto a manicotto attorno al fascio vascolo-nervoso femorale da un piano passante poco più in basso dell'inguine fino alcuni cm più a valle dell'origine dei vasi superficiali e profondi (diametro trasverso di 3cm),
- un edema della spongiosa ossea al terzo-medio della diafisi femorale destra con estensione craniocaudale di circa 6cm, la corticale permane integra e regolare, all'interno dell'alterazione descritta sembrerebbe riconoscersi immagine lineare e lacunare a profili netti con ipointensità di segnale in T1 anche dopo mdc e iperintensità nelle sequene a TR elevato (questo dato è stazionario da maggio 2013)
- nel contesto vaso venoso ectasico collega l'area al profilo posteriore del femore.
La TAC mostra in corrispondenza del triangolo di Scarpa controlaterale alcune formazioni linfonodali di aspetto ovalare e di significato reattivo.
Gli ecodoppler vasi arto inferiore sono negativi.
Esami di laboratorio non evidenziano alterazioni dei valori di VES e PCR.
Clinicamente tumefazione non palpabile, qualche linfonodo ingrossato, dolore locale alla palpazione

Dopo le numerose visite svolte presso strutture ospedaliere di Brescia, mi è stato consigliato di andare al Rizzoli a Bologna, dove non mi è stata fatta una precisa diagnosi ma mi è stato detto di attendere 6 mesi per vedere l'evoluzione della situazione (che passati i 6 mesi è rimasta invariata). L'ultima ipotesi per provare a capire qualcosa, sarebbe una biopsia chirurgica, che però potrebbe comunque non dare una risposta sulla causa di questi sintomi presentati.

Chiedo aiuto e suggerimenti sul da farsi, le ho provate un pò tutte e nessuno ha mai visto nulla di simile e si è sempre andati avanti per tentativi, senza aver tuttora risolto nulla
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
confermo l'osservazione di non aver mai osservato nulla di simile, la cui interpretazione per di più è inficiata dalla distanza.
Se non vi fosse il dato dell'alterazione ossea propenderei per i postumi di una linfangite (infezioni pregresse all'arto, piede compreso ?).
Condividerei l'idea della biopsia.
Le consiglio di ripostare il quesito anche nell'area di Ortopedia, cui provo a reindirizzarlo (non sempre questa manovra lo rende visibile ai Colleghi tra i consulti in attesa).

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Non ho mai avuto infezioni nè subito operazioni chirurgiche di alcun genere.
Consideri che ho 24 anni e fino all'anno scorso non avevo mai fatto alcun esame se non periodiche analisi del sangue, visto che non avevo mai presentato alcun problema di salute.
Appena mi sarà possibile, passate le 36 ore di limite del sito tra un consulto e l'altro, riposterò il consulto in ortopedia.
Purtroppo ho passato mesi da uno specialista all'altro ed ognuno mi girava ad un altro specialista, senza mai concludere una diagnosi, ma rimandando sempre ad altri (ho fatto ripetute visite con ortopedici diversi, oncologi ortopedici, reumatologi, fisiatra, chirurgo vascolare, più i pareri di vari tecnici delle radiologie di più ospedali)